Esercito, Operazione “Strade Sicure”: gli Alpini del 7° Reggimento della Brigata Julia nella piazza di Milano. Storie di militari che operano ogni giorno per la sicurezza

Milano. Il 4 agosto 2008 con la legge numero 125 del 24 luglio dello stesso anno fu decisa l’operazione “Strade Sicure”.

Ogni giorno uomini e le donne dell’Esercito sono in strada congiuntamente con le Forze di Polizia per il controllo e il presidio del territorio e delle principali aree metropolitane. Oltre a sorvegliare i punti sensibili per contrastare la criminalità e prevenire possibili attacchi terroristici.

Si è partiti con una forza di più di 3 mila unità, per arrivare nel corso degli anni agli attuali oltre 7 mila impegnati sull’intero territorio nazionale.

Tutto il personale è messo a disposizione dei Prefetti che ne hanno fatto richiesta.

E, e facendo un po’ le somme di quanto avvenuto sinora, il loro impiego a supporto delle Forze dell’Ordine ha contribuito in modo significativo all’innalzamento del livello di sicurezza, percepito dalla popolazione locale.

L’Operazione “Strade Sicure” ha conseguito importanti risultati. In 11 anni sono stati effettuati oltre 16 mila arresti, sequestrate oltre 2,3 tonnellate di sostanze stupefacenti e controllati più di 3 milioni di veicoli.

Alpini del 7° Reggimento Alpini nelle strade di Milano, di supporto alla Polizia di Stato

A Milano, Brescia, Bergamo, Como, Varese, Bolzano e Brennero operano i militari che fanno parte del Raggruppamento “Lombardia Trentino Alto-Adige”.

Alpini di pattuglia sul lago di Como

Silvia Scafi, 24 anni a dicembre, torinese, ha terminato l’iter formativo per gli ufficiali, frequentando l’Accademia Militare e la Scuola di Applicazione di Torino, lo scorso anno, e attualmente riveste il grado di Tenente.

Il suo delicato compito è comandare personale impiegato nella piazza di Milano, nell’ambito del Raggruppamento, su base 7° Reggimento Alpini, dipendente dalla Brigata Alpina “Julia”, al comando del Generale di Brigata Alberto Vezzoli.

“Sono alla prima esperienza in un’operazione sul territorio nazionale – spiega la ufficiale effettiva al Reparto Logistico della Brigata “Julia” di stanza a Merano (Bolzano) -. Ho alle mie dipendenze più di 100 tra uomini e donne, che contribuiscono quotidianamente alla sicurezza di alcune zone del capoluogo lombardo. Fin da subito ho avuto ben chiari i valori che un Soldato deve incarnare: forza di volontà, spirito di servizio, professionalità in un servizio che ci vede quotidianamente impegnati accanto alla popolazione”.

“La divisa – prosegue Silvia – mi è sempre piaciuta, e fin da piccola desideravo diventare un ufficiale dell’Esercito. Ora sono qui con un incarico di responsabilità, determinata più che mai a fare bene il mio lavoro per contribuire a raggiungere l’obiettivo finale”.

La popolazione di Milano ma anche delle altre piazze dove operano i militari del Raggruppamento, risponde generalmente in maniera molto positiva alla loro presenza.

Vigilanza fissa al Castello Sforzesco di Milano

Una presenza che, inizialmente, doveva essere temporanea ma che ora, dopo 11 anni, è diventata una consuetudine.

“Si pensi che a volte, la gente lascia pagato il caffè ed il cornetto – racconta il 1° Caporal Maggiore Francesco Todisco, 29 anni, napoletano (alle dipendenze del Tenente Scafi) -. Ovviamente tutto ciò ci fa molto piacere, ci rende proprio felici, sono piccoli gesti che valgono più di mille parole ed elogi, denotano che siamo apprezzati dai cittadini, e quando siamo fuori servizio rendiamo il dovuto omaggio”.

“Essere impiegati in una piazza come quella di Milano, ben diversa dalla calma Merano – aggiunge il graduato – mi sta mettendo di fronte a nuove sfide e mi sta stimolando a dare sempre il meglio di me. Ad esempio mi è capitato di collaborare con la Polizia e le Forze dell’Ordine per calmare un cittadino che si era lanciato sulle rotaie della metropolitana e poi si è rivelato essere uno spacciatore. In un’altra occasione ho prestato soccorso ad un cittadino, a seguito di una aggressione”.

