Di Angie Merlino
Gorizia. Nella centrale Piazza Battisti a Gorizia è situata la Caserma intitolata alla Medaglia d’Oro al Valor Militare Sottotenente Federico Guella (inquadrato nel 114° Reggimento Fanteria durante la I Guerra Mondiale, primo reparto a entrare nel capoluogo isontino nel settembre del 1917).

Un momento della battaglia di Pozzuolo del Friuli
Edificato nel 1886 per le vacanze invernali delle famiglie nobili Mels-Colloredo, divenuto in seguito albergo di lusso, dal 31 ottobre 1996, Palazzo “Guella” è sede del Comando della Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli”.
La Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli” è costituita dal Reggimento Lagunari “Serenissima, dal Reggimento “Genova Cavalleria”(4°), dal Reggimento Artiglieria a Cavallo “Voloire”, dal 3° Reggimento Genio Guastatori, dal Reggimento Logistico “Pozzuolo del Friuli” e dal Reparto Comando e Supporti Tattici “Pozzuolo del Friuli”.
Alle dipendenze della Brigata vi è anche il Museo della Grande Guerra e della Fortezza di Palmanova, un’interessante tappa per una gradevole visita.
Qui veniamo accolti dal Comandante della Brigata, Generale di Brigata Filippo Gabriele, per un’intervista.

Il Ccomandante della Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli”, Generale Filippo Gabriele nel corso di una cerimonia
La Brigata “Pozzuolo del Friuli” è presente sul territorio da diversi anni ed è sempre stata partecipe della vita goriziana in particolare. Come si potrebbe definire il rapporto instauratosi tra la Brigata e il territorio?
Il legame con l’intera regione Friuli Venezia Giulia è insito già nel nome della Brigata, legato ai fatti d’Arme di Pozzuolo del Friuli (Udine) dove il 29 e 30 ottobre 1917 con i Reggimenti “Genova Cavalleria” (4°) e “Lancieri di Novara” (5°) fu scritta una delle pagine più gloriose della storia militare italiana, riuscendo a rallentare l’avanzata di un’intera Divisione austro–ungarica e consentire il ripiegamento dell’allora Regio Esercito oltre il Tagliamento.
La Brigata di Cavalleria, discendente dalla II Brigata di Cavalleria (costituita il 7 marzo 1835) dal 1957 viene stanziata, con il proprio Comando prima a Gradisca d’Isonzo e successivamente a Gorizia nel 1964, Palmanova 1975, per ritornare nel capoluogo isontino nel 1996.
In tutti questi anni i legami con il territorio si sono consolidati tanto da ricevere: nel 1977 la Cittadinanza Onoraria di Artegna (Udine) a seguito dell’intervento per il terremoto che colpì il Friuli nel 1976, la cittadinanza onoraria del Comune di Palmanova nel 1981, un encomio della Regione Friuli Venezia Giulia nel 1993, nonché la cittadinanza onoraria del Comune di Pozzuolo del Friuli nel 1996 e di Gorizia nel 2007.
Sempre Gorizia ha onorato la Brigata del premio “Sant’Ilario e Taziano” nel 2013.
Tutti riconoscimenti che sottolineano gli ottimi rapporti di collaborazione con le istituzioni pubbliche e private del territorio, che vedono in noi non solo un interlocutore e una risorsa istituzionale, ma una parte integrante del tessuto sociale.

