Torino. Una delegazione multinazionale del Civil Military Interaction (CMI) dell’Allied Rapid Reaction Corps (ARRC), a guida britannica, di stanza ad Innsworth (Gloucestershire) è stata accolta ieri dal Colonnello Andrea Monti, direttore e comandante del Centro Studi Post Conflict Operations (CSPCO), realtà di eccellenza del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito.

Office-call-del-L’incontro tra il Colonnello Pais e con Generale Cuoci
La delegazione guidata dal Colonnello Renè Pais, composta da otto dirigenti militari ed un civile, ha preso parte ad un briefing durante il quale sono stati illustrati i compiti ed evidenziate le potenzialità del Centro.
In particolare l’attenzione è stata focalizzata nei progetti di stabilizzazione e ricostruzione realizzati dall’Esercito in territori lacerati da conflitti di diversa portata.
Successivamente la delegazione è stata ricevuta dal Generale di Divisione Salvatore Cuoci, comandante dell’Istituto di Formazione, che durante l’office-call, ha attestato la peculiarità del CSPCO nel sistematizzare e capitalizzare l’esperienza italiana nel contesto delle operazioni di stabilizzazione e di ricostruzione, con l’obiettivo di favorire, attraverso le attività formative, l’integrazione tra la componente militare e quella civile, sia in ambito accademico che operativo.
La visita è proseguita presso le locali rappresentanze delle Nazioni Unite, l’UNICRI (United Nations Interregional Crime and Justice Research Institute- Istituto interregionale delle Nazioni Unite per la ricerca sul crimine e la giustizi) e l’UNSSC (United Nations System Staff College), struttura incaricata della formazione dei funzionari delle Nazioni Unite.
L’incontro di ieri fa parte dell’esercitazione “ARRCADE LIAISON 20”, l’annuale training di cooperazione civile e militare del Comando Alleato di Reazione Rapida, il cui scopo è quello di visitare enti militari e civili, per consentire al personale della specifica branca di instaurare reciproca conoscenza, scambiare opinioni e punti di vista che possano essere applicati sia alla pianificazione che alla condotta delle moderne operazioni militari in ogni scenario di crisi secondo il concetto NATO di comprehensive approach.
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