Esplosione di Beirut: assetti dell’Esercito e della Marina Militare in Libano per dare supporto umanitario e medico alla popolazione

Di Ferdinando Ceglia

RomaIn seguito alle esplosioni che hanno devastato lo scorso 4 agosto la città di Beirut e alla conseguente mobilitazione della comunità internazionale per inviare al più presto aiuti umanitari, il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha messo a disposizione della Protezione Civile, con il coordinamento del Comando Operativo di Vertice Interforze (COI) dello Stato Maggiore Difesa, la Nave “San Giusto” della Marina Militare.

Le fasi di imbarco dei materiali su Nave San Giusto

L’unità è partita, ieri sera, da Brindisi ed arriverà a Beirut sabato prossimo.

Qui rimarrà per il supporto logistico del contingente italiano. La missione è volta al supporto umanitario e medico.

A bordo di Nave “San Giusto” sono presenti varie capacità ed assetti dell’Esercito e della stessa Marina.

L’Esercito dislocherà una parte dell’ospedale da campo ed un nucleo rimozione macerie del Genio.

In particolare, gli assetti appartengono al 6° Reggimento Genio Pionieri di stanza a Roma (operatori e macchine movimento terra) e al 3° REPASAN “Milano” (Reparto di Sanità) di Bellinzago Novarese (personale e materiale per l’allestimento dell’ospedale da campo).

La rimanente aliquota dell’Esercito, tra cui un Nucleo specialistico del 7° Reggimento CBRN “Cremona”, raggiungerà Beirut intorno al 27 agosto con altri vettori navali ed aerei, per esprimere una forza complessiva di circa 210 militari.

Militari del 7° Reggimento CBRN

La Marina Militare disporrà nella capitale libanese un elicottero MH-101 con al seguito una barella biocontenimento ISOARK N36 e relativo personale elicotteristico associato.

Ed un  team di “Force Protection” appartenente alla Brigata Marina San Marco composto da circa 60 militari con quattro VTLM Lince, due battelli pneumatici 4,70 e altri automezzi per supporto logistico.

Mezzi della Brigata Marina San Marco

Ed ancora; un  team di “harbour protection”: del Gruppo Operativo Subacquei del COMSUBIN con capacità EOD (Explosive Ordnance Disposal – bonifica di ordigni esplosivi) e CIED (Counter-Improvised Explosive Device – contrasto ordigni esplosivi improvvisati), un supporto medico-sanitario, un supporto idrografico e una postazione per analisi dati idrografici, due mezzi navali (GIS – Galleggiante semovente per Impieghi Speciali) per il trasporto di veicoli ruotati o cingolati e relativi equipaggi del Gruppo Mezzi da Sbarco della Brigata Marina San Marco e due battelloni di Nave San Giusto.

Nave “San Giusto” assicurerà il supporto logistico a tutto il contingente operante a terra fino a quando questo non avrà acquisito piena autonomia (circa 20 giorni dopo lo schieramento in area).

Tutto il personale presente a bordo effettuerà i controlli sanitari previsti prima della partenza (anamnesi, visita medica, tampone e certificazione).

Inoltre oggi un velivolo C-130 dell’Aeronautica Militare è decollato da Pisa per il trasporto a Beirut  del comandante del dispositivo terrestre Generale di Brigata Giovanni Di Blasi, comandante del Comando Supporti Logistici dell’Esercito, di personale dell’Esercito che costituiscono l’Advance Party e di attrezzature per procedere con le prime attività di coordinamento sul posto a premessa dello schieramento del contingente italiano e dell’ospedale da campo.

Un C130 è diretto a Beirut

L’attività costituisce un ulteriore concreto esempio della proiezione dello strumento militare nazionale esprimibile attraverso le capacità abilitanti delle Forze Armate, in grado di intervenire col minimo preavviso laddove necessario, lontano dalle coste nazionali e anche in supporto alle popolazioni colpite da calamità naturali ovvero altri disastri come quello avvenuto nella capitale libanese.

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