Napoli. La sicurezza nazionale garantita dai militari dell’Esercito impiegati nell’Operazione nazionale “Strade Sicure”.

Militari dell’Esercito a Piazza del Plebiscito a Napoli
Nata nel 2008 con il quarto Governo Berlusconi, con Roberto Maroni al Ministero dell’Interno e Ignazio La Russa alla Difesa, è un’attività che vede la Forza Armata operare a sostegno e supporto alle Forze di Polizia per il contrasto all’illegalità e alla criminalità.
L’Operazione è stata prorogata varie volte. Ad oggi in tutta Italia, operano oltre 7 mila militari.
LA REALTA’ NAPOLETANA
Il Reggimento “Cavalleggeri Guide” (19°) di Salerno, con al comando il Colonnello Daniele Cesaro, attualmente guida il Raggruppamento Campania nell’ambito dell’Operazione “Strade Sicure”.
E’ la quarta volta nel giro di alcuni anni che le “Guide” ne sono al comando.
A completare il numerico di oltre 1.000 militari che operano in circa 40 postazioni fisse e in circa 30 mobili per tutto l’arco della giornata e per tutta la settimana, ci sono anche il 21° Reggimento Genio di Caserta, il Reggimento Logistico, il 4° Reggimento Carri di Persano (Salerno), il Comando di Comprensorio di Persano, tutti dipendenti dalla Brigata Bersaglieri Garibaldi di Caserta e il 3° Reggimento Bersaglieri e il 152° Reggimento Fanteria, entrambi dipendenti dalla Brigata Sassari.

Militari dell’Esercito impiegati nell’Operazione “Strade Sicure”
I militari dell’Esercito operano nelle province di Napoli e di Caserta, e, contestualmente, nel territorio della cosiddetta “Terra dei Fuochi”, qui soprattutto per la prevenzione e il contrasto di crimini ambientali, in particolare contro lo sversamento illecito di rifiuti e gli incendi dolosi. In seguito all’emergenza Covid-19 alcune unità operano anche nella città di Salerno e provincia. A tutti viene riconosciuta la qualifica di Operatore di Pubblica sicurezza.
A Napoli i militari dell’Esercito sono impiegati nei vari siti che la Prefettura, responsabile delle attività, ritiene più a rischio.
Il compito dei militari è di controllare obiettivi sensibili istituzionali, diplomatici e religiosi del territorio, tra cui il Consolato Usa e la Sinagoga.
Ma anche luoghi di grande afflusso come la Stazione Centrale o il Porto.
Tra le altre attività che i militari devono svolgere ci sono anche i controlli sugli Hub vaccinali nell’ambito dell’emergenza per il Covid-19, e il presidio e controllo delle aree della cosiddetta movida, molto attenzionate in quest’ultimo periodo dal Prefetto di Napoli.
Trascorriamo una serata con questi militari nei luoghi della movida partenopea e in quelli maggiormente frequentati dai turisti e non.
Appare chiaro come questa attività del controllo nelle zone della movida sia fondamentale per l’Ordine Pubblico.
Su disposizione del Prefetto, Piazza Bellini che è una piazza ubicata sul Decumano maggiore di Napoli, vista l’alta frequentazione dei numerosi locali, è tenuta sotto stretta osservazione.
Puo’ capitare che, soprattutto in seguito ad un uso eccessivo di alcool, si verifichino delle risse.
Le ore considerate più a rischio vanno dalle 22 alle 5. La zona è attentamente controllata anche per il contrasto allo spaccio per lo più di marijuana e hascisc.
Un’altra piazza del centro partenopeo ritenuta particolarmente calda è quella di Piazza del Gesù.
Deve il nome all’omonima chiesa ivi presente, è posizionata sul Decumano Inferiore e la sua posizione centrale rispetto al centro storico cittadino la pone a pochi passi da altri importanti luoghi storici, quali Via Toledo, Piazza Dante, Piazza Monteoliveto, Piazza San Domenico Maggiore.
Anche qui si sono registrati episodi di schiamazzi notturni, risse, spaccio e furti di portafogli ai turisti e ai passanti, visto l’alto numero di persone che nell’arco delle ore serali e notturne sono presenti.
Come detto Via Toledo, essendo una via molto trafficata per lo shopping, è tenuta sotto controllo dai militari.
Una presenza fissa all’altezza della Stazione della metropolitana nell’omonima strada e un pattugliamento a piedi garantisce, a cittadini e turisti, la giusta cornice di sicurezza, anche in considerazione che si sono registrati tentativi di furto di orologi, portafogli, borse e investimenti di pedoni con scooter.
Nella serata trascorsa con la pattuglia dell’Esercito abbiamo avuto modo di notare un problema che sta emergendo, ed è quello dell’uso indiscriminato di monopattini elettrici spesso occupati da due giovani che sfrecciano a tutta velocità, mettendo a rischio la viabilità e l’incolumità delle persone.
Via Toledo è una delle arterie principali del capoluogo campano. E’ lunga circa 1,2 chilometri.
Inizia da Piazza Dante e termina in Piazza Trento e Trieste. Intorno si diramano altre strade di notevole importanza, piazze, chiese e palazzi nobiliari. Tra cui quelle che portano ai noti Quartieri Spagnoli, dove impera, purtroppo, da sempre la microcriminalità.
Le ore considerate più a “rischio” sono quelle della tarda mattinata e del tardo pomeriggio-sera.
Anche la zona di Via Chiaia, considerata insieme a Via dei Mille una delle più eleganti e conosciute strade di Napoli per lo shopping di brand di lusso, è molto controllata.
E’ anche considerata un punto d’incontro per i cosiddetti ”Baretti di Chiaia”.
Le principali problematiche che sono state riscontrate nel corso del tempo, dal punto di vista della sicurezza, hanno riguardato accoltellamenti e sparatorie tra baby gang, risse e tentativi di furto di orologi, portafogli, borse.
Queste zone della movida napoletana, con il sopraggiungere dell’emergenza pandemica, sono stati luoghi relativamente calmi.
Poi a seguito dell’alleggerimento delle misure di prevenzione del contagio da COVID-19 disposte poco prima dell’estate, si sono iniziati a verificare vari episodi: la maggior parte delle problematiche che sono state riscontrate sono state le liti e la frequenza di assembramenti.
Qui la fascia oraria considerata più a rischio va dalle 21 alle 24.
LA REALTA’ CASERTANA
Un’altra area che richiede molta attenzione è quella della Terra dei Fuochi. Anche qui i militari forniscono il loro contributo nel pattugliamento mirato alla prevenzione dei reati ambientali come lo sversamento illecito dei rifiuti e al loro eventuale incendio.
Più volte capita che le pattuglie dell’Esercito colgono in flagranza di reato uno sversamento illecito o avvistano principi di incendio che vengono subito bloccati grazie alla stretta sinergia con le Forze dell’Ordine e ai Vigili del Fuoco.

