Cortina d’Ampezzo (Belluno). Condizioni ottimali per l’addestramento delle Truppe Alpine dell’Esercito.
A Copertina d’Ampezzo (Belluno) nell’area delle 5 Torri le abbondanti nevicate di queste ultime settimane hanno creato le condizioni per lo sfruttamento di un’importante opportunità addestrativa.

Alpini in addestramento
Infatti, le guide alpine militari hanno dimostrato, ancora una volta, quanto le loro capacità tecnico-militari, proprie del Corpo degli Alpini, siano indispensabili nel movimento e nella sopravvivenza in montagna.
Tra questi elementi alcuni hanno contribuito alla missione italiana in Antartide ed all’apertura di nuove ed ardimentose vie sulle più importanti cime dolomitiche.
L’addestramento per gli Alpini in armi, quali naturali depositari della “cultura della quota”, è alla base di tutte le attività operative e garantisce di operare su neve e ghiaccio in condizioni proibitive.
Il movimento di avvicinamento scialpinistico alla Torre Grande e l’attrezzamento della stessa da parte degli istruttori qualificati, sono prove richieste per il superamento del corsi di addestramento al “mountain warfare”, evoluzione delle tradizionali tecniche di combattimento in alta montagna.

Un altro momento dell’attività addestrava in montagna
L’attività condotta alle 5 Torri ha interessato un parte dei circa 150 Alpini messi a supportodel Comitato organizzatore dei Campionati mondiali di Sci alpino.
Uomini e donne appartenenti al 7° Reggimento Alpini di stanza a Belluno, dopo i mondiali, unitamente ai loro colleghi degli altri Reggimenti parteciperanno all’Esercitazione “Volpe Bianca”.
Si tratta di un importante appuntamento addestrativo per le Truppe Alpine dell’Esercito.
L’esercitazione si svolgerà nei comuni di Sappada e di Forni Avoltri.
Interesserà anche personale che in questi giorni è in addestramento nei magnifici scenari del comelico superiore.
Il duro addestramento al cosiddetto mountain warfare intende formare il personale militare ad operare in terreni difficili, impervi ed innevati.
Dal punto di vista pratico significava avere, e saper utilizzare, degli equipaggiamenti che consentano di sopravvivere ad una temperatura che in questi giorni ha raggiunto anche – 21 gradi.
La fase esercitativa che si svolgerà dall’8 al 13 marzo e prevederà anche una tre giorni di movimento in montagna caratterizzato da esercizi tattici quali tiro, prove di trasporto ferito e primo soccorso, ricerca di travolto da valanga.
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