Di Benedetta La Corte
MODENA. É iniziato il conto alla rovescia: cento giorni (da oggi 99) al termine dei quali gli Allievi Ufficiali dell’Accademia di Modena otterranno i gradi di Sottotenente dell’Esercito e dell’Arma dei Carabinieri.
La tradizionale Cerimonia del Mak- P 100, prende il nome dalla frase in dialetto piemontese “mach pì cent!” pronunciata dagli Allievi, da oltre 150 anni, che vuol dire appunto “Ne mancano cento”.

Celebrazione del “Mak- P 100”
La Mak- P 100 si è svolta, ieri, al Parco Novi di Modena, città sede dell’’Accademia Militare, nata da quello che rappresenta il primo Istituto Militare al mondo fondato da Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours nel 1678.
Un tempo, Parco Novi era un ippodromo ed anche sede d’esercitazione dell’Esercito ducale (di Modena e Reggio), attivo a partire dalla caduta di Napoleone (1814) fino al 1863, a Cartigliano nel Veneto dove viene dichiarato lo scioglimento della Reale Ducale Brigata Estense.
Il Ducato di Modena e Reggio, chiamato anche Reali Truppe, fu poi annesso al Regno d’Italia.
Alla cerimonia militare presenti le alte cariche dello Stato, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, il capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Luciano Portolano e il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello, e numerose autorità locali, militari, civili e religiose.

Il Presidente della Repubblica incontra gli Allievi Ufficiali
Nel corso della giornata si è assistito al “Passaggio della Stecca”, principale evento che avviene nelle Accademie militari e che racchiude una tradizione storica che dal 1840 si tramanda tra generazioni di militari.
La stecca di legno, oggi più grande rispetto ad un tempo, viene ceduta dagli allievi più anziani a quelli più giovani ed è anche per questo motivo simbolo del patrimonio etico e valoriale , che racchiude gioie e fatiche ma anche la conquista ottenuta dopo due anni di esercitazioni e studi nella prestigiosa Accademia Militare.

Il passaggio della “Stecca accademica” tra gli Allievi del 205° e del 206° Corso
Il ministro della Difesa, Crosetto ha fatto il suo augurio agli Allievi e alle Allieve dell’Accademia dicendo che “quello di oggi è un momento che porterete con voi per tutta la vita. Segna l’avvicinarsi di un passaggio decisivo per l’intera vostra vita, professionale e umana: da Allievo a Ufficiale, da chi apprende a chi comanda.

L”intervento del ministro della Difesa, Guido Crosetto
La presenza, qui oggi, con noi e con voi, del Presidente della Repubblica, che ringrazio ancora una volta per la sua vicinanza, onora questa giornata e ne sottolinea il profondo significato istituzionale”.
Ha poi parlato di comando che non significa esercitare il potere, piuttosto indicare la strada soprattutto in un momento di trasformazione, anche tecnologica, come quella che stiamo vivendo.
Con parole incoraggianti verso i giovani il ministro Crosetto ha concluso dicendo: “A voi affidiamo la difesa della Nazione, il nostro futuro. Siate all’altezza della fiducia che l’Italia ripone in voi!”
Il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Masiello ha invece sottolineato la grande responsabilità del Comando.
“Non si comanda con il grado – ha detto – ma con l’autorevolezza della professionalità, dell’integrità e dell’esempio, con il coraggio di decidere, la capacità di eseguire, di rialzarsi e di vedere opportunità e vantaggi dove altri vedono criticità”.

Il discorso del capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale Corpo d’Armata Carmine Masiello
Inoltre “Il futuro dell’Esercito sarà nelle vostre mani e con essa la responsabilità di farlo evolvere alla velocità della società”, ha infine sostenuto il Generale.
Anche quest’anno gli Allievi prossimi alla promozione a Sottotenente hanno deciso di promuovere un’attività benefica a favore dell’Unità di Dermatologia dell’Università di Modena e Reggio Emilia, contribuendo al progetto della professoressa Francesca Farnetani, per la diagnosi precoce dei melanomi cutanei che, attraverso un protocollo diagnostico avanzato e grazie a tecniche di sequenziamento per il rilevamento di biomarcatori associati, permette di caratterizzare lesioni dubbie nel sospetto di melanoma.
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