Esercito Italiano: Iraq, concluso il 1° corso di Controllo della Folla

ERBIL. È giunto al termine il primo corso di “Controllo della folla”, condotto da istruttori dell’Esercito Italiano.

L’attività si è conclusa a Erbil, presso la sede del Comando Generale degli Zeravani, dopo due settimane di intensa attività addestrativa.

Personale qualificato del 3° R​eggimento Alpini ha condotto l’attività Crowd Control 1.

Una foto di gruppo

Sessanta militari e tre ufficiali (due comandanti di plotone e un comandante di compagnia) i partecipanti delle Forze di Sicurezza della Regione Autonoma del Kurdistan Iracheno (Kurdish Regional Security Forces/ KRSF).

Il corso, il cui obiettivo è quello di fornire specifiche tecniche a livello individuale e di plotone (unità di trenta militari), si è concluso con lo svolgimento di un’esercitazione complessa, con la finalità di verificare l’adozione delle corrette tecniche di movimento delle unità addestrate in relazione alla diversità delle minacce contrapposte.

Concluso il 1° corso di Controllo della Folla

La cerimonia di consegna degli attestati ai frequentatori si è svolta alla presenza del Vicecomandante delle Forze di Sicurezza Zeravani, il Generale di Divisione Saaed Hazhar, del Comandante dell’ITA NCC Land, Colonnello Stefano Salvadori e dell’Addetto militare per la Difesa presso l’Ambasciata d’Italia in Iraq, Colonnello Luigi Sambin.

Nel discorso di fine corso, i vertici militari intervenuti, il Generale Hazhar e il Colonnello Salvadori hanno evidenziato la soddisfazione per il conseguimento degli obiettivi attraverso il lavoro del team degli istruttori e l’impegno profuso dai frequentatori.

Un momento della cerimonia

Il Generale Hazhar, intervenuto a nome del Comandante delle Forze di Sicurezza Zeravani, ha sottolineato la consolidata cooperazione esistente tra il personale dei due Paesi.

Durante la cerimonia, è stato osservato un minuto di silenzio in memoria degli Zeravani caduti in tutti i combattimenti e è stato proiettato un filmato sullo svolgimento del corso con la scritta, in curdo e italiano, “Insieme siamo più forti”.

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