Esercito: in Bulgaria conclusa l’esercitazione NATO Strike Back del Multinational battle group

NOVO SELO (BULGARIA). Conclusa l’esercitazione “Strike Back 25”, finalizzata a verificare gli standard addestrativi raggiunti dal Multinational Battle Group e l’efficacia delle piattaforme da combattimento.

L’esercitazione a fuoco ha permesso al Battle Group di consolidare in ambiente realistico l’interoperabilità e la capacità di assolvere la missione in uno scenario di combattimento convenzionale ad alta intensità (warfighting), contribuendo alla deterrenza e difesa dell’Alleanza Atlantica.

Un carro armato Ariete impegnato nell’esercitazione in Bulgaria

Ha preso parte all’attività anche una sezione contraerei turca, schierata presso il poligono di Novo Selo, dotata di sistemi “Sungur”, che ha simulato l’ingaggio di velivoli nemici, operando congiuntamente ai colleghi italiani equipaggiati con sistemi “Stinger”, a protezione del Posto comando avanzato. L’esercitazione ha consentito anche il confronto e la condivisione delle procedure adottate dai contingenti per la neutralizzazione di aeromobili e droni ostili.

VBM Freccia e Lince in azione durante l’esercitazione Strike Back

All’attività hanno partecipato circa 400 militari provenienti da 8 Paesi, parte del Battle Group, supportati da 60 piattaforme da combattimento, sistemi di Comando, Controllo e Digitalizzazione, velivoli a pilotaggio remoto “Raven” e il sistema C2 “IMPERIO”.

Il Multinational Battle Group, attualmente schierato in Bulgaria sotto il comando del colonnello Salvatore Abbate, conferma l’impegno a rafforzare la postura di deterrenza e difesa lungo il fianco orientale della NATO.

Una fase dell’esercitazione Strike Back del Battle Group della Nato in Bulgaria

Le operazioni militari condotte dalle Forze Armate italiane, sia all’estero sia sul territorio nazionale, sono pianificate e coordinate dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI).

 

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