Di Assunta Romano
ROMA. Policy hackathon è la nuova iniziativa organizzata da GenQ (https://genq.odoo.com/), un’Associazione no profit di under 30 che si occupa di parità di genere – in collaborazione con Needs (https://needsassociation.com/), l’incubatore di startup, brand e idee innovative.

L’iniziativa, conclusasi a Roma nei giorni scorsi, ha avuto lo scopo di elaborare una proposta di policy per rendere i mezzi di trasporto della Capitale più sicuri, con un particolare riguardo alle donne, che secondo diversi studi risultano maggiormente soggette a rischi di aggressione.
La Casa delle Tecnologie Emergenti è stato il contesto ideale per la collaborazione e il confronto dei 4 team partecipanti, quasi interamente composti da under 30 che hanno avuto modo di assistere agli interventi di esperti e di membri istituzionali, ma anche di prendere parte a una sessione di open innovation, per discutere insieme le idee sviluppate.
La giuria ha decretato vincitori due dei quattro progetti presentati.
“Not Alone” e “Viaggia sicura” sono stati, infatti, riconosciuti punti di forza ritenuti dai giudici stessi necessari per l’elaborazione di una policy efficace che possa trovare una concreta realizzazione e attuazione.
La prima proposta vincitrice è un’App, attivabile per fasce orarie, che consente di creare un vero e proprio network “di accompagnatori”.
L’idea è quella di permettere a chi si serve dei mezzi di trasporto della Capitale di cercare, prima di mettersi in viaggio, un accompagnatore con cui condividere la tratta, per non farla in solitudine.
Ma non solo, il desiderio del team che ha elaborato la proposta è anche quello di mettere a disposizione la figura del Buddy.
Ovvero di persone che, per ricoprire questa posizione, dovranno risultare idonee a un test psico-attitudinale e intraprendere – gratuitamente – uno specifico corso di formazione negli ambiti di autodifesa e gestione delle molestie.
Chi deciderà di prestare servizio come Buddy avrà un determinato raggio di azione e dovrà assicurare la propria presenza per almeno 5 giorni al mese, nella fascia oraria compresa tra le 19 e le 6 del mattino. .
“Viaggia sicura”, invece, ha individuato tra gli obiettivi principali della policy quello di portare avanti una forte campagna di sensibilizzazione, ma anche di prevenzione e di pronto intervento.
L’idea è quella di integrare la già esistente App ATAC (Azienda per la mobilità di Roma Capitale) con un’estensione che abiliti le segnalazioni in tempo real.
In questo modo, tramite lo scuotimento di un dispositivo mobile come lo smartphone, sarebbe possibile inviare, all’autista – dotato di un buzzer – un allarme di pericolo e quindi una richiesta di aiuto.
Se l’allerta fosse particolarmente grave, l’autista avrebbe modo di sollecitare le autorità competenti per richiedere un intervento immediato.
Anche in questa proposta, è stata attribuita una particolare importanza alla formazione, nello specifico a quella del conducente: l’obiettivo è disporre di personale che sappia gestire qualsiasi tipologia di emergenza, grazie a un percorso formativo ad hoc.
Nel corso delle prossime settimane, i due team vincitori saranno chiamati a presentare in Campidoglio la propria proposta elaborata durante il Policy hackathon.
La finalità dell’incontro è quella di approfondire con i rappresentanti istituzionali i punti fondanti di entrambi i progetti, che costituiranno la base per l’elaborazione e l’attuazione della policy per mezzi di trasporto più sicuri.
“Anche questa iniziativa è stata un successo per noi – commenta Giulia Sironi, co-founder di GenQ e organizzatrice dell’evento -. E’ stata un successo perchè abbiamo potuto essere i diretti testimoni della voglia di fare dei giovani di oggi, dell’impegno, la dedizione e l’attenzione che c’è, e che deve esserci, rispetto alle criticità sociali odierne. Appoggiandoci alla collaborazione delle organizzazioni che hanno partecipato, abbiamo avuto modo di sollevare una problematica esistente da tempo, alla quale speriamo possa essere trovato rimedio anche grazie alla policy che verrà elaborata. Per riprendere un po’ i nomi dei progetti vincitori, mi verrebbe da dire: sarebbe bello viaggiare sicura e non sentirsi più sola”.

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