Esercito: Innovazione, metodo, ricerca e visione strategica per la creazione di una capacità di combattimento in ambiente artico. Le attività del Campo Alta Quota 2024

CORTINA D’AMPEZZO (BELLUNO). Il “Campo Alta Quota 2024” riparte dal Veneto: a Expo-Dolomiti del Lagazuoi la presentazione dei risultati scientifici dell’edizione 2023 condotto dalle Università, mentre a Cortina l’evento divulgativo patrocinato da Fondazione Cortina, alla presenza del Sottosegretario di Stato alla Difesa Isabella Rauti e del capo di Stato Maggiore dell’Esercito ,Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello.

Il sottosegretario alla Difesa, Isabella Rauti con il capo di SME, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello

Il Laboratorio Alta Quota è stato l’elemento di unione tra i ghiacciai del Monte Bianco e la cornice dolomitica Ampezzana del Lagazuoi.

Soldati in attività di progressione su un ghiacciaio

Iniziata con la mostra “Lettere dal K2” presso EXPO Dolomiti, la successiva discussione scientifica ha reso nuovamente Cortina un acceleratore geografico e cluster di interessi politici, scientifici e imprenditoriali.

L’intervento del Generale di Brigata Alessio Cavicchioli, Comandante del Centro Addestramento Alpino

Invitato a Cortina da Angelo Mellone, il Generale di Brigata Alessio Cavicchioli, Comandante del Centro Addestramento Alpino, ha messo in luce l’importanza delle sinergie e del ruolo del Centro stesso come elemento propulsivo e di integrazione delle componenti tecnico/addestrative dell’Esercito con il mondo accademico e imprenditoriale nel campo della ricerca e sviluppo.

Poste le basi per una definizione “metodologica” tra esigenze militari (Alta Quota- Artico), di ricerca universitaria (fisiologia,  neuroscienze cognitive,  ambientale) e mondo dell’industria (sviluppo, sperimentazione di nuovi materiali) il Comandante delle Truppe Alpine, Generale di Divisione Michele Risi ha sottolineato il ruolo degli Alpini nella sperimentazione di materiali, mezzi e tecniche per l’impiego in ambiente artico.

INSERZIONE PUBBLICITARIA

A conclusione del dibattito, Mellone ha invitato il Generale Masiello ad un inquadramento geostrategico sul posizionamento della Forza Armata rispetto all’innovazione e alla questione artica.

Il capo di SME ha sottolineato che “i conflitti hanno sempre stimolato l’innovazione, ma i cambiamenti odierni sono insolitamente rapidi e hanno un effetto dirompente e pongono una nuova enfasi sulla creazione di forze guidate dalla tecnologia. Assistiamo già, e lo sarà ancor di più nel prossimo futuro, a confronti dominati da sistemi di armi sempre più autonomi e potenti algoritmi”.

L’avvicinamento a un bivacco

“Prepararsi per il futuro – ha proseguito il Generale Masiello – significa anche essere pronti a intervenire in ogni ambiente. La regione artica sarà al centro di una importante competizione strategica nei prossimi anni, prefigurando nuove sfide geopolitiche e opportunità economiche”.

L’Esercito ha lanciato un programma per la realizzazione di una capacità di combattimento in ambiente artico e sub-artico, sfruttando, come apripista per lo sviluppo delle tattiche, leadership, sistemi e equipaggiamenti necessari, l’esperienza delle Truppe Alpine di combattimento in ambiente montano.

“Come tutte le sfide complesse – ha concluso il Capo di SME  – quella dell’Artico e sub-Artico non può prescindere da un approccio sistemico e integrato tra le componenti del sistema Paese e da un’evoluzione continua, non fermandosi mai.”.

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