L’Olanda sceglie i liberali e l’Europa. Wilders non sorpassa Rutte

 

L’Aja. Nei Paesi Bassi si sono tenute ieri le elezioni politiche che hanno confermato il Partito per la Libertà e la Democrazia (VVD) del conservatore Mark Rutte.

Mark Rutte, premier uscente riesce ad ottenere il consenso degli elettori.

Il test politico è stato seguito con apprensione in Europa, in quanto si confrontavano forze tradizionali contro movimenti populisti quando non dichiaratamente razzisti e xenofobi. A spoglio ultimato il VVD ha ottenuto il 21,3% dei voti sconfiggendo il Partito per la Libertà (PVV) che ha conquistato il 13,1% dei voti. Il PVV, capitanato da Geert Wilders è un movimento xenofobo dato tra i favoriti durante la campagna elettorale: Wilders aveva fra l’altro promesso di far uscire l’Olanda dalla UE, di bandire il Corano e di chiudere le moschee in tutto il Paese.

Grande è stata l’affluenza, pari all’80% circa, la più alta degli ultimi 30 anni.

“Abbiamo respinto il populismo”. ha dichiarato il primo ministro uscente Rutte, che a seguito di questo risultato verrà probabilmente riconfermato. Un buon risultato è stato raggiunto anche dai Verdi di sinistra (GL) che hanno quadruplicato i seggi rispetto alle precedenti elezioni, mentre per la prima volta entra il parlamento il partito antirazzista Denk, fondato da due turchi-olandesi. Questo risultato è molto significativo, in quanto si inserisce nel pieno della crisi diplomatica tra Olanda e Paesi Bassi: i fondatori del partito Denk provengono dal partito laburista che proprio a questa tornata ha subito una pesantissima sconfitta, prendendo 9 seggi rispetto ai 38 del 2012.

A Geerte Wilders non riesce il sorpasso a Mark Rutte.

Rutte nel 2012, dopo la sua vittoria, aveva formato un’alleanza con il partito laburista col preciso mandato di rimettere in sesto i conti pubblici, flagellati dalla crisi economica: oggi il bilancio pubblico è più equilibrato e la disoccupazione in Olanda è al 5,3%, il livello più basso degli ultimi cinque anni.

Le reazioni positive in Europa non si sono fatte attendere. Il presidente della Commissione Europea, Jean Claude Juncker, si è congratulato nella notte con Rutte dichiarando che quello olandese è “un voto per l’Europa e un voto contro gli estremisti”.
Anche il tedesco Martin Schulz, ex presidente del Parlamento europeo e candidato alla Cancelleria in Germania, si è dichiarato soddisfatto nonostante il crollo dei laburisti: in un post scritto in olandese su Twitter Schulz afferma: “Wilders non è riuscito a vincere le elezioni in Olanda. Sono sollevato, ma dobbiamo continuare a lottare per un’Europa aperta e libera”.
Il Presidente del Consiglio italiano Paolo Gentiloni, ha espresso su Twitter la sua soddisfazione per il risultato a favore dell’Europa: ”No #Nexit La destra anti UE ha perso le elezioni in Olanda. Impegno comune per cambiare e rilanciare l’Unione”.

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