Monte Romano (Viterbo) – dal nostro inviato. Eccellenza. All’esercitazione “Una Acies” (Unica Schiera), tenutasi ieri tra Roma Cecchignola, Monte Romano e Cesano sono state evidenziate tutte le migliori capacità di addestramento che l’Esercito italiano ha raggiunto in questi anni.
Presenti il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina e i vari comandanti delle Scuole oltre a numerosi altri ufficiali e sottufficiali.

Al centro il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Farina con a fianco il Generale di Brigata Giuseppe Faraglia, comandante della Scuola di Fanteria di Cesano
Noi di Report Difesa lo riscontriamo, ogni giorno, nei reparti operativi ma partecipare, condividere, apprezzare quanto viene fatto dagli oltre 1.400 allievi degli Istituti di Formazione dell’Esercito, di cui 200 donne, provenienti dalla Scuola di Applicazione di Torino, dall’Accademia Militare di Modena, dalla Scuola Sottufficiali di Viterbo, dalla Scuola Militare Nunziatella e dalla Scuola Militare Teuliè, impiegati su 5 regioni (Calabria, Lazio, Toscana, Puglia e Valle d’Aosta) è stato, senza dubbio, diverso.
La “Una Acies” è una federazione di attività addestrative che è fondamentale per ufficiali, marescialli, allievi ufficiali, allievi marescialli e cadetti per validare, sul campo, il grado di preparazione e di efficienza che è stato raggiunto dalla Forza Armata per offrire al Paese il meglio in termini di sicurezza, sia in Patria che nei Teatri Operativi.
L’esercitazione è partita il 15 aprile e si concluderà il 28 luglio, per poi riprendere il 1° settembre e chiudersi definitivamente il 24 novembre prossimo.
Come dicevamo, grazie alla perfetta organizzazione, anche mediatica, la stampa ha avuto modo di documentare ogni punto dell’esercitazione. E se non ci fosse stato il concorso del Comando Logistico dell’Esercito che ha garantito la disponibilità di assetti critici, rimessi in efficienza con un grande sforzo, e del Comando delle Forze Operative terrestri di supporto tutto questo non sarebbe stato possibile.
Molto importante anche la sinergia con COMFOTER Supporti, i cui Reggimenti di addestramento sono fondamentali per addestrare gli allievi.
L’impiego di squadre e plotoni di fanteria a fuoco con armi portatili e di reparto, elitrasporto tattico, combattimento nei centri abitati e nei boschi, pattuglie diurne e notturne in ambiente montano, impiego dei principali mezzi e sistemi d’arma in dotazione alla fanteria (Dardo, Freccia e Lince), alla cavalleria (Blindo Puma, Centauro e Carro Ariete), all’artiglieria (Pzh 2000 e FH70), condotta di un’autocolonna con scorta di viabilità, sicurezza delle comunicazioni, cyber defence, procedure per la difesa nucleare biologica, chimica e ambientale riconoscimento e distruzione di trappole esplosive, impiego dei mezzi del Genio (Ponte Bailey), impiego dei mezzi mobili campali, corso di pattugliatore scelto e di abilitazione al lancio con il paracadute ad apertura vincolata; sono solo alcune delle attività che hanno visto protagonisti gli allievi degli Istituti di Formazione.

L’esercitazione a fuoco dei PZH2000
E proprio per valorizzare il livello di coesione e lo spirito di Corpo, dal 24 al 25 luglio, nella Scuola di Fanteria di Cesano di Roma, tra le rappresentative di tutti gli Istituti di Formazione, si terrà la gara dei plotoni denominato “TROFEO UNA ACIES 2019”.
L’addestramento continuo, anche quello più estremo, fa sì che il soldato possa essere altamente reattivo ad ogni situazione per dare sicurezza e proteggere i suoi concittadini.
Per questo, un’esercitazione come la “Una Acies” è ritenuta fondamentale nell’agenda della pianificazione e dell’organizzazione del Comando per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito (COMFORDOT), di cui il Generale di Corpo d’Armata, Giovanni Fungo è il comandante.

Il Generale di Corpo d’Armata, Giovanni Fungo (primo da destra) con accanto allievi Marescialli
Il lavoro quotidiano dei comandanti, ai vari livelli, e quello degli istruttori è quello di far sì che gli allievi possano svolgere attività tattiche terrestri del combattimento offensivo anche per contribuire alla stabilizzazione post conflittuale, come in Afghanistan, Iraq, Libano, Libia, Kosovo.
In verità, sono capacità che i nostri soldati hanno sempre avuto, come quella di intervenire rapidamente ed efficacemente in occasione di calamità naturali.
L’Esercito, nel campo della formazione e dell’addestramento, dei suoi uomini e delle sue donne sta facendo, ogni giorno, passi da gigante.
Ascoltare le spiegazioni delle attività di ogni singolo reparto, Arma e specialità, dalla viva voce degli allievi, con il supporto dei loro istruttori, è stato senza dubbio molto interessante. E rivela come la formazione in ambito di Forza Armata sia appunto un’eccellenza del Paese.
L’apprendimento delle lingue straniere, ad esempio, viene considerato molto importante da parte di COMFORDOT perché i futuri comandanti di plotone (come i Marescialli) o i futuri ufficiali, una volta che saranno impiegai in operazioni fuori area, dovranno essere capaci di dialogare con i loro colleghi.
Un “assaggio” lo abbiamo avuto ascoltando il briefing permissione di plotoni della Fanteria nell’addestramento all’attacco di una postazione “nemica”. Tutto si è svolto in inglese.

Il briefing pre missione
“Prima di Una Acies – ha spiegato il Generale Fungo – ogni Istituto Militare organizzava la propria campagna addestrativa, invernale o estiva, seguendo un’organizzazione ripetitiva, ridondante di ripetizioni”.
Ma poi con la pianificazione di “Una Acies” si è riusciti “a coordinare personale in formazione proveniente da più realtà, evitando in tal senso sovrapposizioni e riuscendo a sfruttare al meglio le risorse addestrative disponibili”.
“Dal punto di vista formativo – ha aggiunto il comandante di COMFORDOT – abbiamo considerato l’importanza per gli allievi di conoscersi tra di loro sul terreno, in vista degli impegni futuri che li porteranno a cooperare nei vari reparti. Grazie al modulo addestrativo “Una Acies”, marescialli, allievi dell’Accademia, ufficiali frequentatori della Scuola di Applicazione e allievi ufficiali delle Scuole Militari, si addestrano insieme per testare le proprie capacità individuali all’interno di una squadra”.
Il Generale Fungo, che tra l’altro possiamo dire che è anche un ottimo comunicatore, avendo ricoperto questo incarico nel passato, ha avuto parole di elogio nei confronti della stampa accreditata.
“La presenza dei giornalisti all’interno di Una Acies – ha detto – è fondamentale per garantire la massima trasparenza all’attività stessa. Inoltre, la presenza dei media diventa molto importante ai fini dell’esercitazione perché è essa stessa una risorsa addestrativa inconsapevole”.
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