Esercito: 150 anni fa fu fondato il 7° Reggimento Bersaglieri. Dalle battaglie del Risorgimento alle operazioni attuali in Patria e all’estero una breve storia del Reparto

Altamura (Bari). Il 7° Reggimento Bersaglieri ha compiuto 150 anni.

Attualmente, dipendente dalla Brigata “Pinerolo” di Bari ed è impegnato nell’operazione “Strade Sicure” al comando del Raggruppamento Campania.

I Bersaglieri del 7° Reggimento nel controllo di una strada di Napoli per l’Operazione “Strade Sicure”

BREVE STORIA

Fu costituito a Verona il 1° gennaio 1871 basato organicamente su 4 battaglioni tra cui l’VIII e il X.

Partecipa alla campagna in Africa settentrionale dove, a seguito degli eventi bellici viene insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare.

Durante questi eventi il Reggimento per tre volte decimato tre volte viene ricostituito e per tale ragione è da allora noto come il “leggendario”.

L’8 settembre 1943, a seguito dell’armistizio, il Reggimento viene sciolto mentre sotto il comando del Colonnello Straziota.

Nel 1992 viene ricostituito in Bari con l’XI Battaglione Bersaglieri.

Nel 1997, il 7° Reggimento Bersaglieri perde l’XI Battaglione ed inquadra il X Battaglione Bersaglieri “Bezzecca”.

Nel 2012 viene nuovamente trasferito dalla sede di Bari a quella di Altamura (Bari) nella caserma “Trizio”.

Dal 1992 il Reggimento ha partecipato a tutte le operazioni nazionali ed estere dell’Esercito Italiano distinguendosi per i risultati ottenuti.

LE ATTIVITÀ QUOTIDIANE

Le attività del Reggimento, a causa degli impegni operativi ed addestrativi, diventano spesso frenetiche.

Esse vengono quotidianamente commentate dal sottoscritto durante la cerimonia dell’alzabandiera elogiando ed apprezzando il buon lavoro del personale contribuendo quindi ad elevare il morale del personale del Reggimento.

I soldati del 7° Reggimento impegnati in un’esercitazione

Di rilievo sono le attività della fanfara del Reggimento, che con il suo operato riesce a convogliare apprezzamenti ed interesse da parte di tutte le platee militari e civili che hanno il piacere di assistere alle loro esibizioni.

Al fine di incrementare la coesione all’interno del Reparto fu stabilito che durante la cerimonia dell’alzabandiera, un giorno alla settimana, si leggessero le motivazioni delle Medaglie d’Oro conferite ai soldati che si erano distinti negli eventi bellici che hanno visto la partecipazione dell’Italia.

Fu stabilito, inoltre, che i riconoscimenti a livello elogio, venissero tributati al livello di Battaglione e di Compagnia per permettere ai singoli Comandanti di commentare e valorizzare al meglio le storie individuali del personale alle loro dipendenze.

SIMBOLI

I simboli che maggiormente descrivono l’anima del Reggimento sono la bandiera di Guerra, lo stemma araldico e le insegne.

La bandiera di Guerra del reggimento, è decorata di:

  • Croce dell’Ordine Militare d’Italia: concessa con Regio Decreto il 5 giugno 1920 (peri fatti risalenti alla I Guerra Mondiale. Con questa motivazione: “Nei duri cimenti della guerra, nella tormentata trincea o nell’aspra battaglia,  conobbe ogni limite di sacrificio e di ardimento; audace e tenace, domò infaticabilmente i luoghi e le fortune, consacrando con sangue fecondo la romana virtù dei figli d’Italia” (1915-1918)
  • Medaglia di Bronzo al Valor Militare: concessa con Regio Decreto del 12 luglio 1859 (fatti relativi alla II Guerra d’Indipendenza – battaglia di San Martino, 24 giugno 1859). Questa la motivazione: “Per la bella condotta tenuta durante la giornata del 24 giugno a San Martino”.
  • Medaglia di Bronzo al Valor Militare: concessa con Regio Decreto il 6 dicembre 1866 per i fatti d’arme della III Guerra d’Indipendenza (Custoza, 24 giugno 1866), con la seguente motivazione: “Per la valorosa ed intrepida condotta tenuta al fatto d’armi di Custoza
  • Medaglia d’Argento al Valor Militare: concessa con Regio Decreto del 5 giugno 1920 sempre per i fatti d’arme del ìI conflitto mondiale (Flondar novembre 1916-1917)
  • Medaglia d’Oro al Valor Militare: concessa con Decreto del 7 aprile 1949 (per le battaglie della II Guerra Mondiale)

Bersaglieri del 7° Reggimento sul “Freccia”

Stemma araldico

E’ costituito da uno scudo interzato in palo: il primo d’argento troncato da una doppia merlatura di porpora in fascia: a) ad una rosa araldica di rosso bottonata d’argento (Crimea); b) a due sciabole in decusse pure d’argento, una delle quali a lama ricurva (Custoza); il secondo d’azzurro alla torre di San Martino d’argento, finestrata di nero; il terzo d’argento alle gemelle ondate d’azzurro, sormontate da una croce biforcata di rosso (Santo Stefano). Il tutto abbassato ad un capo d’oro col quartier franco di azzurro al silfio d’oro di Cirenaica.

Come ornamento esteriore una corona turrita d’oro con lista bifida riportante il motto del reggimento “Celeritate ac Virtute”.

La blasonatura ricorda in alto la presenza dei Bersaglieri in Crimea e in basso la partecipazione alle Guerre d’Indipendenza.

La doppia merlatura è riferita alla piazzaforte di Sebastopoli e il cremisi è il colore della specialità. La seconda e terza partizione ricordano rispettivamente i fatti accaduti a San Martino, a Bezzecca e lungo i fiumi Isonzo e Piave.

Insegne

I Bersaglieri indossano il fregio color oro costituito da una bomba da Granatiere con fiamma a sette lingue, cornetta da cacciatore e due carabine intrecciate.

A differenza dei trofei delle altre armi, dove la fiamma sale dritta, quella del Bersagliere è inclinata, quasi a rappresentare la corsa.

 

IL 7° E LA REALTA’ LOCALE 

Il Reggimento dal suo trasferimento dalla città di Bari è riuscito lentamente ma con caparbietà a diventare un membro attivo della comunità altamurana.

Durante questi anni le iniziative sono state fatte per instaurare con le istituzioni locali, con le varie associazioni del territorio e le autorità religiose delle proficue relazioni nelle quali il 7° costituisce oramai un punto fermo a cui imprescindibilmente gli altri attori della zona devono tener da conto.

 

IL FUTURO

Per il Bersaglieri del 7°, il prossimo futuro sarà quello di vederlo impegnato in tantissimi     impegni addestrativi ed operativi, in Italia e all’estero.

Un Bersagliere del 7° in una fase addestrativa

LE FIGURE CHIAVE

Quali sono le figure considerate più rappresentative del Reggimento? La figura chiave è rappresentata essenzialmente dal comandante. Il quale per permettere a tutti i suoi soldati di diventare loro stessi un esempio, per i più giovani ha realizzato, periodicamente alcune lezioni sulla storia del Bersaglierismo.

 

 

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