Roma. Il Generale di Corpo d’Armata, Salvatore Farina, 60 anni, è il nuovo capo di Stato Maggiore dell’Esercito. Farina è stato nominato, questa sera, dal Consiglio dei ministri su proposta del ministro della Difesa, Roberta Pinotti.

Il Generale Salvatore Farina con il capo dello Stato, Sergio Mattarella
Farina è nato a Gallipoli (Lecce). Molti gli incarichi ricoperti e molte le idee che ha messo in campo per la Forza Armata che oggi si stanno concretizzando. Stiamo parlando del progetto “Soldato Futuro”, di cui è stato uno dei artefici e che ridisegna la figura del soldato, inquadrato sempre più in sistema con il complesso delle unità operative.
A leggere il suo curriculum si può notare come il neo comandante in capo del nostro Esercito abbia aturato una vasta e poliedrica esperienza sia in Forza Armata che presso Comandi ed unità Interforze e multinazionali. Si è occupato, infatti, di Operazioni, di politica della Difesa, della pianificazione generale in ambito interforze e di Forze Armate estere. Oltre che nelle relazioni internazionali, consolidate grazie alla guida di numerosi Comandi ed organismi multinazionali e nel corso di Operazioni NATO ed UE alle quali ha partecipato.
Ha frequentato il 158° Corso dell’Accademia Militare di Modena e la Scuola di Applicazione di Torino. E’ laureato in Scienze strategiche presso la Scuola di Applicazione – Università di Torino, ha frequentato il 26 British Army staff College in Cambiago (Regno Unito). Ha anche lauree in Ingegneria elettrotecnica presso l’Università di Padova ed in Politica internazionale ed in Relazioni diplomatiche presso l’Università di Trieste. ha conseguito Master in Defence Resource Management presso l’Istituto della Difesa USA in Monterey (California) ed in Alta Formazione per Dirigenti Generali del Ministero Difesa presso la Link Campus di Roma.
È in possesso del brevetto di paracadutista e di istruttore militare di educazione fisica. Ha pubblicato numerosi articoli su varie riviste specializzate in tema di difesa in Italia (Rivista Militare, Informazioni della Difesa, Tecnologia e Difesa) e nel Regno Unito (British Army Review, Defence Review).
Ha frequentato il Corso Superiore di Stato Maggiore e il 1° Corso ISSMI di cui è stato capo corso, avviando il concetto interforze per gli ufficiali destinati ai vertici delle Forze Armate.
Nella sua carriera ha avuto notevoli ruoli di comando. Dal 1980 al 1989 è stato comandante di plotone e di compagnie nel 33° Battaglione di Guerra Elettronica e nella 7^ Compagnia del 4° Corpo d’Armata Alpino nella sede di Bassano del Grappa (Vicenza).
Tra il 1989 ed il 1990 ha prestato servizio presso il Comando NATO (FTASE) di Verona. Al termine frequenta il il 115° Corso Scuola di Guerra di Civitavecchia.
Nel 1994 ha prestato servizio presso il Comando Brigata “Ariete” a Pordenone. E per un anno (etra il 1995 ed il 1996) va a comandare il Battaglione Trasmissioni “Leonessa” a Civitavecchia. In questo periodo, nel pieno della guerra nei Balcani, Farina viene impiegato nell’Operazione Joint Endeavour IFOR a guida NATO.
-Dall’ottobre 1996 al settembre 1999 viene chiamato a comandare il Centro Operativo Interforze presso lo Stato Maggiore della Difesa ed in tale veste pianifica e dirige tutte le operazioni militari del periodo: Bosnia, Albania, Macedonia, Kosovo, Timor Est.
Dal 2000 al -2001 comanda il 1° Reggimento Trasmissioni di Milano. Ammoderna il reparto e si occupa del passaggio dell’unità alle dipendenze delle forze di Reazione Rapida della NATO.
Per tre anni (2001-2004) è a Roma come capo Ufficio Pianificazione Generale dello Stato Maggiore dell’Esercito e come responsabile di numerosi progetti tra cui quello della professionalizzazione e riorganizzazione dell’Esercito nell’ottica delle nuove missioni, della sospensione dell’obbligo della leva con il passaggio al professionale.
Ha anche n incarico come addetto militare a Londra.
Nel 2007 va a comandare la Brigata Trasmissioni nella sede di Anzio (Roma). E in questo ruolo avvia numerosi progetti relativi alla sicurezza delle trasmissioni, sviluppando capacità tecnologiche nello specifico campo. Il suo lavoro è particolarmente apprezzato sia dal il plauso sia dal CoTiE che dal COMFOTER.
Dall’ottobre 2008 al gennaio 2010 è di nuovo nella Capitale chiamato a ricoprire l’incarico di vice capo del III Reparto dello Stato Maggiore della Difesa come responsabile della Pianificazione Generale in ambito Interforze.
Nel luglio 2011 viene promosso capo del III Reparto – Politica Militare e Pianificazione – dello Stato Maggiore della Difesa. In questo periodo ha rivestito un ruolo fondamentale nel processo di revisione dello Strumento militare italiano.
Dal settembre 2013 al settembre 2014 viene nominato comandante dell’Operazione NATO Joint Enterprise in Kosovo. Dopo questo incarico diviene Capo Dipartimento Trasformazione Terrestre dell’Esercito.
Dal maggio 2015 al febbraio 2016 è stato il presidente del Comitato per l’Implementazione del Libro Bianco per la Difesa.
Prima di tornare nella Capitale come capo dello Stato Maggiore dell’Esercito, il Generale Farina viene chiamato, il 4 marzo 2016, a ricoprire l’incarico di Comandante del Joint Force Command di Brunssum (Olanda).
Al Generale Farina sono arrivati numerosi messaggi di auguri dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti, dal capo di Stato Maggiore uscente, Generale Danilo Errico e da altre autorità.
Al neo comandante in capo dell’Esercito le felicitazioni e gli auguri di buon lavoro della Direzione e della Redazione di Report Difesa.
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