Attività congiunta dell’Esercito con la Polizia Municipale di Castel Volturno (Caserta)
Una cosa che abbiamo notato è proprio il rapporto di collaborazione continuo con le realtà istituzionali locali.
A cominciare dall’ Incaricato per il contrasto al fenomeno dei roghi di rifiuti nella regione Campania, così come è molto stretto il legame con le Polizie Locali, i Carabinieri, la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza e altre istituzioni nazionali e locali.
Con queste realtà istituzionali, ormai con una certa frequenza, si organizzano operazioni di controllo straordinarie del territorio, i cosiddetti “Action Day”, mirati al controllo del rispetto delle norme ambientali da parte delle attività produttive della provincia di Caserta e Napoli.
Abbiamo avuto modo di vedere come i militari operano a supporto delle Polizie Locali in un’attività serale a Castel Volturno (Caserta).
Una realtà come quella di Castel Volturno vede la presenza di circa 27 mila residenti oltre ad altri 12 mila considerati “invisibili”, ovvero non censiti. Ha un’estensione di 27 chilometri quadrati.
E vede la presenza di tanti piccoli campi Rom. Inoltre si registrano molte violazioni delle norme sull’edilizia, così come tante truffe con il bancomat e reati ambientali.
Malgrado il grande impegno che gli agenti della Polizia Locale ripongono nel loro lavoro, la scrupolosità nel fare i controlli purtroppo la cronica carenza di personale non consente di raggiungere tutti gli obiettivi prefissati. E per questo motivo grazie all’apporto dell’Esercito che è possibile garantire un maggiore controllo del territorio.
Come ad esempio quello sui veicoli che percorrono le strade cittadine, privi molto spesso dell’assicurazione e della revisione.
I militari coadiuvano la Polizia Locale in questi controlli che portano varie volte al sequestro del mezzo e all’elevazione di contravvenzioni.
Ma anche al controllo di case private o altre abbandonate dove magari vengono ospitati cittadini stranieri senza un regolare contratto di locazione.
Come abbiamo avuto modo di constatare spesso nelle cantine o nell’aree all’aperto adiacenti a queste abitazioni vengono dismessi mezzi e materiali di dubbia provenienza come moto, bici o altri rifiuti, nella piena violazione delle leggi amministrative ed ambientali.
Quella della provincia di Caserta sembra una realtà molto problematica e difficile che grazie anche all’intervento dell’Esercito sta dando sempre più sicurezza e fiducia nelle istituzioni alle persone del posto.
Sono, infatti, numerosi i casi di cittadini che si rivolgono ai militari con richieste di soccorso o informazioni, d’altronde l’addestramento continuo e costante dei militari consente loro di intervenire in ogni tipo di evento.
Un impegno molto oneroso per i militari dell’Esercito che contribuiscono in maniera fattiva al ripristino della legalità.
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