Esercito: concluso l’addestramento itinerante “Sicily Reconnaissance”. Impiegati plotoni esploratori del del 5° Reggimento Fanteria “Aosta”

Messina. Si è conclusa nei giorni scorsi l’attività addestrativa itinerante denominata “Sicily Reconnaissance” che ha visto impegnate unità di livello Compagnia del 5° Reggimento Fanteria “Aosta”, costituite da plotoni esploratori e rinforzate con assetti da combattimento e di supporto provenienti da altre unità, che per tre settimane hanno condotto esercitazioni nelle principali aree addestrative siciliane.

Una ricognizione a bordo di elicotteri

Nello scenario esercitativo di un’operazione di contrasto all’insorgenza, le unità hanno condotto l’attività tattica di ricognizione delle principali linee di comunicazione della Sicilia, individuandone i punti di coordinamento e controllo e censendo le aree di maggiore criticità e pericolosità.

Hanno partecipato all’esercitazione assetti del 4° Reggimento Genio Guastatori, del 6° Reggimento Bersaglieri, del 24° Reggimento Artiglieria “Peloritani”, con il supporto operativo dei velivoli AB412 del 2° Reggimento AVES “Sirio”.

I Genieri impiegati nella ricerca di ordigni esplosivivi improvvisati (IED)

L’attività, organizzata e condotta nell’ambito degli obiettivi addestrativi fissati dal Comando Divisione “Acqui”, ha avuto lo scopo di incrementare le capacità delle unità e favorirne la crescita attraverso lo scambio esperienziale e il confronto su aspetti quali l’impiego, le attività di ricognizione in diverse condizioni, le metodologie di addestramento e l’equipaggiamento.

L’esercitazione ha visto la proiezione delle forze dal versante orientale della Sicilia a quello occidentale, da Messina sino alle aree di Bocca di Falco (Palermo) e di Milo (Trapani) proseguendo nell’entroterra sino a Piazza Armerina (Enna) e a Drasy (Agrigento) con una manovra che si è sviluppata lungo 1.279 chilometri e che ha visto le unità operare in contesti esercitativi caratterizzati dalla presenza di ordigni esplosivi improvvisati (IED) e da altre forme di minaccia ibrida.

La “Sicily Reconnaissance” ha permesso, inoltre, di testare le capacità di comando e controllo tra il posto comando tattico itinerante, il posto comando principale predisposto nella Caserma “Crisafulli Zuccarello” di Messina e quello alternato dislocato nella Caserma “Pepe-Bettoia” a Catanzaro, sede del Comando Militare Esercito Calabria dove è attualmente schierato anche il Comando del Raggruppamento “Calabria” dell’operazione “Strade Sicure”. Tutta l’esercitazione si è svolta nel pieno rispetto delle misure di prevenzione e contenimento della diffusione del COVID-19.

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