REMANZACCO (UDINE). Gli istruttori militari di alpinismo del 3° Reggimento Artiglieria da montagna della Brigata Julia hanno effettuato nei giorni scorsi un’intensa attività alpinistica nel gruppo del Mangart, uno dei più elevati ed aspri delle Alpi Giulie, sul confine con la Slovenia.

L’attività, mirata al mantenimento della capacità di muovere in sicurezza su pareti verticali e ad aumentare la conoscenza del territorio da parte degli istruttori brevettati, è stata svolta al fine di condurre successivamente su roccia aliquote operative del Reggimento.
L’ascensione si è svolta sulle severe pareti Nord che sovrastano, con una lunga ed impervia dorsale, la conca dei laghi di Fusine e presentano ascensioni alpinistiche impegnative, di respiro storico e spessore tecnico.

Dopo un lungo avvicinamento, è stata risalita la “Via della vita”, attrezzata dagli Alpini negli anni Venti del Novecento per scopi difensivi di pattugliamento del confine.
L’itinerario conduce a Forcella Segherza snodandosi su un percorso in forte esposizione ed ancora innevato in alcuni punti.
Dopo aver percorso la cresta raggiungendo le cime della Veunza e dello Strugova, la discesa è stata effettuata sulla via Kugy.

La ferrata Kugy era stata completamente riattrezzata nel 2022 secondo i più moderni standard di sicurezza dagli Istruttori militari di alpinismo della Brigata Alpina “Julia”, tra i quali anche alcuni artiglieri presenti all’attività, in occasione delle celebrazioni del 150° anniversario di fondazione del corpo degli Alpini, in stretta collaborazione con le amministrazioni locali.

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