Esercito, Divisione Acqui, una Acies per i futuri impegni in Patria e all’estero. Il Generale Fabio Polli è il nuovo comandante

San Giorgio a Cremano (Napoli). Una Acies. Un’unica schiera formata da oltre 20 mila militari e circa 500 dipendenti civili. Così il Generale di Divisione Fabio Polli ha detto, oggi nel suo discorso dopo il passaggio del comando con il pari grado Antonio Vittiglio, vede la Divisione “Acqui” con sede a San Giorgio a Cremano impegnata in Patria e nei Teatri Operativi all’estero.

Il passaggio di consegne tra i Generali Vittiglio, cedente e Polli subentrante

“Il mio lavoro – ha detto nello suo discorso – sarà nel segno della continuità. Non calpesterò dove è stato seminato. Sono orgoglioso e fiero per l’incarico. Ma nello stesso tempo occorre restare umili. Un comandante è custode della meta. Non posso non pensare al mio equipaggio. Il comandante è sì una figura preminente ma non sufficiente”. Di qui il ricordo del motto “Unica schiera”, tanto caro a chi entra nell’Accademia Militare di Modena, decidendo di diventare un ufficiale.

Il passaggio di comando è avvenuto, questa mattina, nella sala polifunzionale della Caserma “Cavalleri”. Alla cerimonia, presieduta dal comandante del Comando delle Forze Operative Sud, Generale di Corpo d’Armata Francesco Luigi De Leverano, erano presenti il Consigliere della Regione Campania, Carmine De Pascale, il vice sindaco di Napoli, Raffaele Del Giudice, il sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno, oltre ad altre autorità civili e militari della città, rappresentanti dell’Associazione Nazionale Reduci della Divisione “Acqui” Sezione Campania e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma degli alpini, artiglieri, bersaglieri, paracadutisti, genieri e trasmettitori.

La fanfara dei Bersaglieri della Garibaldi ha suonato l’Inno di Mameli ed accompagnato gli altri momenti del cambio di comando.

La fanfara suona l’Inno di Mameli

Il Generale Vittiglio, nel discorso di commiato, ha ricordato ai presenti come, dopo oltre tre anni di permanenza, si appresti a “lasciare il comando della Divisione “Acqui” con la consapevolezza, l’onore e l’orgoglio di aver guidato una gloriosissima Grande Unità Complessa che ha raccolto e vinto le importanti sfide presentatesi in questo lungo periodo, grazie all’incessante e diuturno impegno profuso da tutti voi”.

L’intervento del Generale Vittiglio

Al Generale Vittiglio è stata poi consegnata una Medaglia d’Oro della Croce Rossa per l’impegno profuso dagli uomini e dalla donne della Divisione nei Teatri Operativi e nei corsi di formazione, sempre a fianco della celeberrima istituzione sanitaria.

La consegna della Medaglia d’Oro al Generale Vittiglio

Un intenso periodo che è stato caratterizzato, soprattutto nel 2017, profonde innovazioni “legate anche al processo di riorganizzazione della Forza Armata che hanno comportato l’incremento delle competenze attribuite ed il contestuale inserimento della Divisione in un nuovo ed importantissimo scenario operativo”.

Dal 5 luglio 2016, ha ricordato il Generale Vittiglio, “la Divisione ha ampliato la propria famiglia assumendo alle dirette dipendenze, oltre al Reparto Comando e Supporti Tattici della Divisione stessa, contestualmente elevato a livello ordinativo reggimentale, anche le Brigate Granatieri di Sardegna, Aosta, Pinerolo, Sassari e Garibaldi. Tutte Grandi Unità che con il loro prezioso operato, sia in territorio nazionale sia negli scenari di crisi internazionali, hanno contribuito in maniera determinante ad accrescere il lustro della Divisione.”

Nel suo intervento il Generale di Corpo d’Armata De Leverano ha evidenziato gli eccellenti livelli addestrativi e operativi raggiunti dalla sua pedina operativa, in particolare, da quando la Divisione ha assunto la responsabilità dell’approntamento e dell’addestramento delle 5 Brigate del Sud Italia e Isole maggiori.

La “Steel Barrier” è stata una importante esercitazione multiarma e federata con altre che, nel 2017, ha visto impiegata la Divisione ” (https://www.reportdifesa.it/esercito-si-e-conclusa-lesercitazione-multi-arma-steel-barrier-17/)  .

