Estonia: pronti ad acquistare armi anche dall’Ucraina. Si rafforza il legame tra Kiev e Tallin in funzione antirussa

TALLINN. Altri soldi per l’acquisto di nuovo sistemi d’arma per le Forze Armate estoni.

Lo evidenzia la stampa del Paese baltico.

Il ministro della Difesa Hanno Pevkur ha detto che il Governo di Tallinn discuterà, questa settimana, lo stanziamento di fondi extra per venire incontro, anche se parzialmente, alle richieste dei militari.

Il ministro della Difesa estone, Hanno Pevkur (Foto di Chad J. McNeeley)

Un’opzione sul tavolo è quella di acquistare munizioni più economiche dall’Ucraina, così come è stato discusso con il capo dele Forze Armate, Generale di Brigata Andrus Merilo.

Come ha riferito Pevkur al Parlamento la cifra si aggira sui 3 miliardi di euro fino al 2028,

Il ministro estone ha riferito di avere già incontrato Oleksandr] Kamyshin e futuro consigliere strategico del Presidente Zelenskyj.

E’ stato trovato un accordo per il quale l’Estonia possa acquistare dall’industria della Difesa ucraina.

Soldato estone in addestrsnento

Un’industria che, secondo quanto reso noto, ha la capacità di produrre più di quanto lo Stato ucraino potrebbe permettersi di acquistare.

I rapporti tra Estonia e Ucraina si rafforzano sempre di più.

Nel corso del vertice di  Ramstein (Germania) dei giorni scorsi, Hanno Pevkur ha dichiarato: “La posizione dell’Estonia è stata e rimane molto chiara: dobbiamo dare all’Ucraina tutto ciò di cui ha bisogno e rapidamente affinché possa vincere la guerra e cacciare il nemico dal suo territorio. Vediamo tutti i resoconti dei media sugli attacchi russi agli edifici residenziali, anche lontano dalla prima linea nell’Ucraina occidentale”.

“La Russia  – ha aggiunto – sta anche attaccando massicciamente le infrastrutture critiche per lasciare le persone senza riscaldamento ed elettricità per l’inverno. Gli ucraini sanno da dove provengono questi attacchi, ma questi punti sono attualmente fuori dalla loro portata. Lasciamo quindi che l’Ucraina contrattacchi queste basi aeree per eliminare le fonti degli attacchi e salvare vite umane”.

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