Esercito, operazione “Strade Sicure”, il sottosegretario alla Difesa Tofalo: “Siamo pronti a venire incontro alle esigenze del personale”

Roma. “Il trattamento economico spettante al personale militare impegnato nell’operazione Strade Sicure, nell’ambito delle risorse allo scopo stanziate nella legge di bilancio, viene annualmente disciplinato attraverso un decreto del Ministro dell’Economia, ovviamente di concerto con quelli della Difesa e dell’Interno”. Lo ha detto, oggi, alla Camera il sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo rispondendo a una interpellanza urgente.

Il sottosegretario alla Difesa, Angelo Tofalo

“Nello specifico – ha precisato Tofalo – il decreto prevede la corresponsione dell’importo di 13 euro per ogni giorno di effettivo impiego in servizi svolti nella ordinaria sede di servizio e di 26 euro per ogni giorno di effettivo impiego in servizi svolti al di fuori della normale sede di servizio, secondo il principio dell’equiordinazione del trattamento economico accessorio a favore del personale della Difesa impiegato in servizio di vigilanza a siti e obiettivi sensibili con quello attribuito al personale della polizia di Stato, impiegato nella medesima operazione. Vi è, poi, il riconoscimento, di un limite medio mensile di 14,5 ore di compenso per lavoro straordinario per l’attività lavorativa effettivamente resa”.

Un militare impiegato nell’operazione Strade sicure

Tofalo ha evidenziato che “la Difesa, al fine di valorizzare l’impegno dei militari delle Forze armate nell’ambito dell’operazione Strade Sicure anche sotto il profilo remunerativo, stante la necessità di rispettare il principio di equiordinazione retributiva, in occasione della legge di bilancio 2019 ha posto in essere tutte le possibili opzioni per venire incontro alle esigenze del proprio personale, attraverso specifiche proposte emendative, finalizzate ad innalzare il tetto massimo del compenso per lavoro straordinario mensile pagabile da 14,5 a 38 ore pro capite. Tali proposte, tuttavia, come abbiamo visto tutti, non hanno avuto seguito, a causa dell’indisponibilità delle necessarie risorse economiche”.

Pertanto, con riferimento alle iniziative da adottare per risolvere le criticità emerse e garantire al personale impiegato nell’operazione “i doverosi trattamenti economici erogati nei tempi corretti” Tofalo ha spiegato che “sono in corso approfondimenti volti a mitigare l’accumulo di ore eccedenti il normale orario di lavoro”.

E con particolare riferimento alla turnazione di impiego dei reparti e delle unità, il volume di forza impiegata per l’operazione ha reso necessaria, ha detto, ai parlamentari, il sottosegretario “l’adozione di criteri di turnazione semestrale che tenessero in considerazione le esigenze di equa ripartizione dello sforzo tra tutte le unità operative dell’Esercito, al fine di soddisfare le continue esigenze di impiego nei molteplici teatri operativi esteri e sul territorio nazionale”.

Per quanto attiene all’impiego della Brigata Sassari, Tofalo ha spiegato che “al termine dell’attuale impegno per Strade Sicure, è previsto un periodo di recupero, nell’ordine di sei mesi, a premessa della fase di approntamento per il successivo Teatro operativo”.

Un militare della Brigata Sassari

“In relazione alle tempistiche di pagamento dei compensi spettanti al personale – ha aggiunto – il Centro nazionale amministrativo Esercito ha reso noto che, a partire dall’esercizio finanziario in corso, il pagamento viene disposto entro i due mesi successivi all’inserimento delle variazioni stipendiali, da parte degli enti d’impiego, nella piattaforma Unificato Web gestita dalla banca dati unica stipendiali”.
Infine Tofalo con delega del Ministro su ‘Strade Sicure’, ha sottolineato di svolgere puntualmente “briefing che coinvolgono i vertici militari, in particolare con il capo di stato maggiore dell’Esercito, Generale Salvatore Farina” e incontrare il personale militare nei punti dove vengono svolte le attività di servizio.

Al termine dell’intervento il sottosegretario Tofalo ha preannunciato che incontrerà il suo corrispettivo al Ministero dell’Interno per discutere su come modificare “l’impiego di uomini e donne dell’Esercito nella operazione nei siti fissi e provare a renderli mobili e, quindi, rendere meno gravose, proprio fisicamente, quelle che sono le attività”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Autore