Di Chiara Cavalieri
IL CAIRO (nostro servizio). Donald Trump, ha fatto il suo trionfante ritorno alla Casa Bianca, sconfiggendo la candidata democratica Kamala Harris.
La sua vittoria ha scatenato un acceso dibattito sui social network egiziani, dove il suo soprannome popolare “Hajj Abu Hanan” è tornato di moda, diventando uno dei temi più discussi tra gli utenti.
Ma qual è il significato di questo soprannome? Il termine “Abu Hanan” è stato coniato dal noto giornalista egiziano Amr Adeeb durante il primo mandato di Trump, tra il 2016 e il 2020.
L’assegnazione di questo soprannome è stata influenzata dalla presenza di Ivanka Trump, figlia del presidente, che era spesso vista accanto a suo padre alla Casa Bianca. Tale confidenza ha reso Trump una figura familiare anche tra gli egiziani.
Adeeb ha pubblicato un tweet sul social network X, ironizzando sul suo soprannome ormai divenuto virale. Ha proposto un’idea bizzarra, affermando di detenere i diritti letterari sul nome e che avrebbe aperto un conto bancario per tutti coloro che usano il soprannome, richiedendo un pagamento simbolico di 5 dollari come “tariffa per il povero schiavo”.
I blogger egiziani non si sono fatti attendere; hanno utilizzato il soprannome per commentare con ironia la vittoria di Trump. Un tweet in particolare ha attirato l’attenzione: “Hajj Abu Hanan è tornato, uomini… Vedremo giorni d’uva”.
Le reazioni sui social media variano notevolmente: alcuni egiziani esprimono entusiasmo per la vittoria di Trump, sostenendo che possa portare stabilità e vantaggi, mentre altri criticano le sue politiche e la sua retorica, temendo un ritorno a dinamiche già viste in passato.
La popolarità di Trump in Egitto è un fenomeno che riflette la complessità e le sfide delle relazioni internazionali, ma il soprannome “Hajj Abu Hanan” ha dimostrato di essere un modo unico per i cittadini egiziani di connettersi con l’attualità politica americana. Se il ritorno di Trump avrà effettivamente un impatto sulle relazioni tra gli Stati Uniti e il mondo arabo è ancora da vedere, ma una cosa è certa: in Egitto, il suo nome continua a generare discussioni vivaci e dibattiti polarizzanti.
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