Batteria di FH-70 (foto di repertorio)
L’impegno della Brigata e dei suoi reparti si sviluppa in una miriade di attività, non ultimo l’impiego dei nostri Reggimenti a favore di numerosi comuni del Triveneto, in occasione dell’emergenza COVID–19 per attività di igienizzazione e sanificazione di edifici e aree pubbliche.
La Brigata è anche presente, quando richiesto, in moltissime attività sportive e culturali che interessano l’isontino e non solo. Ritengo importante anche sottolineare la proficua collaborazione intrapresa da molti anni con le realtà universitarie presenti in Friuli Venezia Giulia.
La “Pozzuolo del Friuli” si è distinta per aver ideato un evento, unico nel suo genere: il seminario informativo sulla comunicazione che, dal 2011, è aperto anche agli studenti dei corsi di laurea presenti in città. In base agli impegni e quando le condizioni lo consentiranno, riproporrete il seminario? E se sì, coinvolgerà sempre le Università?
Su specifica autorizzazione dell’Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione dello Stato Maggiore dell’Esercito, il seminario informativo sulla comunicazione viene realizzato dal Comando Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli” e nasce, principalmente, quale momento di aggiornamento degli Ufficiali addetti alla Pubblica Informazione di tutti i nostri Reggimenti dipendenti.
Il seminario ha inoltre coinvolto quotidiani, periodici e realtà del settore della comunicazione locale.

Un VTMM Orso con Mine Roller (foto dell’autrice)
A causa dell’emergenza pandemica, l’undicesima edizione, già organizzata, è stata rimandata a data da definirsi e sarà riproposta non appena le condizioni generali lo consentiranno e prevederà naturalmente il coinvolgimento delle Università locali.
In ambito CNPM (Capacità Nazionale di Proiezione dal Mare) emerge l’estrema versatilità della Brigata “Pozzuolo del Friuli”, quale Brigata da combattimento dell’Esercito, che svolge un ruolo sostanziale nelle varie attività anfibie. Un ruolo sicuramente destinato a crescere. A tale proposito, quali saranno le sfide più importanti da affrontare nel prossimo futuro?
Come da lei sottolineato, la Brigata è una Grande Unità da combattimento dell’Esercito, dotata di autonomia tattico-logistica in quanto composta da elementi: Combat, Combat support e Combat service support.

Lagunari sbarcano da un AAV7 (foto dell’autrice)
Le sfide in ambito CNPM sono quelle riconducibili all’approntamento e all’addestramento delle unità dipendenti, inserite nel pacchetto capacitivo di proiezione dal mare a disposizione della Difesa, affinché si possa disporre di assetti ad alta prontezza in grado di raggiungere in tempi brevi possibili teatri di operazione anche via mare.
Un grande sforzo viene espresso quotidianamente per implementare le attività addestrative in ambienti caratterizzati dalla presenza significativa di superfici acquatiche naturali o artificiali.
Con un impegno, particolarmente incrementato negli ultimi anni, la Brigata ha infatti assunto un ruolo fondamentale nell’ambito della CNPM, garantendo grazie alla Compagnia Corsi del Reggimento Lagunari “Serenissima” (Ente Scuola Anfibia di Forza Armata) la formazione degli assetti inseriti nel Capability Basket attraverso un corso di qualificazione anfibia suddiviso in tre livelli: Alpha, Bravo, Charlie.
Anche grazie al supporto dei Comandi superiori la Brigata ha inoltre incrementato l’addestramento e le attività esercitative pluriarma per le “Azioni Anfibie Autonome” (che si differenziano dalle operazioni anfibie propriamente dette, che per natura sono interforze), condotte autonomamente dall’Esercito, anche in un contesto multinazionale.

Una Blindo Centauro in attività (foto dell’autrice)
Le sfide maggiori che abbiamo davanti a noi in questo ambito riguardano senza dubbio:
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- l’approvvigionamento di mezzi, sistemi d’arma e attrezzature peculiari, necessari ad abilitare tutte le funzioni combat, combat support e combat service support nell’ambiente anfibio
- la formazione e la qualificazione, ivi compresa l’integrazione interforze, del personale necessario a completare gli organici della componente anfibia.Queste sono le principali sfide. Ce ne sono anche altre naturalmente, ma siamo fiduciosi che le supereremo con l’abnegazione e la determinazione che gli eroi di Pozzuolo e tutti gli altri che hanno onorato in passato gli Stendardi e le Bandiere della Brigata si aspettano da noi.
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