ESERCITO: LA VERTICALITA’ DELLE TRUPPE ALPINE DI SCENA SULLE DOLOMITI. PRESENTE IL MINISTRO DELLA DIFESA GUERINI

Corvara in Badia (Bolzano). L’esercitazione “Vallon 2020”, conclusasi oggi a Corvara in Badia (Bolzano) è stato il coronamento dei corsi di addestramento alpinistico, di quelli avanzati, della formazione delle squadre di soccorso e del corso qualificativo alpinistico.

Un momento dell’esercitazione Vallon 2020

Sono stati impegnati oltre 200 allievi provenienti dalle varie regioni d’Italia ed appartenenti al Centro Addestramento Alpino, alle Brigate Alpine Julia e Taurinense ed al Reparto Comando e Supporti Tattici “Tridentina”.

Nei giorni scorsi si sono tenuti anche intensi addestramenti con l’utilizzo degli elicotteri.

Gli Alpini, dunque, hanno dato prova delle loro capacità alla presenza del ministro della Difesa Lorenzo Guerini e del capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo D’Armata Salvatore Farina.

Il capo di SME, Generale Farina saluta due allievi alla fine dell’esercitazione

La “Vallon 2020” è stata un’esercitazione alpinistica condotta dalle Truppe Alpine dell’Esercito sulle Dolomiti dove si è avuto modo di verificare il livello di tecnico alpinistico raggiunto dalle penne nere nella capacità di operare in ambiente montano estivo.

La preparazione e lo svolgimento dell’esercitazione hanno consentito agli istruttori delle Truppe Alpine di verificare il livello di preparazione raggiunto dagli allievi dei corsi, di confrontare le diverse esperienze e di sperimentare tecniche ed equipaggiamenti in continua evoluzione.

“Su queste cime delle Dolomiti, palcoscenico di aspri combattimenti durante la “Grande Guerra”, giovani soldati d’allora sono stati protagonisti di pagine epiche di storia militare donando la loro vita per la difesa della Patria.

“Se un tempo queste montagne erano solo dei confini e motivo di divisione, oggi, invece, rappresentano il simbolo dell’integrazione europea, il sogno dei nostri padri all’indomani del tragico conflitto della II Guerra Mondiale” ha detto il ministro della Difesa Guerini.

“La loro straordinaria dimostrazione di sacrificio e rettitudine – ha proseguito il ministro – sia di esempio per tutti e in particolare per i giovani militari che hanno deciso di servire la Patria”.

E oggi, 11 settembre, è stata anche l’occasione per quanto avvenuto a New York nel 2001. “Oggi ricordiamo le vittime dell’11 settembre del 2001 – ha evidenziato Guerini – un vile e tragico attentato in America che ha cambiato il mondo. L’Italia, insieme agli Alleati, non ha mai smesso di essere in prima linea nella lotta al terrorismo. Gli oltre 14 mila militari italiani, di cui oltre 7 mila  impiegati in 37 Teatri operativi all’estero e altri circa 7 mila nell’operazione “Strade Sicure” su territorio nazionale, hanno la grande responsabilità di scrivere la nostra di storia da lasciare alle prossime generazioni e la loro professionalità è riconosciuta da tutti i partner internazionali”.

Guerini poi, al “Villaggio alpino Tempesti”, ha consegnato la Croce d’Argento al merito dell’Esercito al Generale di Brigata Matteo Giacomo Spreafico per la sua azione di comando nella Missione di addestramento dell’Unione Europea in Somalia, area molto complessa con elevate minacce, e la Croce di Bronzo al merito dell’Esercito al Caporal Maggiore Scelto Matteo Toia per essere riuscito, sebbene ferito al collo, a contribuire all’arresto dell’aggressore durante un’attività nel corso dell’operazione “Strade Sicure”, a Milano.

Il Generale Farina ribadendo quanto le Truppe Alpine siano ideali per rispondere alle sfide che il contesto internazionale di oggi richiede, ha espresso, a conclusione dell’attività tattica, parole di orgoglio per la professionalità vista durante l’esercitazione condividendo con le autorità presenti alcune considerazioni sull’importanza di avere sempre unità efficienti, addestrate, flessibili specializzate e pronte, consolidate da aspetti valoriali temprati dalle gloriose tradizioni degli alpini.

“Entusiasmo, coesione e continuità sono elementi cardini delle Truppe Alpine e di tutta la Forza Armata- ha aggiunto il capo di SME -. L’Esercito, sempre di più e insieme alle altre Forze Armate e ai Corpi dello Stato opera per la difesa e la sicurezza del Paese”.

Infatti, nel solco di una consolidata collaborazione in campo alpinistico, all’esercitazione hanno preso parte cordate di altre Forze Armate e Corpi Armati dello Stato che possiedono elevate professionalità in questo ambito.

In particolare quest’anno hanno partecipato l’Aeronautica Militare, l’Arma dei Carabinieri con 4 cordate, la Guardia di Finanza con 3 cordate e la Polizia di Stato con una cordata del Centro Addestramento Alpino di Moena a cui si è aggiunta anche una squadra del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico dell’Alta Badia.

A latere dell’attività alpinistica, il Comandante delle Truppe alpine, Generale di Corpo D’Armata Claudio Berto, ha presentato al ministro delle Difesa le difficoltà tecniche dell’esercitazione ed ha ricordato le tradizioni alpine dell’Esercito.

“ Se è vero che quei ‘ragazzi’ 148 anni fa erano figli della montagna – ha detto – perché reale espressione di quelle comunità, oggi gli alpini che si sono cimentati negli odierni impegnativi esercizi appartengono alla montagna ed ad essa si rivolgono anche nella dimensione internazionale confermandosi esempio di dedizione ed affidabilità a disposizione del Paese perché per gli alpini non esiste l’impossibile”.

Il movimento verticale – “la verticalità” – è la base costitutiva delle Truppe Alpine che da sempre operano in montagna, non solo sul territorio nazionale.

La frequentazione di un ambiente severo come quello degli scenari dolomitici dell’Alta Badia dove la “Vallon” ha avuto luogo, consente di perfezionare la preparazione tecnica, fisica e morale dei professionisti che giornalmente sono chiamati ad operare all’estero, nei vari Teatri operativi.

Inoltre, l’esercitazione ha dato dimostrazione delle capacità di sviluppare in modo efficace ed al passo con i tempi quanto già posto in essere più di 148 anni fa da uomini di montagna chiamati a difendere le loro valli e che ora fa degli alpini i difensori del Paese nei luoghi dove più conta il cuore, la volontà e la fermezza nel vivere immersi nelle avversità naturali.

L’impiego in quota pone “gli Alpini” come parte integrante del sistema sicurezza in montagna che ha nel servizio meteomont, nel soccorso piste e soprattutto nelle Squadre Soccorso Alpino Militare (SSAM) un valido elemento di riferimento per il sistema protezione civile al quale molto spesso i reggimenti alpini hanno contribuito nelle recenti emergenze e con il quale oggi si sono confrontati con il Soccorso Alpino badiese e si confronteranno nelle prossime esercitazioni Altius III ad Avigliana (Torino) il 18 settembre e Vardirex in Abruzzo a partire dal 22 settembre.

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