Francia, il malcontento delle Forze di Polizia scuote la società. E i gilet gialli pensano di diventare un partito anti Macron

Di Valeria Fraquelli

Parigi. Se in Francia il clima è sempre più caldo e di tensione, questo è dovuto soprattutto ai gilet gialli che non hanno nessuna intenzione di smettere con la loro protesta. Ma anche ai poliziotti che lamentano inefficienze e stipendi troppo bassi.

Una manifestazione dei gilet gialli

Non è facile avere a che fare con la Francia vera che si trova a dovere fare i conti con gli stipendi che non bastano più per arrivare a fine mese, con il settore agricolo in ginocchio, con le tasse che nessuno può e vuol pagare. Soli e stanchi, più poveri e più tristi così si sentono i francesi e la maggioranza di loro, almeno il 77%, appoggia la protesta e pensa che le rivendicazioni che chiedono siano tristi.

Il Presidente francese Emmanuel Macron è chiamato a fare i conti con un Paese spaccato, come non si era mai visto, e la sua popolarità è in caduta libera, difficilmente riuscirà a risollevarsi ed a convincere i francesi.

In calo la popolarità del Presidente francese, Emmanuel Macron

I poliziotti, anche se il loro sindacato ha firmato un nuovo contratto, rimangono in subbuglio e molto insoddisfatti. Gli stipendi non sono adeguati al costo della vita e anche per loro arrivare a fine mese è quasi un’utopia.

I nuovi aumenti previsti dal nuovo contratto di lavoro sono troppo bassi se paragonati ai rincari che hanno avuto la maggior parte dei prodotti in vendita, senza contare il costo dei servizi di pubblica utilità. Gli agenti chiedono mezzi più nuovi e sicuri, uno stipendio maggiore ed un addestramento davvero efficace, solo così saranno veramente in grado di garantire la sicurezza.

Di certo non vogliono rinunciare a fare sentire la loro voce perché questa volta anche i sindacati sembra che abbiano sbagliato i loro conti. I poliziotti vogliono mettere bene in chiaro i loro diritti e non sembrano per niente contenti del contratto raggiunto.

Intanto, anche i gilet gialli non demordono e si presentano che uniti che mai. Alle prossime elezioni europee che si terranno a maggio ci sarà anche il loro movimento. Un movimento che è già nato sotto i migliori auspici, con un buon bacino di potenziali votanti. Si pensa che una buona percentuale di francesi sia disposta a votarli, creda fermamente nel loro progetto.

Il giovane Hayk Shahinyan, leader del movimento a soli 29 anni, ha annunciato la nascita di un movimento profondamente innovativo, all’opposizione del Partito La Republique en marche del Presidente Macron.

Il movimento si presenta come molto giovane e più vicino alle istanze dei cittadini, un movimento che sa ascoltare.

Sulla sua pagina Facebook ha 23.300 followers. Hayk Shahinyan, esperto nell’arte della comunicazione, con rigore e maestria sa portare in scena delle sessioni question time rigorosamente dal vivo. E tutto senza mai essere stato in televisione di persona.

Hayk Shahinyan in un’intervista TV

I gilet gialli fanno paura a Macron perché sanno organizzarsi molto bene e sanno scegliere con cura cosa dire e cosa non dire. La comunicazione è tutto, i gilet gialli lo sanno bene, e nel mondo moderno è la parte più importante, la parte che fa la differenza tra la vittoria e la sconfitta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Autore