Di Assunta Romano
L’Aja. E’ stato pubblicato sul sito dell’Europol il report EU SOCTA 2021 (European Union- Serious and Organised Crime Threat Assessment),strumento di analisi e di approfondimento sull’attività della criminalità organizzata internazionale nell’Unione Europa degli ultimi 4 anni.
Basato sulla raccolta di dati qualitativi e quantitativi forniti dalle forze di polizia dei Paesi Membri, da agenzie europee ed organizzazioni internazionali che collaborano con Europol, SOCTA 2021 fornisce una fotografia dettagliata sulla presenza tentacolare e pervasiva della criminalità organizzata e di singoli soggetti suggerendo strategie comuni per la lotta a reati quali la corruzione, il riciclaggio di danaro proveniente da attività illegali ed il cybercrime. Circa 180 le nazionalità a cui appartengono i gruppi criminali presenti in Europa, piu’ dell’ 80 % opera nel traffico di stupefacenti , reati contro la proprietà, frodi online, traffico di esseri umani e di migranti ed attività collegate allo sfruttamento sessuale online di minori.
Una caratteristica che emerge dal rapporto, e confermata ancora una volta dalla crisi generata dalla pandemia sanitaria, è la capacità delle organizzazioni criminali di adattarsi ai cambiamenti traendone i maggiori vantaggi possibili proprio nel contesto in cui operano, e di trasformare gli ostacoli in opportunità. Come una vera e propria azienda, la criminalità organizzata opera attraverso vari soggetti che forniscono servizi -brokers, truffatori, tecnici, consulenti legali e finanziari- alimentando la rete delle attività illegali.
Circa il 60% dei gruppi criminali è coinvolto in attività legate alla corruzione, senza esclusione di categorie sociali. Dall’ utilizzo delle “mazzette “ad ingenti quantità di danaro lo scopo finale è sempre quello di indebolire le fondamenta delle istituzioni e minare le basi del sistema economico di un paese.

Le mani dell’Europol sulla criminalità organizzata
Le cifre sono da capogiro. Circa l’80 % utilizza attività imprenditoriali legali per finalità criminali o tramite una gestione diretta dell’azienda o riuscendo ad infiltrarsi al suo interno, il 68% investe il danaro frutto di riciclaggio nell’acquisto di proprietà o di beni di elevato valore commerciale.
L’uso della tecnologia risulta essere un aspetto fondamentale nel funzionamento del network criminale. Attraverso comunicazioni criptate , social media e messaggistica la criminalità organizzata riesce a garantirsi un ampio mercato per la vendita di prodotti illegali o per fare disinformazione a fini fraudolenti, come si è verificato in piena epidemia COVID 19 sfruttando l’ansia generale per la vendita di prodotti contraffatti.
Anche se ad uno stadio embrionale, dai dati del SOCTA 2021 risulta operativa una cooperazione sistematica tra criminalità organizzata e bande terroriste presenti nell’Unione Europea, basata soprattutto sull’utilizzo delle stesse fonti di approvvigionamento per armi, documenti falsi, finanziamenti e reclutamento di personale.
La quantità dati raccolti, inoltre, ha visto rispetto all’edizione del 2017 un incremento del 60% a testimonianza del vasto lavoro di intelligence realizzato dall’Europol, dai suoi partner e dalle forze di polizia dei Paesi membri, dati che serviranno al Consiglio Europeo per mettere in campo strategie di contrasto nel prossimo quadriennio 2022- 2025.
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