Francia: Operazione “Sentinelle”, il bilancio di cinque anni di attività

Di Valeria Fraquelli 

Parigi. Lanciata in seguito agli attentati del gennaio 2015, l’operazione “Sentinelle” è un’operazione militare di lotta contro il terrorismo volta a rafforzare la protezione dei francesi a fianco e a complemento delle Forze di sicurezza interne.

Sono impegnati 7 mila militari con una capacità di elevare il dispositivo a 10 mila su ordine del Presidente della Repubblica, Emmanuel Macron.

Il Presidente francese Emmanuel Macron

I soldati si muovono con poco preavviso in caso di cambiamento delle condizioni strategiche o per far fronte ad un evento di eccezionale ampiezza.

Dispongono di una modalità di azione dinamica. Si adattano e si coordinano per dispiegarsi là dove la minaccia è presente, “nel quadro di un dialogo civile-militare accresciuto a tutti i livelli che permette di adeguare il dispositivo alle esigenze di protezione del momento”, come nota il Ministero della Difesa in una sua pubblicazione.

I militari dell’Operazione “Sentinelle”, in questi anni, si sono trovati a fronteggiare vari attacchi, dopo quello di Parigi, tra cui Rouen a Nizza.

Il recente attacco a Nizza

Gli attacchi di jihadisti di questi giorni hanno evidenziato, ancora una volta, come la risposta debba essere tempestiva.

Le forze antiterrorismo francesi in azioneL’Operazione “Sentinelle” è nata per attività anti terrorismo. Nel tempo i contingenti sono stati anche impiegati per garantire la sicurezza durante le manifestazioni di massa, i grandi eventi, le competizioni sportive (c9me, ad esempio, al Tour de France).

Le regole di ingaggio sono un po’ cambiate dopo gli attentati di Nizza ma lo scopo della missione rimane inalterato: prevenire e sventare qualsiasi minaccia terroristica e creare zone sicure per i civili che possono essere usati ad attacco in corso permettendo così di salvare più vite umane possibile.

Militari francesi impegnati nell’Operazione Sentinelle

Ma la cosa più importante è pattugliare le zone dove i potenziali terroristi di solito hanno il loro covo, quelle banlieu dove giovani allo sbando cadono vittime di falsi predicatori che instillano nelle loro menti solo odio e rancore.

Nelle banlieu, spesse volte, i militari sono intervenute per riportare la legalità, per fermare lo spaccio di stupefacenti era  prostituzione, per salvare giovani donne dallo stupro e per prevenire molti altri reati.

L’Operazione “Sentinelle” si sta rivelando sempre più fondamentale in tutti quei casi in cui, a Nizza come a Parigi, ci sono giovani terroristi in preda alle false promesse dei predicatori d’odio che non esitano a togliere la vita a persone innocenti.

Per fermare i terroristi, per educare i giovani, per dare un futuro a tutti quei ragazzi che si sentono abbandonati dalla società; ecco che questi obiettivi si rivelano fondamentali per sradicare le idee islamiste.

 

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