Esercito: 11 anni fa nasceva l’Operazione “Strade Sicure”, tra le più impegnative nel territorio nazionale. A Roma la Brigata “Julia” dal 21 giugno ha identificato oltre 1.100 persone. Una quarantina affidate alle Forze di Polizia

Roma. Undici anni fa nasceva l’Operazione “Strade Sicure”. In tutto questo periodo l’Esercito ha incrementato il proprio contributo dagli iniziali 3 mila uomini a oltre 7 mila attuali impiegati su 53 piazze.

Sono state più di 3.500. 000 persone controllate e circa 16 mila consegnate alle Forze di Polizia. Con le quali operano in concorso per tutte e attività di controllo e di pattugliamento, come ad esempio nelle stazioni ferroviarie.

Una pattuglia congiunta Esercito e Carabinieri alla stazione ferroviaria di Roma Tiburtina

Cifre importanti che evidenziano come, oggi, questa sia una delle più impegnative Operazioni sul territorio nazionale.

Dal 21 giugno la Brigata Alpina “Julia” è subentrata alla Brigata “Sassari” nel comando degli oltre 2 mila uomini dispiegati con il Raggruppamento Lazio- Abruzzo, che ha come area d’azione principale Roma, ma si estende fino a Civitavecchia (Roma), Amatrice (Rieti), Ortucchio (L’Aquila), Nettuno (Roma) e Ostia.

Il controllo dei militari su una banchina della stazione metro di Roma Termini

Il Raggruppamento, al comando del Generale di Brigata Alberto Vezzoli, si articola su due Task Force.

Una è su base Reggimento Piemonte Cavalleria (2°) al comando del Colonnello Giuseppe Russo, l’unità esplorante della Brigata Alpina “Julia”.

Personale della Brigata “Julia” davanti al Colosseo

L’altra è su base , al comando del Colonnello Pasquale Guarino.

Durante il breve lasso di tempo intercorso dall’assunzione del comando, il Raggruppamento ha effettuato più di 5.800 pattuglie nel territorio, ha controllato ed identificato più di 1.100 persone, una quarantina delle quali sono state affidate alle Forze dell’Ordine per i provvedimenti del caso.

Una pattuglia nella celebre Piazza Navona

L’elevato numero di attività svolte senza incidenti di rilievo ai danni dei militari impegnati nell’Operazione è sicuramente da imputarsi all’ottimo equipaggiamento , al continuo addestramento ed all’utilizzo delle sperimentate tecniche di MCM (Metodo Combattimento Militare) che più volte hanno consentito ai militari di risolvere alcune situazioni molto critiche.

La Brigata “Julia” ha anche dislocato nell’area lombarda e trentina un Raggruppamento a livello Reggimento su base 7° Reggimento Alpini, comandato dal Colonnello Stefano Fregona.

I suoi uomini, circa 900, sono impegnati nella città di Milano, Monza, Como, Bergamo, Brescia , Bolzano e al Brennero.

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