Torino. Tre ufficiali frequentatori del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito di Torino hanno partecipato alla 18^ competizione di Diritto Internazionale Umanitario, riservato agli Istituti di formazione militari.
La gara è stata indetta dal Dipartimento Militare dell’International Institute of Humanitarian Law (IIHL) di Sanremo (Imperia) ha visto la partecipazione degli ufficiali del 196° corso, insieme ai colleghi provenienti da più di 15 Paesi e da svariate prestigiose Accademie Militari di tutto il mondo.
Fra questi erano presenti rappresentanti di West Point (USA), Sandhurst (Gran Bretagna), Saint Cyr (Francia), Germania, Indonesia, Giappone, Malawi, Paesi Bassi, Nigeria, Polonia, Svezia, Svizzera e Thailandia per un totale di 28 squadre.
La valutazione è stata affidata a giudici internazionali provenienti da Francia, Irlanda, Italia, Malawi Olanda, Stati Uniti, Sud Africa e Svizzera.
I rappresentanti dell’Esercito italiano hanno affrontato, in uno scenario di crisi, una serie di eventi nei quali era necessario dimostrare la conoscenza delle basi giuridiche del diritto dei conflitti armati e la sua applicazione pratica.
Le squadre hanno lavorato in un contesto multinazionale ed interforze, calandosi per una settimana nei panni di consiglieri legali ed esperti di diritto internazionale umanitario.
Nei rispettivi ruoli hanno affrontato problematiche geopolitiche e sociali complesse come l’utilizzo dei bambini soldato, i concetti di proporzionalità, necessità militare, etica, morale ed umanità. In particolare, la squadra del Sottotenente Alessia Rotondo è risultata prima della competizione.
L’ottimo risultato raggiunto è il frutto della competenza, della passione e della volontà dei nostri ufficiali, della preparazione fornita dalle lezioni universitarie e militari svolte nel loro iter formativo che li porterà ad ottenere la laurea magistrale in Scienze strategiche.
La conoscenza del Diritto Internazionale Umanitario, è essenziale per i futuri leader dell’Esercito, che dovranno contribuire al perseguimento degli obbiettivi militari in scenari complessi, critici ed internazionali, in cui la legge e la morale segnano lo spartiacque tra bene e male, tra il successo ed il fallimento della missione assegnata.
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