Napoli. I 158 anni di costituzione dell’Esercito italiano sono stati ricordati, oggi, a Napoli. In Piazza del Plebiscito alla presenza di una Compagnia di formazione della Brigata Bersaglieri “Garibaldi” di Caserta e di una della più antica Scuola Militare europea, quella della “Nunziatella” il comandante delle Forze Operative Sud di Napoli, Generale di Corpo d’Armata Rosario Castellano ha ricordato i momenti più importanti della nascita della Forza Armata, ricordando anche i principali fatti d’arme che dalla sua costituzione in poi, l’hanno vista protagonista.
Era il 4 maggio 1861 quando un provvedimento dell’allora ministro della Guerra, Manfredo Fanti decretò che la cessazione dell’attività dellArmata Sarda e degli eserciti preunitari per fondare appunto l’Esercito italiano.
“Vista la legge in data 17 marzo 1861, colla quale S.M. ha assunto il titolo di Re d’Italia, il sottoscritto rende noto a tutte le Autorità, Corpi ed Uffici militari che d’ora in poi il Regio Esercito dovrà prendere il nome di Esercito Italiano, rimanendo abolita l’antica denominazione di Armata Sarda.
Firmato
Manfredo Fanti,
Ministro della Guerra“.
Ma la storia del nostro Esercito ha radici molto più lontane e profonde, come ha tenuto a sottolineare il Generale Castellano, che affondano nella storia.
Basti pensare quanto avvenne il 18 aprile 1659. In quel giorno, il duca Carlo Emanuele II di Savoia, volendo disporre di militari addestrati e pronti all’impiego per il proprio reale esercito sardo-piemontese, indisse un bando per il reclutamento di 1.200 uomini da inquadrare in un Reggimento detto “delle Guardie”.
Un evento molto importante perché segnò il passaggio dalle milizie di ventura alle unità permanenti, organismi propri dello Stato.
Il Reggimento “delle Guardie” fu, dunque, il primo reparto permanente d’Europa, precursore dell’attuale Esercito di professionisti.
Con Report Difesa, il Generale Castellano ha poi evidenziato l’importanza dell’Operazione “Strade Sicure” alle quali partecipano molte unità dipendenti dalle Brigate alle sue dipendenze. E grazie all’impiego dei militari a fianco delle Forze di Polizia è diminuito il tasso di criminalità.
In Campania, l’attività dell’operazione, oltre al controllo dei punti fissi, si svolge in maniera dinamica con pattuglie impegnate nei comuni della cosiddetta “Terra dei Fuochi”
I militari dell’Esercito controllano oltre 2 mila chilometri quadrati dei comuni del Casertano e del Napoletano.
Le pattuglie percorrono chilometri e chilometri su itinerari prestabiliti. I task sono chiari: contrastare lo sversamento illecito di rifiuti e atti ostili.
Le aree da controllare cambiano di giorno in giorno. Di solito si tratta di due-tre comuni quotidiani. Il controllo è capillare.
Inoltre, come ha ricordato il Generale Castellano, per l’anno in corso, le Brigate alle dipendenze del Comando Forze Operative Sud continueranno nelle loro attività addestrative, nell’impiego nei Teatri operativi all’estero e nelle operazioni nazionali.
Presenti alle cerimonia di oggi anche autorità militari e civili, tra i quali il Prefetto di Napoli Carmela Pagano e il sindaco, Luigi De Magistris e studenti di alcuni istituti napoletani, accompagnati dai loro docenti.
L’inno nazionale è stato eseguito dalla Fanfara dell’8°Reggimento Bersaglieri che si è esibita anche in musiche bersaglieresche e non.
In serata si terrà nella sala Scarlatti del Conservatorio musicale “San Pietro a Majella” un concerto della Banda dell’Esercito che eseguirà brani classici e della tradizione partenopea.
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