Chieti. Continua, da parte dell’Esercito, la bonifica degli ordigni inesplosi, pesante eredità della 2^ Guerra Mondiale. Un lavoro che coinvolge ancora molte zone del territorio nazionale e la provincia di Chieti è spesso in prima linea.
Il territorio teatino, infatti, durante il secondo conflitto era attraversato dalla “linea Gustav” tedesca che è stata teatro di innumerevoli bombardamenti delle forze alleate nell’avanzata per la liberazione del Mezzogiorno.
Ed oggi l’Esercito, con i suoi artificieri dell’11° Reggimento Genio Guastatori di Foggia, unità specialistica alle dipendenze della Brigata Meccanizzata “Pinerolo” di Bari, è competente sul territorio per la bonifica degli ordigni bellici inesplosi.

Un artificiere in azione
Nel 2018 gli interventi dei nuclei EOD (Explosive Ordnance Disposal – bonifica ordigni esplosivi) nella provincia di Chieti sono stati 51 e già 13 dall’inizio del 2019.
La Forza Armata è intervenuta, nei giorni scorsi, in Contrada Polercia nel comune di Vasto, ove era stato rinvenuta una bomba da mortaio di nazionalità inglese.
Gli artificieri hanno anche rimosso e fatto brillare due granate di artiglieria calibro 94 mm ad alto esplosivo rinvenute nel comune di Giuliano Teatino.
Le operazioni, disposte su autorizzazione del Comando Forze Operative Sud di Napoli, sono state coordinate dalla Prefettura di Chieti e si sono concluse senza disagi per la popolazione.
Per le capacità tecniche del proprio personale e dei mezzi che ha in dotazione, l’Esercito è particolarmente attivo nel fornire il proprio contributo per gli interventi di pubblica utilità.
In particolare gli uomini del Genio grazie all’esperienza maturata nei teatri operativi ed alla loro spiccata connotazione “dual – use” operano a favore della comunità sia in caso di pubbliche calamità, sia con la bonifica dei residuati bellici ancora ampiamente presenti sul territorio nazionale.
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