Di Fabrizio Scarinci
SESTRI LEVANTE (GENOVA). Si è svolta oggi, presso lo stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso, la cerimonia di varo del Pattugliatore Polivalente d’Altura “Light Plus” Marcantonio Colonna, quinta delle sette unità della classe Thaon di Revel finora commissionate dalla Marina Militare.
Tra le vare personalità presenti all’evento figuravano il Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio Enrico Credendino, il sottosegretario alla Difesa, Matteo Perego di Cremnago, il Direttore di OCCAR, Ammiraglio Matteo Bisceglia, l’ex ministro della Difesa Roberta Pinotti, il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il Presidente di Fincantieri Claudio Graziano e l’amministratore delegato dell’azienda Pierroberto Folgiero.
A ricoprire il ruolo di madrina del varo è stata, invece, Jeanne Colonna Pavoncelli, discendente dell’illustre ammiraglio Marcantonio Colonna, distintosi, tra le altre cose, per aver preso parte con successo alla grande battaglia di Lepanto del 7 ottobre 1571.
Nel corso della cerimonia, tutti gli intervenuti hanno ampiamente avuto modo di ricordare sia l’importanza del know-how sviluppato in seno al comparto Difesa, sia l’importanza ricoperta dallo strumento militare navale nel particolare momento storico che stiamo vivendo, dove la guerra in Ucraina e la crescente rivalità tra le maggiori potenze mondiali non mancano di far sentire i loro effetti anche sul Mediterraneo.
Il sottosegretario Matteo Perego di Comnago, in particolare, ha dichiarato come quella di oggi sia stata una giornata molto importante per l’Italia, il territorio in questione, l’industria nazionale e le piccole e medie imprese coinvolte, sia in termini di occupazione che in termini di investimenti.
Soffermandosi, poi, sul processo di modernizzazione delle linee operative delle unità della Marina Militare, egli ha invece sottolineato come “fare passi in avanti in dimensioni strategiche come quella per la Difesa e la Sicurezza nazionale significhi fare dei passi avanti per la nostra Patria e per i nostri cittadini”.
Come noto, tra le principali caratteristiche dei PPA figurano una lunghezza fuori tutto di 143 metri, uno spostamento a pieno carico di circa 6.270 tonnellate, una velocità massima di circa 32 nodi, un’autonomia di quasi 9.300 km, un impianto di propulsione combinato diesel e turbina a gas, la possibilità di impiegare 2 elicotteri di tipo SH-90 (o alternativamente un AW 101), la capacità di utilizzare imbarcazioni veloci di tipo RHIB (Rigid Hull Inflatable Boat) sino a una lunghezza di oltre 11 metri (lanciabili tramite gru laterali o attraverso una rampa di alaggio situata all’estrema poppa) e quella di fornire a terra acqua potabile, corrente elettrica e supporto sanitario.
Quanto all’armamento, invece, le tre varianti attualmente esistenti (ovvero “Light”, “Light Plus” e “Full”) risultano caratterizzate da diverse combinazioni di sistemi.
Nondimeno, il fatto che siano state progettate in maniera “modulare” fa in modo che, qualora lo volesse, la Marina potrebbe portare alla variante “Full”, ovvero quella dotata di tutti i sistemi che questa tipologia di navi è stata pensata per imbarcare, anche le unità di tipo “Light” e “Light Plus”.
E proprio a tal proposito, nel suo intervento di oggi l’Ammiraglio Credendino ha confermato l’intenzione della Marina di portare le unità della versione “Light” allo standard “Full” (un potenziamento sostanzialmente simile a quello predetto dai rumors della scorsa estate, secondo cui la Marina sarebbe stata intenzionata a portare alla variante Full addirittura tutti i PPA).
Ad ogni modo, per la versione Light Plus (a cui, oltre al Marcantonio Colonna, appartengono anche il già varato Raimondo Montecuccoli e il Ruggiero Di Lauria, ancora in costruzione) è prevista la presenza di un cannone multiruolo Oto Melara da 127/64 mm, un cannone da 76/62 mm, due mitragliere remotizzate Oto Melara Orelikon KBA da 25 mm, quattro mitragliatrici da 12,7 mm, otto celle SYLVER A50 VLS per 16 missili antiaerei e antimissile di tipo Aster 15, 30 e 30B1 e otto lanciatori per missili antinave pesanti Otomat/Teseo MK-2/E.
© RIPRODUZIONE RISERVATA