Roma. Nel suo messaggio alle Forze Armate, in occasione della Festa della Liberazione, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha ricordato come i militari dell’epoca “combatterono fianco a fianco con le forze alleate, coprendosi di valore”.

Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini
Ha ricordato anche “quelli che non cedettero alle lusinghe del nemico e furono internati nei campi di prigionia nazisti; i partigiani, capaci di coraggio, di spirito di sacrificio e di imprese audaci insieme a tutti i cittadini che sostennero un immenso sforzo collettivo”.

Il manifesto del 25 Aprile del Ministero della Difesa
“Quest’anno – ha aggiunto – le limitazioni imposte dall’emergenza che ha colpito il Paese e la collettività internazionale, ci costringono a vivere il 75° anniversario della Festa della Liberazione in un’atmosfera di forzata solitudine e non ci consentono di onorare, con la consueta solennità, i luoghi della memoria simbolo della lotta per la Liberazione e il riscatto del Paese”.

Personale dell’Aeronautica Millitare in un trasporto di un contagiato da Covid-19
Per il ministro si tratta di “un momento di grande festa nazionale che ci mancherà, soprattutto ora che sentiamo fortissimo il bisogno di raccoglierci intorno a quei valori che 75 anni fa portarono alla lotta vittoriosa contro il nazifascismo e alla Liberazione dell’Italia”.

Grande l’impegno dell’Esercito a fianco della Protezione civile per l’emergenza Covid-19
Come 75 anni fa, ha proseguito il ministro della Difesa, “solo un’azione comune della collettività nazionale e internazionale e un rinnovato senso di unità e solidarietà tra cittadini, consentirà la ripresa delle attività sociali ed economiche e quindi della vita come prima dell’insorgere dell’epidemia”.
Le Forze Amate, proprio in occasione della gestione delle attività di questi mesi si stanno rendendo “protagoniste di un eccezionale sforzo corale del Paese, a dimostrazione del fatto che al di là della loro specificità, il loro impegno resta, per capacità, competenze, dedizione ed umanità, imprescindibile e decisivo per l’attuazione e il successo di qualunque strategia nazionale di sicurezza collettiva”.
“Per questo motivo – ha concluso Guerini – al doveroso e sentito omaggio rivolto a chi durante la Guerra di Liberazione ha combattuto e sacrificato la propria vita per assicurare la rinascita dell’Italia, voglio unire un sentimento di profonda riconoscenza a tutti coloro che, in diversa misura, stanno lottando, in molti casi a rischio della propria vita, al servizio dei cittadini e del Paese”.
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