SANREMO (IMPERIA). Finalmente anche l’Italia si sveglia da un lungo, interminabile letargo in ambito di innovazione tecnologica e si accorge che il mondo può essere trasformato e migliorato grazie alla Blockchain.
Per questo, alla 73^ edizione del Festival di Sanremo (7-11 febbraio) che sta per aprirsi, assieme al gran movimento di cantanti, musicisti, manager, personaggi patinati del mondo dello spettacolo, giurie e critici musicali, sta per sbarcare anche la tecnologia Blockchain.
A Casa Sanremo Invest, infatti, per il secondo anno consecutivo, nei giorni in cui la cittadina ligure diviene l’epicentro di ogni pubblica attività italiana, la Blockchain sarà argomento di interesse, studio, approfondimento e anche competizione.
Un grande successo questo, per chi, da anni, con impegno e gran fatica, si è fatto strumento divulgativo per far comprendere, il più largamente possibile, le nuove opportunità che una tecnologia disruptive come la Blockchain, è in grado di apportare socialmente.
E parliamo non solo della grande rivoluzione finanziaria della cryptocurrency, nata proprio in virtù della Blockchain, ma anche e soprattutto del suo utilizzo come importante facilitatore di quotidianità e quindi della prerogativa di questo registro, di farsi dispensatore di benessere e di una migliore qualità di vita.
I puristi della Blockchain, ossia quei professionisti che da molto tempo, sia nelle stanze dei bottoni che nelle piazze, in largo e lungo per il nostro Paese, hanno dedicato il loro tempo e le loro competenze a spiegare le differenze tra l’autentica Blockchain – la permissionless, l’unica realmente distribuita, del tutto priva di una qualunque struttura apicale e, soprattutto, la sola realmente trasparente, immutabile ed inviolabile – e le pseudo Blockchain permissioned – ossia private e pertanto soggette a “influenze” di vario tipo e che svolgono meramente attività di marketing – dopo tanto peregrinare, saranno accolti, durante i giorni della kermesse canora, nel salotto più nazional popolare d’Italia.
La presenza al Festival di temi come l’innovazione tecnologica, rappresenta uno step importante per la presa di consapevolezza sociale, circa la necessità di conoscere e comprendere gli strumenti che stanno traghettando il nostro Paese verso un futuro digitalizzato.
Per ridurre il gap che la popolazione ha nelle competenze informatiche, rispetto a quelle dei paesi avanzati, iniziative come quella sanremese sono infatti strategicamente significative perché, abbinando alla leggerezza e gradevolezza dello spettacolo più seguito in Italia, la diffusione di argomenti sconosciuti ai più, l’attenzione di massa, potrà finalmente essere indirizzata e convogliata.
Necessario e improcrastinabile è che ogni cittadino, appartenente ad ogni strato sociale, sia elemento attivo della trasformazione in atto; in grado di conoscere e discernere benefici e pericoli dell’ecosistema digitale che contraddistingue il nostro tempo.
Benvenuta alla Blockchain al Festival, analizzata dal punto di vista economico/finanziario, dai Bitcoin agli NFT, da quello fiscale e degli investimenti, fino ad arrivare al Metaverso, regno supremo del Web 3.0.
Un fitto programma di interventi con talk e focus dedicati, più una competizione, per non perdere lo spirito del Festival, “Startup 4Blockchain”, in cui sei startup finaliste, per progetti in Blockchain, si contenderanno il premio realizzato da Treddy, azienda di produzioni in 3D, ispirato all’importanza della coesione dell’ecosistema legato alla tecnologia Blockchain.
Tra i giudici e speaker esperti di Blockchain, William Nonnis Full Stack and Blockchain developer, prima per il Ministero della Difesa, ora in ENEA, inoltre saranno presenti anche i docenti di Blockchain-Elite Marco Crotta, Matteo G.P. Flora e Marco Tullio Giordano, dove appunto Report Difesa è partner ufficiale.
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