Di Valeria Fraquelli
Parigi. Nei giorni scorsi la nave militare francese “Auvergne” e quelle egiziane “Ventuno ottobre” ( nome che deriva dalla data della rivolta egiziana contro Napoleone Bonaparte avvenuta il 21 ottobre del 1798 ) e “Venticinque aprile” (in ricordo al 25 aprile 1982 quando Israele riconsegnò il Sinai all’Egitto) sono state impegnate in un’importante esercitazione congiunta di pattugliamento del Mar Rosso.
Dopo una esercitazione di tiro, una squadra imbarcata sul pattugliatore “Ventuno ottobre” è salita a bordo della nave francese per addestrarsi alle operazioni di controllo di imbarcazioni in alto mare.
Le tre navi hanno poi condotto un esercizio di evoluzione della forza, sotto la sorveglianza aerea dell’elicottero Cayman dell’Auvergne, occupandosi poi di guerra elettronica.
In occasione di questa giornata di esercitazione congiunta, due ufficiali egiziani assegnati alla fregata “Tahya Misr” sono stati imbarcati a bordo della Auvergne. Questa presenza permetterà loro di approfondire la conoscenza della Marina francese e di forgiare legami con i loro omologhi francesi.
Questo esercizio conferma l’interoperabilità e l’alto grado di cooperazione tra le due Marine, sviluppate durante le esercitazioni bilaterali “Ramses ” e “Cleopatra” nel 2017.
La Francia e l’Egitto sono unite per garantire la stabilità regionale e garantire le rotte marittime attorno alle principali aree strategiche del canale di Suez e dello stretto di Bab-el-Mandeb.
In particolare il Canale di Suez è un passaggio strategico da cui passano ogni giorno moltissime navi cariche di ogni genere di merci e soprattutto le petroliere cariche di greggio che consentono l’approvvigionamento energetico mondiale.
Da questo Canale transitano merci per un valore di svariati milioni di dollari. La preoccupazione principale di francesi ed egiziani è che le imbarcazioni cariche possano essere prese di mira dalle organizzazioni terroristiche attive nella zona.
I due Paesi sono consapevoli che il traffico merci che passa attraverso il Canale di Suez è costantemente sottoposto alla minaccia terroristica e per questo si stanno impegnando a garantire la sicurezza di quel tratto di mare strategico.
La posizione geografica dell’Egitto lo rende un Paese molto importante dal punto di vista geopolitico, visto che geograficamente è collocato in Nord Africa ma allo stesso tempo è vicinissimo a quel Medio Oriente martoriato da guerre e terrorismo. Il fatto che il Canale di Suez sia in suolo egiziano rende questo Paese ancora più strategico perché per garantire gli approvvigionamenti di merci e di petrolio a livello mondiale è assolutamente necessario che le autorità egiziane collaborino e si addestrino adeguatamente.
Anche la Francia sa bene che collaborare con l’Egitto è più che mai fondamentale se vuole rallentare il traffico di foreign fighters che partono dalle immense banlieu delle metropoli francesi diretti nei campi di addestramento del sedicente Stato islamico in Siria.
Nell’attuale quadro geopolitico il Mar Rosso è più che mai uno snodo fondamentale per i commerci e per la sicurezza, ma anche per la lotta al terrorismo internazionale
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