Elettronica Group, DSINT (Data & Signal INTelligence): prodotto d’eccellenza dell’industria della Difesa italiana

Di Vincenzo Santo*

Roma. Il nostro mondo è sempre più votato alla semplificazione e all’accelerazione mediatica con un flusso di informazioni tale da renderci difficile orientarsi e dividere il grano dal loglio. Se questo è vero per il cittadino normale lo è ancora di più per chi oltre a informarsi debba anche prendere delle decisioni.

Che il “… world is one big data problem …”, come detto Andrew McAfee, è una realtà con cui confrontarsi quotidianamente. I numeri ce lo impongono. Su una popolazione mondiale di 7 miliardi e mezzo di esseri umani, più di 4 miliardi usano internet, più di 3 miliardi usano i social, più di 5 miliardi usano un cellulare e su questi aggeggi, quasi 3 miliardi passano attivamente il tempo sui social.

Numeri importanti ma che fanno comprendere anche il volume delle informazioni, delle intenzioni, degli umori e delle passioni che viene mosso ogni istante. Il problema sta nell’utilizzarli allo scopo di fornire l’informazione corretta, al momento giusto, alla persona giusta e nel modo il più immediatamente fruibile possibile.

Un primo ausilio ci è dato dal processo informativo già noto al mondo militare e dell’intelligence: pianificazione sull’obiettivo, raccolta, analisi e trasformazione dati e loro successiva diffusione.

Un primo ausilio ci è dato dal processo informativo già noto al mondo militare e dell’intelligence.

Ma non basta, ci vuole un qualcosa in grado di digerire dati informativi che provengono da fonti di diversa tipologia e in forme differenti: strutturati, cioè in formato tabellare o a matrice, che hanno un template predefinito e sono organizzati in maniera predefinita (xls, csv, file JSON etc.); oppure non strutturati, cioè in formato testo e che non hanno un template predefinito, né sono organizzati in maniera predefinita (doc, pdf, html, txt, etc.). Inoltre, dati che provengono da Open Sources (“surface web”, social networks, e-mail and chat), Deep & Dark Web oppure da Data Base locali o già esistenti. Con le complicazioni che l’analisi di video e immagini può comportare.

Insomma, qui siamo nel campo dell’Intelligenza Artificiale (AI). Serve una struttura avanzata di analisi e intelligence basata su un’architettura aperta, modulare e scalabile che permetta di raccogliere e analizzare, in tempo reale, questi ingenti flussi di dati così diversificati.

Il DSINT (Data & Signal INTelligence), prodotto da Elettronica Group, una nicchia di alto pregio della nostra industria della Difesa, con la controllata CY4 Gate, fa tutto questo. E lo fa fornendo infine una schermata di sintesi, un modulo interattivo per la fusione delle informazioni e la loro disseminazione, cui si è accennato in precedenza, utile all’utilizzatore finale, cioè al decisore, con un’interfaccia semplificata di cui questi dispone per muoversi con disinvoltura e rapidità tra gli “enriched data” resi disponibili dai moduli del sistema.

Un’interfaccia, un vero cockpit, facilmente adattabile alle esigenze dell’utente finale, fosse anche il comandante delle Forze Operative di Supporto dell’Esercito o quello della Divisione Acqui. Oppure, persino a quel comando che si sta approntando per un impiego operativo all’estero.

Il suo nome, “Amico”, la dice lunga sulla facilità nell’uso e nell’adattarlo alle proprie esigenze. Oppure ancora a quell’impresa che si accinge a investire all’estero, per esempio, e perché no, infine, alla redazione di un organo di stampa.

Un sistema di facile adattabilità

Un’esperienza, quella di Elettronica Group, di lungo corso nel campo dell’intelligence e della sicurezza, padrona della tecnologia AI per automatizzare e incrementare le capacità e le possibilità di analisi grazie alla capacità di fondere su di un’unica piattaforma differenti moduli: dalla capacità di riconoscere il linguaggio e le sue modificazioni emotive al riconoscimento facciale sino all’individuazione di comportamenti “anomali”. Non è fantascienza! L’ho visto fare.

L’obiettivo del DSINT, in definitiva, è quindi quello di trasformare i dati raccolti in conoscenza a tutti i livelli, in ossequio all’assunto che un’informazione veloce e pronta consente una decisione migliore, con conseguente ottimizzazione dei costi e mitigazione dei rischi. Una soluzione che, disegnata appositamente per supportare il processo informativo, sostiene e incrementa le possibilità di analisi risultando quale strumento ideale per le attività delle forze dell’ordine, delle agenzie di intelligence e delle organizzazioni militari. Non solo, il sistema è concepito anche per funzionare per il monitoraggio di eventi, prodotti e soggetti preimpostati.

Un investimento, insomma, sul quale varrebbe la pena riflettere e, garantisco, una dimostrazione aiuterebbe a comprenderne la grande utilità.

Quindi, carissimi “capi”, trovatevi il tempo!

*Generale di Corpo d’Armata (Ris)

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