Treviso. Si è svolta il 18 giugno, presso il Sacrario militare di “Fagarè”, a Fagarè della Battaglia (TV), la commemorazione della morte in combattimento dell’Aiutante di Battaglia M.O.V.M. Soccorso Saloni. All’evento, organizzato dal Gruppo Spontaneo Nazionale Allievi Sottufficiali dell’Esercito, hanno preso parte una rappresentanza di Allievi Marescialli del XX corso “Certezza”, accompagnati dal Primo Luogotenente Marco Pelanda , Sottufficiale di Corpo dell’Istituto di formazione militare viterbese, le locali Associazioni Combattentistiche e d’Arma e la cittadinanza.
Alla commemorazione ha presenziato il Generale di Brigata Gabriele Toscani de Col, Comandante della Scuola Sottufficiali dell’Esercito.
La storia di Saloni comincia con il suo arruolamento il 2 gennaio 1915, quale Allievo Sergente, nel 7° reggimento bersaglieri. Promosso Sergente il 31 gennaio 1916, nell’aprile del 1917 si meritò il primo Encomio Solenne “perché nella notte dal 26 al 27 aprile a Quota 144, con sereno sprezzo del pericolo respinge un furioso attacco nemico”.
Riceve un altro encomio per essersi comportato brillantemente a Quota 144 nei giorni d’azione dal 22 al 31 maggio e dal 4 al 5 giugno 1917 (X Battaglia dell’Isonzo): venne decorato con la Medaglia di Bronzo al Valor Militare con la seguente motivazione: “Comandante prima di una squadra e poi di un plotone, durante il combattimento diede prova di grande coraggio nel condurre all’attacco il proprio reparto – Jamiano 23-27 maggio 1917”.
Il 29 gennaio 1918 venne promosso Aiutante di Battaglia per merito di guerra. Il 2 giugno S.A.R. il Duca d’Aosta appuntò al petto del valoroso la Medaglia d’Argento al Valor Militare perché: “Durante l’attacco, alla testa dei suoi uomini con apparecchi lanciafiamme, mirabile esempio di calma e di sprezzo del pericolo, si slanciava contro gli sbarramenti stradali, infliggendo perdite ai nemici che da due piccoli posti tentavano la resistenza. Terminato il fuoco si portava sulla linea occupata catturando prigionieri – Capo Sile 26 maggio 1918”.
Saloni muore in combattimento il 19 giugno 1918 negli aspri scontri intorno a Losson, sul fiume Piave dove gli fu concessa la Medaglia d’Oro al Valor Militare con la seguente motivazione: “Allo squillo di battaglia, ancora dolorante per una recente ferita, volontariamente usciva dall’ospedale e raggiungeva la prima linea. Alla testa della compagnia balzava all’attacco e, primo fra tutti, superava i reticolati avversari. Ferito ad un braccio, si slanciava ancora avanti, finché colpito in pieno da una raffica, cadeva consacrando col suo puro sangue d’eroe la posizione conquistata – Losson (Basso Piave) 19 giugno 1918”.
In ricordo di Saloni la Caserma di Viterbo, sede della Scuola Sottufficiali dell’Esercito, casa madre di tutti i Sottufficiali della Forza Armata, venne intitolata con il suo nome una volta edificata nel 1965.
Il Sacrario militare di “Fagaré”, realizzato interamente in marmo chiaro, di stile neoclassico, custodisce le spoglie di 10.255 militari (di cui poco più della metà ignoti) caduti nelle dure battaglie del Piave (1917-1918).Il Sacrario è sorto nel 1935 su progetto dell’architetto Pietro del Fabro e si trova a 17 chilometri circa da Treviso, sulla strada per Oderzo.
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