Elettronica: Enrico Colantoni, Senior Sales Manager: “I nostri prodotti possono adattarsi a diversi tipi di domini”

Di Fabrizio Scarinci

Roma. Report Difesa ha intervistato Enrico Colantoni, Senior Sales Manager di Elettronica nell’ambito dei settori navale e sottomarino.

Enrico Colantoni, Senior Sales Manager di Elettronica

Il manager ci ha illustrato le attività svolte dall’azienda in seno ai programmi connessi all’ultima Legge Navale e all’acquisizione dei nuovi sottomarini U 212 NFS da parte della Marina Militare, fornendo un interessante quadro delle capacità realizzative del Gruppo in ambito navale e confermando come, anche in tale dominio, non diversamente da quanto accaduto nell’ambito di quelli terrestre ed aerospaziale, l’Electronic Warfare abbia progressivamente acquisito un’importanza fondamentale.

Un U 212 della Marina Militare in fase di emersione

Dottor Colantoni, quali sono, ad oggi, le capacità realizzative di Elettronica nell’ambito del settore navale?

Negli ultimi tempi, gli importanti programmi connessi alla Legge Navale e al contratto riguardante lo sviluppo del sistema EW per i nuovi sottomarini U 212 NFS della Marina Militare hanno messo l’azienda nella condizione di presentare sul mercato soluzioni particolarmente innovative, date da sistemi modulari ad elevate prestazioni in grado non solo di proteggere le piattaforme sulle quali vengono integrati, ma anche di svolgere compiti di sorveglianza e intelligence.

Certamente tra i più avanzati sistemi oggi disponibili sul mercato, questi dispositivi hanno tra i loro maggiori punti di forza, il fatto di utilizzare algoritmi proprietari di tipo “machine learning”, che consentono di analizzare approfonditamente molteplici caratteristiche di ogni emissione captata per la sua precisa identificazione e catalogazione.

L’elevata flessibilità dei nostri prodotti fa, inoltre, in modo che essi possano adattarsi (con poche modifiche mirate) a diversi tipi di domini, e, proprio a tal proposito, l’esperienza acquisita con i progetti connessi alla Legge Navale si sta rivelando particolarmente utile anche nel settore “underwater”, per il quale abbiamo sviluppato una specifica antenna integrata in grado di coprire tutta la banda dello spettro elettromagnetico svolgendo simultaneamente sia compiti di protezione che compiti di sorveglianza.

La combinazione tra le elevate prestazioni di questi sistemi e la loro straordinaria adattabilità è, chiaramente, un qualcosa di altamente qualificante  e il fatto di essere riusciti a sviluppare questo tipo di prodotti rende certamente Elettronica uno dei leader europei e mondiali nel settore dell’Electronic Warfare.

L’Ammiraglio di Squadra Giuseppe Cavo Dragone

Durante una recente intervista rilasciata al nostro giornale, l’attuale capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio di Squadra Giuseppe Cavo Dragone, alla domanda “Cosa chiede la Forza Armata all’Industria”, ha risposto sottolineando gli ottimi risultati scaturiti negli ultimi anni dalla collaborazione tra lo strumento militare e le varie aziende del comparto difesa, che andrebbe pertanto coltivata e, laddove possibile, migliorata.

Dal vostro punto di vista cos’è, invece, che chiedete alla Forza Armata, anche in considerazione dell’enorme complessità insita nella realizzazione di sistemi di sicurezza in grado di proteggere efficacemente le varie piattaforme navali?

Creare un sistema di sicurezza a bordo di una nave implica sicuramente un’adeguata comprensione delle possibili minacce in arrivo, che, come molti sanno, evolvono in continuazione, non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche dal punto di vista della tipologia, comportando notevoli mutamenti anche riguardo alla loro direzione di provenienza.

In tale contesto appare assolutamente indispensabile comprendere a pieno quali siano le reali esigenze delle varie Forze Armate con cui ci troviamo a collaborare.

Perché, se da un lato l’azienda è certamente in grado di gestire tecnologie innovative e sviluppare prodotti all’avanguardia, dall’altro, soprattutto in considerazione della notevole onerosità degli investimenti necessari a portare avanti programmi di questo tipo, essa ha anche la necessità di capire con un certo anticipo verso quali obiettivi indirizzare il proprio lavoro.

Mantenere stretti rapporti con i nostri clienti risulta, dunque, cruciale al fine di pianificare le nostre attività, e per tale ragione riteniamo molto importanti anche le sinergie sviluppate nel corso degli ultimi anni tra Elettronica e la Marina, che hanno dato, e continuano a dare, dei buoni frutti, come nel caso del programma di acquisizione dei nuovi sottomarini U 212 NFS.

Il rapporto tra Elettronica e la Forza Armata non si limita, però, solo a questo; dato che risulta molto importante anche al fine di favorire l’azienda sui mercati esteri, dove i maggiori successi in fatto di commesse sono stati ottenuti proprio collaborando con le nostre Istituzioni.

Qual è lo spazio che oggi Elettronica occupa sul mercato e quanto è forte la concorrenza nel settore in cui opera?

In Italia Elettronica è senz’altro il punto di riferimento per quanto riguarda l’Electronic Warfare, ed è azienda leader anche all’estero, dove ovviamente, la concorrenza non manca. In Europa, ad esempio, ci sono aziende come la francese Thales, la tedesca Rohde & Schwartz, la spagnola Indra e la svedese Saab.

Tuttavia, gli investimenti che l’Unione Europea, attraverso l’EDF (European Defence Funds) sta prevedendo per la Difesa, porteranno sempre di più a progetti di collaborazioni dove ogni azienda potrà porre le sue competenze specifiche.

Ragion per cui Elettronica è oggi molto proiettata verso i grandi programmi europei della difesa. Progetti in grado di accrescere il peso dell’Europa (oltre che, naturalmente, delle singole aziende) e dove il Gruppo intende svolgere un ruolo significativo.

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