Torino. La Virtual Humint e la nuova frontiera dell’Intelligence è stato il tema di una conferenza, svoltasi in modalità on line, del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito.

Un momento della conferenza sulla Virtual Humint
Il relatore è stato Antonio Teti, responsabile del Settore Sistemi Informativi e Innovazione Tecnologica dell’ Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara, docente di Cyber Intelligence alla Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia di Roma e di Cyber Espionage e Cyber Counterintelligence all’Università LUISS “Guido Carli” di Roma, nonché consulente informatico della Guardia di Finanza e consulente tecnico di ufficio di diverse Procure italiane.
Il Generale di Divisione Salvatore Cuoci, Comandante dell’Istituto di Formazione, ha sottolineato come l’avvento dei social media abbia modificato il Web, rendendolo uno spazio aperto e condiviso, capace di produrre e consumare costantemente informazioni.

L’intervento del Generale di Divisione Salvatore Cuoci
Il Prof. Teti, nell’affermare che la raccolta e l’analisi di notizie e dati rappresenta da sempre il core delle attività di intelligence, ha sottolineato come la Human Intelligence (HUMINT), basata sull’interazione personale, rappresenti, tuttora, quella maggiormente in grado di produrre
una conoscenza dettagliata ed attendibile.
Tuttavia, la neo introdotta Virtual HUMINT si rivela come una potente ed efficace, nonché meno
rischiosa, tecnica per l’assimilazione di informazioni personali, in virtù dell’azzeramento delle barriere temporali e geografiche assicurato dalla rete, che consentono l’annullamento del contatto fisico e la garanzia dell’anonimato.
L’intervento si colloca nell’ambito degli “Incontri Culturali a Palazzo Arsenale”, progetto educativo rivolto principalmente agli ufficiali frequentatori e rappresenta un tradizionale strumento formativo della Scuola di Applicazione dell’Esercito.
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