Di Maria Enrica Rubino
Roma. L’Esercito italiano ha festeggiato, ieri, il 158° anniversario della sua costituzione. Il compleanno della Forza Armata, nata nel 1861 in seguito a un provvedimento del Ministro della Guerra Manfredo Fanti, è stato festeggiato alla presenza delle più alteautorità militari e dello Stato.

Il ministro della Guerra, Manfredo Fanti
Un’istituzione “solida, sana e capace” l’ha definita il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, che nel suo discorso ha ripercorso alcune tappe salienti della storia della Forza Armata, sottolineandone i “valori e le prerogative su cui fondiamo l’attività di ogni giorno e che ci consentono di essere congiuntamente alle altre Forze Armate un’istituzione Unica, con una specificità insostituibile”.

L’intervento del Generale Farina
Il capo di SME ha accennato a nuove idee e progetti in cantiere, che “sono i risultati della proficua collaborazione con il comparto industriale e il mondo accademico nazionale” e, non secondaria, un’azione di ‘ringiovanimento’ con l’ingresso di 10 mila militari in più in organico.
Ad oggi, secondo quanto riferito dal Generale Farina alla stampa, l’età media dei militari dell’Esercito sarebbe troppo alta e, di qui, la necessità di favorire mille nuovi ingressi all’anno.
Alla cerimonia, che si è svolta all’Ippodromo militare “Generale Pietro Giannattasio” di Roma sono intervenuti il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta e il Generale Enzo Vecciarelli, capo di Stato Maggiore della Difesa, i Sottosegretari di Stato alla Difesa Angelo Tofalo e Raffaele Volpi, numerosi familiari dei soldati dell’Esercito caduti in operazione, una folta rappresentanza di militari del Ruolo d’Onore oltre ai Labari delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma e studenti.
“Siate orgogliosi di appartenere a questa grande famiglia che tanto diede per contribuire alla costituzione della nostra Patria e che tanto sta dando e darà per mantenere vivi e saldi i valori fondanti della nostra Repubblica”, ha evidenziato il ministro Trenta rivolgendosi ai militari e sottolineandone la professionalità anche nei teatri operativi all’estero.

Il discorso del ministro della Difesa, Elisabetta Trenta
Per il Generale Vecciarelli, l’Esercito è “una compagine in grado di assolvere la prioritaria missione della salvaguardia della sovranità nazionale ed al contempo essere sempre in prima linea nell’espletare efficacemente i compiti concorsuali al servizio delle altre istituzioni per la sicurezza ed il sostegno in occasione di calamità naturali o di ordine pubblico”.

Il capo dello Stato Maggiore della Difesa. Generale Vecciarelli
Come è stato ricordato nel corso della cerimonia, sono oltre 7 mila i soldati impegnati in Italia nell’ambito dell’Operazione “Strade Sicure”, attività svolta in collaborazione con le Forze dell’Ordine.
Sono invece 3.600 i militari italiani impegnati nelle missioni internazionali in Libano, Iraq, Afghanistan, Kosovo, Somalia, Mali. Teatri operativi in cui i militari si occupano di cooperazione allo sviluppo e addestramento delle forse di sicurezza locali.
In occasione dell’Operazione “Strade sicure” i dati evidenziano come dal 1° gennaio 2019 ad oggi, l’Esercito abbia consentito l’identificazione di oltre 61 mila persone, 150 delle quali poste in stato di fermo e oltre 500 denunciate e più di 13 mila veicoli controllati. Cospicuo il sequestro di sostanze stupefacenti e di oggetti contraffatti.
Con l’Operazione “Sabina”, lo scorso anno, la Forza Armata, dopo aver contribuito all’edificazione di moduli abitavi a favore della popolazione colpita dal terremoto, ha anche assicurato la demolizione di 1.021 strutture pericolanti, il ripristino della viabilità, la rimozione e lo sgombero di 158 mila tonnellate di macerie.

Militari impegnati nell’Operazione Sabina, in occasione del sisma del 2016
Le squadre del Soccorso alpino militare e le capacità di previsione delle valanghe con la stazioni METEOMONT hanno lavorato a favore delle popolazioni montane e del turismo alpinistico effettuando 2.700 interventi di soccorso ed emettendo 1.620 bollettini valanghe.
L’impegno profuso dai soldati in operazioni all’estero e in Italia è stato premiato con la consegna di importanti ricompense per meriti alla Bandiere di Guerra di alcune unità della Forza Armata.
È stata concessa l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia alle Bandiere di Guerra del 5° Reggimento AVES “Rigel” e del 185° Reggimento RAO, mentre le Bandiere d’Istituto del Centro addestramento di Paracadutismo e del Centro Olimpico dell’Esercito sono state rispettivamente insignite della Medaglia di Bronzo al Merito dell’Esercito e della Croce d’Oro al Merito dell’Esercito.

Concesse le onorificenze a varie Bandiere di Guerra
Infine, al 1° Caporal Maggiore Michael Turconi, distintosi nelle operazioni in Iraq, è stata concessa la Croce d’Argento al Merito dell’Esercito mentre il Generale di Brigata Francesco Maria Ceravolo, il Capitano Alfredo Carboni e il Sergente Matteo Tavian sono stati insigniti della Croce di Bronzo al Merito dell’Esercito per eventi occorsi nelle operazioni internazionali.
L’importanza di tali valori e la quotidiana abnegazione al servizio delle donne e gli uomini dell’Esercito sono il filo conduttore di “Io sono un soldato”, il diario intriso contenuti di etica militare redatto per l’occasione dal Comando per la Formazione Specializzazione e Dottrina dell’Esercito, che sarà distribuito a tutte le reclute in tutti gli Istituti di formazione della Forza Armata.
E, nel corso della cerimonia è stato consegnato simbolicamente ad un giovanissimo volontario una copia del diario su cui potrà, al pari di tutti i colleghi neo arruolati, riportare emozioni, difficoltà, gioie tipiche dell’essere un soldato.
La cerimonia si è conclusa con una rassegna delle dimostrazioni dinamiche svolte, tra gli altri, dai Lancieri di Montebello, dai Paracadutisti, dai Granatieri di Sardegna e la sfilata di alcuni mezzi militari tra cui i VTLM Lince e i VBM “Freccia”.

Il lancio dei Paracadutisti
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