Per oltre tre anni, sotto la guida del Generale Vittiglio, la Divisione “Acqui” ha confermato l’elevata capacità raggiunta nel poter pianificare e condurre operazioni, non solo in ambito nazionale ma anche in contesti spiccatamente interforze e multinazionali, sia a guida NATO che a guida Unione Europea, in particolare durante l’esercitazione “Arcade Fusion ‘14”, “Acqui ‘15”, la “Valeria Victrix ‘16” e la “Steel Barrier ’17”.

La storia della Divisione risale nel lontano 1703, quando fu fondato il Reggimento Desportes. Il 27 ottobre di quell’anno, infatti,. il Duca Vittorio Amedeo II stipulò un contratto con il Colonnello Lodovic De Portes affinché provvedesse alla creazione ed al mantenimento di un Reggimento di fanteria composto da stranieri, prevalentemente: prigionieri francesi, rifugiati Ugonotti (protestanti francesi), olandesi, inglesi ed esuli irlandesi.

Uniformi storiche custodite nela sala storica della Divisione Acqui

Ma ai più “l’Acqui” ricorda i fatti d’arme di Cefalonia c la concessione della Medaglia d’Oro al Valor Militare. Ricostituita come Brigata motorizzata “Acqui”, nel 1975 fu designata quale Forza di Pronto Intervento per le esigenze di pubbliche calamità fino allo scioglimento del 1991. Nello stesso anno si trasformò nella 3^ Divisione italiana con sede a Milano, affiliata al Corpo di Reazione Rapida della NATO (ARRC). Nel 2001, a seguito della costituzione del NATO RAPID DEPLOYABLE CORPS italiano, il Comando fu trasferito a San Giorgio a Cremano e nel 2002 assunse la denominazione di Divisione “Acqui”.

Il 5 luglio 2016, nell’ambito dell’organizzazione della componente operativa della Forza Armata, il Comando Divisione è stato riconfigurato divenendo un Comando proiettabile ad alta prontezza in grado di esprimere per le esigenze nazionali con una Joint Task Force Headquarters italiano (ITA – JTF HQ) come Comando operativo per la condotta di una Medium Scale Operation Nazionale, Ma anche come European Union Force Headquarters (EU – FHQ) per operazioni a guida EU e NATO con  una Land C2 capability (Deployable) per una Small Joint Operation (Land Heavy), ovvero una Joint C2 Capability (Deployable) per una Small Joint Operation (Land Heavy) minus, oppure come Division framework land.

Dotato di una struttura “a frattura prestabilita”, contemplando uno staff proiettabile ed uno non proiettabile, da esso dipende un numero variabile di Grandi Unità elementari che costituiscono, nel loro insieme, una Grande Unità complessa.

In particolare, in guarnigione, il Comando Divisione esercita il Comando ed il Controllo sulle 5 Brigate alle sue dipendenze e sul Reparto Comando alle dipendenze, curandone l’approntamento, l’addestramento ed il mantenimento nelle massime condizioni di efficienza operativa.

Il Generale Polli proviene dalla Divisione Friuli in Firenze, dove ha ricoperto l’incarico di Capo di Stato Maggiore e successivamente quello di vice comandante. Nel corso della sua carriera ha prestato servizio presso il 10° Battaglione Bersaglieri “Bezzecca” (Bandiera del 7° Reggimento Bersaglieri – Brigata “Goito”) come comandante di plotone e di compagnia fucilieri e, successivamente, nel 6° Reggimento Bersaglieri – Brigata “Friuli” come comandante di compagnia fucilieri e compagnia armi di sostegno. Ha poi comandato l’11° Battaglione Bersaglieri “Caprera” presso l’11° Reggimento Bersaglieri – Brigata “Ariete”.

Il Generale di Divisione Fabio Polli

Con il grado di Colonnello ha comandato l’11° Reggimento Bersaglieri. Ha comandato anche 132° Brigata Corazzata “Ariete”.

Ha partecipato a numerose Operazioni all’estero come l’ IBIS in Somalia, l’UNTSO in Israele-Libano, la KFOR in Kosovo, l’Antica Babilonia in Iraq, l’UNIFIL in Libano e l’Ippocrate in Libia.

Questi i futuri appuntamenti, per il neo comandante della Divisione “Acqui”: l’esercitazione “Arcade Fusion” della NATO che si svolgerà nel prossimo autunno e le esercitazioni nazionali, che vedranno impegnate le Brigate dipendenti nella condotta e nella pianificazione di operazioni militari.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Autore