Di Assunta Romano
L’Aja. Sono in totale 6 gli attacchi terroristici eseguiti in Europa nel 2019 da esponenti di gruppi di estrema destra o da singoli soggetti: uno in Lituania, uno in Polonia e 4 in Gran Bretagna.

Una parte del materiale sequestrato dalla Polizia di Stato, a Bologna nel marzo scorso
Sono per la maggior parte ispirati dagli episodi di Christchurch (Nuova Zelanda), Poway (USA), El Paso (USA), Baerum (Norvegia).

Attacco alla moschea in Nuova Zelanda
Il rapporto TESAT 2020 dell’EUROPOL, pubblicato nei giorni scorsi sul sito dell’Agenzia, ha messo a fuoco il mondo eterogeneo dell’ideologia di estrema destra, unito però nel rifiuto per ogni forma di diversità religiosa, etnica e politica.

La sede di EUROPOL
Ne fanno parte gruppi di nazifascisti, simpatizzanti dell’area nazional socialista, revisionisti, razzisti e antisionisti, skinheads e hoolingans che spesso operano “in solitaria”, costituendo una seria minaccia alla sicurezza.
Incendi dolosi contro strutture che ospitano immigrati (Irlanda), atti vandalici contro simboli e tombe ebraiche, (Danimarca), azioni violente contro cittadini di fede musulmana, migranti o esponenti di estrema sinistra (Belgio) rappresentano le modalità dimostrative più utilizzate dai gruppi estremisti.
L’uso di armi, spade, machete, coltelli è molto frequente.
Nel corso di un’operazione condotta in Italia nel novembre 2019, uno degli arrestati fu trovato in possesso di un fucile da caccia, uno a retrocarica, due pistole, proiettili e un taser.
Oltre alle attività “offline” come raduni, manifestazioni e concerti i terroristi e gli estremisti di destra usano soprattutto il Web ed i social media per reclutare nuovi adepti e mantenere i contatti con la comunità estremista.
Il Web diventa il canale principale di diffusione dell’ideologia dove la lingua inglese è diventata la lingua franca della comunità transnazionale di estrema destra.
Uno dei gruppi neonazisti più attivi in Europa è il “Blood & Honour” (B&H) nato in Gran Bretagna nel 1987, con l’obiettivo di formare “soldati politici” per la “guerra della razza” e salvare” la razza ariana”.

Blood & Honour” è nato in Gran Bretagna nel 1987
Ha sedi in varie Stati europei tra cui Belgio e Portogallo dove il gruppo locale fa propaganda, radunando dal 2015 nei concerti centinaia di attivisti.
In Belgio questi concerti attirano centinaia di simpatizzanti da Germania, Ungheria, Paesi Bassi, Svezia e Gran Bretagna.
In Finlandia e Svezia opera l’organizzazione neonazista “Nordiska motståndsrörelsen” (Movimento di resistenza Nordica) particolarmente operativa nell’ attività di propaganda.
In Francia, i movimenti organizzati di estrema destra come il neofascista “Troisième Voi” (La Terza Via) ed il gruppo monarchico “Action Francaise”(Azione francese) hanno perso la propria influenza a causa dell’autoscioglimento avvenuto nel 2014.
Analoga situazione in Grecia dove a seguito dell’arresto di componenti dell’organizzazione “Combat 18 Hellas”, “Anentachtoi Maiandrioi Ethinkistes” e “AME”, si è registrata nel 2019 una riduzione dell’attività terroristica.
Particolarmente strutturati e organizzati sono i gruppi neonazisti ungheresi il cui organismo centrale è composto dai 5 ai 10 membri.
Mantengono relazioni con i simpatizzanti di Stati confinanti quali Germania, Italia, Paesi Bassi e Gran Bretagna privilegiando l’organizzazione di rally e manifestazioni in occasione di anniversari di eventi storici come il “Day of Honour” che si tiene ogni anno a febbraio a Budapest.
In Slovenia, a causa dell’aumento degli attraversamenti illegali delle frontiere da parte di migranti, si sono costituiti i “guardiani di vicinato”, il cui reclutamento avviene attraverso i social network, vere e proprie casse di risonanza per malumori ed insofferenze collettive che spesso sfociano in azioni violente.
I gruppi di estrema destra cercano di estendere la loro influenza in vari settori, tra cui il calcio. Un esempio sono gli hooligans.
Nel luglio del 2019, la Polizia italiana ha portato alla luce il legame tra gruppi di estrema destra e la tifoseria violenta della “Juventus”, in particolare tra i “Drughi Giovinezza” e “Tradizione fan clubs”.
Dal Report TESAT 2020 emerge anche la partecipazione di alcuni gruppi estremisti al conflitto ucraino, ancora in corso seppure in schieramenti diversi.
Alcuni, tra cui i movimenti neonazisti sostengono il governo e l’esercito ucraino, mentre altri estremisti simpatizzano per la Russia e la sua politica interventista.
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