Francia, Sylvie Goulard la quinta moschettiera della Difesa europea

Di Valeria Fraquelli

Parigi. Il nuovo Presidente francese Emmanuel Macron ha nominato la signora Sylvie Goulard come nuovo ministro della Difesa. In Francia è la prima volta che questa importantissima carica viene ricoperta da una donna e questo può già essere un primo segno di quei cambiamenti che Macron vuole apportare alla società francese di cui tanto ha parlato durante la campagna elettorale.

Ma chi è questa signora di 52 anni, originaria di Marsiglia? La neo ministra ha fatto quasi tutta la carriera all’interno delle istituzioni europee ed è davvero una europeista convinta; nel gruppo dei liberali al Parlamento Europeo era tra i più ferventi sostenitori del federalismo europeo. Proprio durante il suo mandato ha fondato insieme ad altri europeisti, tra cui l’ex primo ministro italiano Mario Monti, il gruppo Spinelli, un movimento che riunisce una serie di personalità politiche ed intellettuali che vogliono impegnarsi per rilanciare il processo di integrazione europea con l’idea di costruire in futuro una Europa federale. La sua nomina a ministro della Difesa sicuramente sarà uno sprone per coloro che vogliono creare un sistema di difesa europeo; la Goulard punta molto proprio su questo progetto e non ne ha mai fatto mistero.

La neo ministra della Difesa francese ai tempi in cui lavorava con Romano Prodi

È stata consigliera politica di Romano Prodi ed ha collaborato a tante iniziative mirate a fare conoscere ed apprezzare il lavoro delle istituzioni comunitarie nei vari Stati membri.

Ha aderito al movimento di Macron La Republique en marche sin dalla sua nascita nel 2016 e ha aiutato il giovane Presidente durante tutta la campagna elettorale, ponendosi da subito come una delle sua più accanite sostenitrici.

Uno dei più grandi problemi che attendono la signora Goulard è la lotta al terrorismo internazionale, soprattutto nelle ex colonie francesi in Africa in cui si sono registrati scontri tra forze dell’ordine e militanti jihadisti riconducibili al sedicente Stato islamico. Macron ha da subito ribadito che la lotta ad ogni genere di terrorismo è e sarà sempre una priorità per la Francia ed il Ministero di Sylvie Goulard è in prima linea contro la radicalizzazione e l’odio estremista.

La Direction de la cooperation de sécurité et de defense (DCSD – Direzione per la cooperazione in materia di sicurezza e difesa) organo creato in coordinazione tra Ministero degli esteri, Ministero della Difesa e Ministero degli Interni, sta portando avanti tutta una serie di operazioni in Africa, in particolare nella zona sub sahariana, proprio per sradicare i gruppi estremisti:è stato creato un centro di comando e addestramento per i soldati del Burkina Faso e del Niger sotto la protezione francese, poliziotti francesi altamente specializzati sono stati inviati in Senegal per creare una task force contro i pirati informatici e la propaganda jihadista sul web e inoltre è stata creata una scuola di formazione militare per l’area sub sahariana.

La stessa responsabile della Difesa d’Oltralpe ha dichiarato in una intervista: “ Noi, la Francia, abbiamo tre priorità immediate: sicurezza, con i cyber attacchi che devono essere presi sul serio perché minacciano la democrazia; difesa comune con gli altri Stati membri dell’Unione Europea e gestione comune non solo dell’economia, ma anche dello sviluppo e della crescita. Vorrei che in questo la Ue fosse una delle potenze egemoni nel mondo”.

Entro l’estate Sylvie Goulard dovrà affrontare anche lo spinoso argomento del budget da destinare alle Forze Armate: non sarà facile per lei decidere pressata dai vertici militari che chiedono stipendi più alti e nuovi e migliori equipaggiamenti e la NATO che vorrebbe che ogni Stato membro destinasse almeno il 2% del suo PIL alla Difesa.

Alla luce degli attentati che hanno colpito la Francia negli ultimi anni la Goulard dovrà scrivere la programmazione del budget per i prossimi cinque anni che comprenda una nuova campagna di arruolamento, nuovi equipaggiamenti, nuove armi e maggiori sforzi nella lotta al cyber crimine. Entro settembre il collaborazione con il Ministro dell’Interno, Gerard Collomb dovrà partecipare ad una riunione strategica per fare il punto su quali sono le minacce che la Francia dovrà fronteggiare nell’immediato futuro e quali potrebbero essere gli scenari di tensione internazionale in grado di scatenare un nuovo conflitto.

Il neo ministro degli Interni francese, Gerard Collomb con il Presidente, Macron

Alla fine dell’anno sarà redatto un Libro Bianco in cui il Presidente francese dovrà chiarire quello che intende fare per garantire la sicurezza nel Paese, a cominciare dalla situazione esplosiva delle banlieu in cui si sono nascosti tanti autori delle recenti stragi.

Con Sylvie Goulard sono ben cinque le donne che in Europa si occupano di difesa e sicurezza. Anche in Italia, Spagna, Germania e Olanda, infatti, il Ministero della Difesa è retto da una donna ( in Italia Roberta Pinotti, in Spagna Maria Dolores de Cospedal, in Germania Ursula Von Der Leyen e in Olanda Jeanine Hennis-Plasschaert . Bisogna aggiungere al gruppo l’italiana Federica Mogherini che ricopre il ruolo di Alto rappresentante per la politica Estera e di sicurezza dell’Unione Europea.

Come segno dei tempi che cambiano anche la Difesa, che anni fa era considerata un ambito quasi esclusivamente maschile, è sempre più rosa.

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