LA SPEZIA. Presso lo stabilimento di Muggiano (La Spezia) ha preso oggi inizio l’attività produttiva per il secondo dei due sottomarini di nuova generazione relativi al programma di acquisizione U212NFS (Near Future Submarine) della Marina Militare italiana.
Il programma, che comprende due battelli contrattualizzati nel 2021, con consegne previste nel 2027 e nel 2029, oltre a una terza unità che ha ricevuto l’approvazione parlamentare e il relativo in service support e la realizzazione del Training Center, è gestito da OCCAR (Organisation Conjointe de Coopération en matière d’Armement, l’organizzazione internazionale di cooperazione per gli armamenti).
Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, il Gen. Joachim Sucker, Direttore di OCCAR e l’Amm. Isp. C. Giuseppe Abbamonte, Direttore della Direzione degli Armamenti Navali – NAVARM, accolti dal Presidente e dall’Amministratore delegato di Fincantieri, Gen. Graziano e Pierroberto Folgiero, insieme al Direttore generale della Divisione Navi Militari del Gruppo Dario Deste.
I sottomarini U212NFS saranno altamente innovativi, con significative modifiche progettuali tutte sviluppate autonomamente da parte di Fincantieri in accordo ai requisiti della Marina Militare.
Il programma risponde alla necessità di garantire adeguate capacità di sorveglianza e di controllo degli spazi subacquei, considerati i complessi scenari operativi che caratterizzeranno il futuro delle operazioni nel settore underwater e l’approssimarsi del termine della vita operativa delle 4 unità della classe “Sauro” attualmente in servizio. Serve inoltre a preservare e incrementare lo strategico e innovativo know-how industriale maturato da Fincantieri e a consolidare il vantaggio tecnologico conseguito dall’azienda e dalla filiera, maggiori realtà industriali e piccole e medie imprese del comparto, perché sarà potenziata la presenza a bordo di componentistica sviluppata dall’industria nazionale.
I compiti che i sottomarini svolgono quotidianamente a favore della collettività sono molteplici, soddisfacendo la tutela degli interessi nazionali e la difesa collettiva nell’ambito delle più importanti alleanze alle quali il Paese partecipa, NATO e UE: alle missioni prettamente militari si vanno ad aggiungere quelle inerenti la libertà di navigazione, l’antipirateria, la sicurezza delle vie di approvvigionamento energetico e flusso dati (in virtù delle risorse dei fondali e delle infrastrutture subacquee presenti), il rispetto del diritto internazionale, la lotta al terrorismo, la tutela delle frontiere esterne, la salvaguardia delle infrastrutture marittime, incluse quelle vitali off-shore e subacquee, e non ultimo la salvaguardia degli ecosistemi marini.
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