L’Aquila. È stata inaugurata in questi giorni, presso la caserma “Pasquali” dell’Aquila, la skill-house “Emanuele Amoruso”, la nuova struttura addestrativa del 9° reggimento Alpini. Il Comandante, Colonnello Gianmarco Laurencig ha accolto il Generale Nicola Piasente, comandante della Brigata “Taurinense”, il Prefetto dell’Aquila, Cinzia Torraco, l’Assessore comunale e i familiari del Maresciallo Amoruso per la breve cerimonia di inaugurazione, a cui è seguita una dimostrazione tattica delle potenzialità del nuovo impianto.
La “skill house” è una struttura di circa 230 mq che riproduce un’abitazione/edificio con i vari ambienti, che consentirà di migliorare l’addestramento dei militari al combattimento urbano, secondo le varie esigenze di volta in volta individuate.
Modulabile in quasi 400 diverse combinazioni, sarà fondamentale per sviluppare nei comandanti di squadra/plotone e nei singoli militari le capacità di reazione di fronte a minacce in ambiente chiuso, stimolando la coesione e l’efficienza delle unità.
Con la realizzazione della skill-house, le capacità della Brigata “Taurinense” e dei suoi Reggimenti di addestrare il proprio personale si ampliano ulteriormente. L’esercizio all’irruzione in un’abitazione – modulare e con difficoltà incrementabili – si affianca alle possibilità offerte dal “villaggio”, in scala 1:1, realizzato nell’area militare di Baudenasca (Torino) e dalla “striscia addestrativa” counter IED a Salmour (Cuneo), necessari per accrescere le capacità di combattimento in aree urbanizzate (urban warfare).
La presenza di poligoni in galleria e di tipo ISOPOL (realizzati tramite specifici moduli prefabbricati e con controllo remoto dei bersagli) in molte delle caserme della Brigata, completa le attività di tiro con armi individuali e di reparto svolte nei poligoni permanenti come Tavernette (TO) o occasionali, come quelli presenti in Piemonte sulle Alpi Cozie e Marittime e nell’Appennino abruzzese.
È in queste aree – che presentano ogni caratteristica tipica dell’ambiente montano – che gli uomini e le donne della Brigata possono addestrarsi al cosiddetto “mountain warfare”, ossia la capacità di muovere, operare e combattere in ambienti e situazioni climatiche estreme come quelle alpine.
Ulteriori strumenti, che rendono la Brigata e i suoi reggimenti costantemente pronti e addestrati, sono ad esempio le torri di arrampicata artificiale e le torri “fast rope”, così come le piste per la guida fuori strada dei mezzi tattici presenti nel cuneese a Salmour e, grazie ad un accordo con la ditta esterna, a Cervasca.
Se l’addestramento di ogni militare non può prescindere dall’applicazione pratica delle procedure tecnico-tattiche, grande importanza hanno assunto negli ultimi anni i sistemi di simulazione. Le unità della Brigata impiegano costantemente il sistema FATS – SAT (FireArms Training System – Small Arms Trainer), un sistema virtuale interattivo di simulazione del tiro con armi individuali e di reparto, e il sistema di duello “Miles” che, tramite l’utilizzo di specifici sensori da parte di ogni militare, consente un efficace addestramento a partiti contrapposti. I sistemi di simulazione sono utilizzati anche a livello squadra/plotone, attraverso il sistema VBS (Virtual Battle Space), che riproduce in modo estremamente realistico situazioni tattiche di operazioni e combattimento.
Con la realizzazione della skill-house del 9° Reggimento Alpini, la Brigata “Taurinense” aggiunge un ulteriore tassello alla propria capacità di provvedere in modo autonomo all’addestramento dei propri militari, riducendo conseguentemente i costi e le problematiche logistiche.
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