Esercito, il 9° Reggimento Alpini de L’Aquila sarà inserito dal 2020 nella NATO Readiness Initiative

L’Aquila. La Brigata Alpina “Taurinense” ha chiuso, recentemente, con l’esercitazione Mjölnir 19”, tenutasi nel Poligono temporaneo di Monte Stabiata (L’Aquila) le attività addestrative del 2019.

Report Difesa ne ha parlato con il suo comandante Generale di Brigata, Davide Scalabrin.

Il comandante della Brigata Taurinense, Generale Davide Scalabrin

“A settembre scorso a Monte Romano (Viterbo) – spiega il Generale – si è tenuta l’esercitazione ‘LARAN 2019’ con il 3° Reggimento Alpini. L’esercitazione ‘Mjölnir 19’ è stata molto simile alla LARAN. Entrambe hanno utilizzato, entro i vincoli ed i limiti che i singoli Poligoni ci impongono, tutte le componenti della Brigata. In modo che tutti hanno avuto la possibilità di lavorare insieme”.

Sistemi d’arma controcarri del 3° Alpini  (Credits ESERCITO)

Molto importante, per il Generale Scalabrin, è stata, in occasione dell’esercitazione aquilana la pianificazione del fuoco di artiglieria, l’impiego delle unità del 32° Genio Guastatori, del Nizza Cavalleria (1°) e di altre.

In particolare, evidenzia ancora il comandante della “Taurinense”, il 9° Reggimento Alpini de L’Aquila ha operato utilizzando tutte le armi a sua disposizione. Ha dimostrato tutta la sua capacità di fuoco. Ha anche utilizzato al meglio i mezzi come il BV 206 nella versione S7.

“Questo veicolo – aggiunge il Generale Scalabrin – non si utilizza solo sulla neve. In Francia, Gran Bretagna, Olanda i militari di questi Paesi lo utilizzano anche sulle spiagge. E in occasione della ‘Mjölnir 19’ abbiamo dimostrato che esso può essere un mezzo operativo anche in un ambiente non innevato”.

Alpini alla Mjolnir 19

Il BV206 sfrutta, infatti, al massimo le sue capacità. Può percorrere crinali che raggiungono pendenze fino a 45°.

La versatilità del BV206 su ogni tipo di terreno (Credits ESERCITO)

Può arrivare al 100% delle sue capacità verticali in terreni particolarmente ripidi e difficilmente raggiungibili.

Non viene solo impiegato come mezzo tattico per il trasporto del personale, ma per la sua blindatura, per la sua potenza di fuoco  può essere utilizzato al meglio dalla Brigata Alpina “Taurinense”.

Può essere utilizzato come veicolo da combattimento vero e proprio visto che è in grado di dare supporto alle Truppe Alpine una volta appiedate.

Tra gli altri elementi importanti in una grande esercitazione c’è sempre da considerare la componente “3 dimensione”. E grazie all’impiego degli elicotteri CH47 e AW129 (Mangusta), alla “Mjölnir 19” è stato possibile.

Un AW129 Mangusta

“Abbiamo voluto dimostrare – sostiene il Generale Scalabrin – come una Brigata leggera come può essere una Brigata Alpina sia assolutamente flessibile. E possa combattere utilizzando un elicottero, un VTML come mezzo da trasporto. Oppure possa combattere utilizzando il BV, sfruttandolo anche come base di fuoco”.

Tutto questo è una sorta di “filo rosso” che la Taurinense sta seguendo in tutte le attività.

L’esercitazione “Mjölnir 19” ha validato il 9° Reggimento Alpini come unità che, nel 2020, sarà inserita nell’NRI (NATO Readiness Initiative) nel quale l’Italia offre un Comando Brigata della Pinerolo con due Reggimenti.

La Brigata Taurinense ha avuto, invece, il compito di seguire le attività di preparazione fino alla validazione del 9° Reggimento Alpini.

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