Di Marco Pugliese
Trento. In occasione della 91^ Adunata nazionale degli Alpini, Report Difesa ha intervistato il Tenente Colonnello Stefano Bertinotti, Capo Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione del Comando Truppe Alpine.
Tenente Colonnello Bertinotti, l’Adunata Nazionale di Trento è stata una festa coinvolgente, tutti gli italiani in questo contesto si sentono Alpini. Perchè?
Perché l’’Adunata rappresenta un momento importante per condividere e diffondere i più genuini valori dell’alpinità: amore per la Patria, spirito di Corpo, generosità, entusiasmo e determinazione al servizio del Paese. Valori ai quali corrispondono tantissimi impegni per i quali la sola presenza degli Alpini è già di per sé garanzia di successo. Il prestigio che l’Associazione Nazionale Alpini (ANA) organizzatrice della manifestazione, si è guadagnata operando sul campo discende dalla realizzazione di numerosi progetti rivolti al bene della collettività. Da quando l’ANA si è costituita, nel 1919, ha rappresentato un punto di riferimento tanto per la gente quanto per le istituzioni che sanno di poter sempre contare su volontari affidabili, efficienti e disinteressati. Questo sentimento fa sì che durante le Adunate la gente si senta particolarmente vicina agli Alpini.
Molto sappiamo degli Alpini nella storia delle nostre Forze Armate, ma esser Alpino nel 2018 cosa significa?
Significa essere soldati di prim’ordine, addestrati, animati da una grandissima voglia di fare ed orgogliosi dell’uniforme che indossano e dei valori che essa rappresenta. In particolare, seppur si assista ad un costante sviluppo tecnologico che mette a disposizione nuovi sistemi d’arma, mezzi e materiali all’avanguardia, l’elemento centrale rimane l’individuo e la sua specificità di “soldato di montagna” uomini e donne che si distinguono per serietà, impegno, disponibilità ed altissimo senso del dovere.
Alpini ed ANA, tra missioni all’estero e volontariato si evidenzia la tanta solidarietà: Il ruolo del Corpo è cambiato?
Non è cambiato ma si è evoluto. Le Truppe Alpine mantengono intatte le peculiarità di essere unità leggere dell’Esercito che in virtù della loro preparazione strettamente dipendente dall’ambiente naturale in cui operano – la montagna – sono idonee ad essere impiegate in ogni contesto ed in risposta a qualsiasi esigenza. Inoltre, le Truppe Alpine hanno dato prova di saper esprimere spiccate capacità ad operare in contesti interforze ed hanno sviluppato in modo considerevole l’impiego “dual use” dei propri reparti, cioè la capacità di rendere velocemente disponibili assetti specialistici – addestrati e preparati per esigenze operative – anche sul territorio nazionale in concorso alla Protezione Civile ed a sostegno della popolazione nazionale.
Tale aspetto rappresenta un significativo elemento di continuità con il passato, con gli Alpini sempre impegnati nel prestare soccorso in seguito a disastri e calamità naturali. Particolare importanza è inoltre data alla capacità di mobilità e soccorso in montagna ed in qualsiasi condizione climatica, con le Truppe Alpine attente ed impegnate sia a garantire assistenza sulle piste in numerosi comprensori sciistici ed un capillare servizio di rilevazione delle condizioni meteo nivologiche su tutto l’arco alpino con previsione e valutazione del rischio ed emissione di un bollettino valanghe a disposizione di chiunque (www.meteomont.org) che ad implementare le capacità di cooperazione e la standardizzazione delle procedure di impiego nell’ambito del soccorso in montagna.
Mi permetta di battere un “tasto dolente” sull’Adunata e le polemiche scoppiate. A Bolzano e Trento sono comparse scritte ” Alpini assassini”, “Alpini stupratori”. I riferimenti più che altro alla campagna d’ Etiopia. Condanne ma anche qualche distinguo. Come commentate?
Non credo ci sia bisogno di commentare. L’impegno quotidiano degli Alpini, sia in congedo che in armi che alle parole preferiscono i fatti, i risultati concreti e visibili del loro lavoro e la presenza affettuosa di tante persone all’Adunata ritengo siano già una risposta più che sufficiente.
Guardando al futuro, come si svilupperà il Corpo? Quali missioni lo attendono?
L’eccellenza della preparazione delle Truppe Alpine è ormai riconosciuta anche a livello internazionale, tanto da vedere la nostra presenza sempre più richiesta per la creazione di Forze multinazionali. Questo permette di esprimere un giudizio pienamente soddisfacente sullo stato delle Truppe Alpine dell’Esercito, importante risorsa a disposizione del Paese e di guardare con ottimismo al futuro ed ai tanti impegni che ci attendono.
Tre parole per descrivere l’essere Alpini
Generosi, altruisti, disinteressati.
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