Francesco, padre di un bimbo di 3 anni e con una bimba in arrivo, coniuga quello che ha definito il sogno di diventare militare con la vita familiare.

“Non è sempre facile – spiega Todisco – ma il mio obiettivo è quello di migliorarmi sempre e un domani magari riuscire a diventare prima sottufficiale e poi chissà, ufficiale. Ed essere di esempio oltre che alle giovani leve anche ai miei figli”.

In coppia con lui lavora l’alpino Domiziana De Rosa, originaria di Salerno. E’ arrivata a Merano a giugno dell’anno scorso.

“Sto perseguendo i miei obiettivi – ci dice con tono fermo e deciso Domiziana. 21 anni -. Sto servendo la Patria! Il potermi rendere utile alla cittadinanza mi rende fiera. Se dovessi scegliere due episodi che mi porterò dentro una volta rientrata a Merano e che racchiude questi miei giorni di Operazione, sicuramente vi parlerei del barista che ci ha fermati per dirci grazie, a nome di tutti, per quello che fate. E poi della sera in cui abbiamo rinvenuto un sacchetto contenente sostanze stupefacenti. Sono consapevole che sono solo all’inizio dell’Operazione, nonché della mia vita militare, ma altrettanto sicura che gli stimoli e le soddisfazioni che sto ottenendo mi permetteranno di raggiungere i miei obiettivi e di diventare un ottimo militare”.

Sette sono i “complessi” che compongono il Raggruppamento. Circa 300 sono i militari del 7° Reggimento Alpini che ha la sua sede nella storica caserma Salsa-D’Angelo, nel cuore di Belluno.

Militari di altri reparti della Brigata Alpina “Julia” (di cui il 7° Reggimento fa parte) quali appunto il Reggimento logistico “Julia” di Merano, il 5° Reggimento Alpini di Vipiteno (Bolzano), il Reparto Comando e Supporti Tattici della “Julia” di stanza a Udine ed altri componenti esterni alla Brigata ne completano l’organico.

Luigi Guido è nato a Lecce 38 anni fa e si è arruolato nell’Esercito nel 2005. E’ giunto al 7° Reggimento Alpini pochi mesi fa, a febbraio scorso.

Attualmente veste il grado di Caporal Maggiore Capo ed ha alle spalle 3 missioni all’estero (Balcani e Afghanistan) e 6 operazioni sul territorio nazionale.

“Nonostante le diverse esperienze fatte in questi anni, per me quando sono impiegato in operazione è come se fosse la prima volta, intendo che l’entusiasmo e l’impegno che ci metto, e tale atteggiamento che mi mantiene sempre concentrato e vigile su quello che faccio – racconta -. Nel nostro lavoro è fondamentale”.

“Prima di arruolarmi – aggiunge Luigi – ho sempre sognato di fare l’ufficiale, il percorso della vita però mi ha riservato un’altra strada, con incarichi e responsabilità diverse, ma ugualmente intenso ed emozionante. Sono infatti estremamente soddisfatto dello stile di vita che ho scelto anche se richiede grandi sacrifici, soprattutto quando si ha famiglia e figli. Nella fattispecie qui a Milano mi trovo ad operare in mezzo alla gente, di giorno e di notte, personalmente ho notato notevole apprezzamento nei nostri confronti. Poi le penne nere hanno un fascino particolare”.

A livello statistico, sulle piazze del Raggruppamento, nell’ultimo anno sono state più di 4 mila le persone identificate, 250 le persone denunciate, delle quali più di 120 arrestate.

Sono stati sequestrati oltre 2 chili e mezzo di droga. Circa 200 veicoli sono stati controllati, di cui una decina sequestrati.

Per gli uomini del 7° Reggimento si tratta della seconda operazione in terra lombarda.

Già nel 2018 erano presenti nell’area di Milano forti dell’esperienza maturata a Roma (2009, 2015 e 2018), Caserta (2011 e 2012) e Val di Susa (2014 e 2017).

Comprensibile soddisfazione è stata espressa dal comandante del Raggruppamento (già Comandante del 7° Alpini) Colonnello Stefano Fregona: “Sono molto fiero dei miei uomini e donne, la loro professionalità è garanzia di sicurezza. Risultati come quelli che stiamo conseguendo sono il frutto dell’intenso addestramento svolto nei mesi di preparazione”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA.

 

 

Autore