Roma. In occasione del 158° anniversario della costituzione dell’Esercito Italiano, avvenuta nel 1861 con lo scioglimento degli Eserciti pre-unitari e con la trasformazione dell’Armata sarda, il ministro della Difesa Elisabetta Trenta ha rivolto un messaggio di auguri alla Forza Armata.

Il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta
“Nel 158° anniversario della costituzione della vostra prestigiosa Forza Armata – ha scritto il ministro- il mio pensiero va alla Bandiera dell’Esercito, simbolo di unità, onore e valore militare, ed a tutti i soldati di ogni grado, Arma e specialità, caduti per la difesa della Patria e per la salvaguardia delle sue Istituzioni”.
Gli eserciti pre-unitari, nel corso degli anni del Risorgimento, combatterono “per dare al nostro popolo un’identità nazionale dopo secoli di dominazione straniera, per affermare il diritto degli italiani ad avere un proprio Stato unitario, indipendente e sovrano e con esso, in quel lontano 1861, un proprio Esercito: l’Esercito Italiano”.

Bersaglieri in battaglia a Porta Pia il 20 settembre 1870
“L’Esercito, che aveva dato un notevole impulso alla maturazione dell’identità nazionale – ha aggiunto nel suo discorso – divenne così una delle prime Istituzioni ad aver l’onore di rappresentare l’Italia unita”.
Ed oggi, dopo 158 anni, ha proseguito la titolare della Difesa “possiamo affermare che l’Esercito rappresenta non solo una Forza Armata, bensì un patrimonio insostituibile dell’Italia, una risorsa sempre pronta e irrinunciabile al servizio dei cittadini”.
Di fronte alle nuove e sempre più complesse sfide nell’attuale scenario internazionale, le donne e gli uomini di questa Forza Armata, aggiunge ancora il ministro “con la loro capacità di proiettarsi oltre i confini nazionali e con il loro contributo sul territorio nazionale, sono un elemento primario del nostro Sistema Paese”.
“Gli attestati di stima, in Patria e all’estero – ha concluso la Trenta – l’apprezzamento per le attività che l’Esercito conduce nel contribuire a mantenere un elevato livello di sicurezza nelle nostre città, l’opera che ininterrottamente da circa tre anni svolge a favore delle popolazioni del Centro Italia colpite dal terremoto, nonché l’apprezzamento per le attività svolte dai militari italiani a favore della stabilizzazione e sviluppo di regioni martoriate da crisi e conflitti all’estero, sono la testimonianza preziosa del riconoscimento al valore della tradizione di fedeltà espressa nei secoli dall’Esercito”.

Militari dell’Esercito impegnati in occasione del terremoto nel Centro Italia
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