TORINO (dal nostro inviato). Appuntamento, ieri, a Palazzo Nuovo dell’Università di Torino alle 19.00 per una manifestazione contro il G7 sul clima, energia e ambiente che si chiude oggi nel capoluogo piemontese.
Il passaparola, i contatti sono passati tra i militanti anarchici del Centro sociale Askatasuna che ha coinvolto gli studenti.

Un momento dei tafferugli di ieri a Torino
L’obiettivo era Palazzo Madama dove poco dopo si doveva tenere la cena di gala, organizzata dalla Camera di Commercio cittadina per le delegazioni presenti al vertice e per i giornalisti accreditati.
Circa un migliaio, con in testa al corteo non autorizzato, uno striscione contro il summit, alcune bandiere NO TAV e palestinesi ha cercato di forzare il blocco del Reparto Mobile della Polizia di Stato e dei Battaglioni Mobili dei Carabinieri.
E’ andato in scena così un primo tafferuglio ma la linea delle Forze dell’Ordine ha retto e al di là di qualche contatto fisico, i manifestanti sono stati respinti.
E così è incominciata la caccia di un varco dove poter passare. Il dispositivo messo in atto dalla Questura che aveva previsto anche l’uso di un idrante ha reagito benissimo ad altri tentativi di arrivare in Piazza Castello.
E così tra qualche getto d’acqua, l’uso di lacrimogeni, un cassonetto della spazzatura messo sulla sede stradale più a modo di rabbia che di altro, uno studente ferito e medicato all’ospedale, comizi improvvisati la manifestazione si è conclusa da dove era partita.

Un cassonetto gettato sulla strada
Conclusa con due appuntamenti. Uno arrivato via social che convocava, per le 12,00 di oggi una conferenza stampa all’Università, dove i manifestanti vogliono raccontare la loro verità su quanto successo ieri sera e un altro per domani, 1° Maggio.
Qui sui social, oltre a far girare un video dei tafferugli di ieri, minacciano di “riprendersi la città”.
Gli anarchici e gli antagonisti vari vogliono infatti festeggiarlo a modo loro. Pensano ad azioni di forza contro Polizia e Carabinieri. Attività di analisi e di prevenzione sono in corso perché la Festa del lavoro sia celebrata nel pieno rispetto delle regole democratiche.
La mattinata sempre di ieri, a Venaria Reale (Torino), dove nella Reggia si svolgeva il vertice ha visto solo una piccolissima assemblea (partecipata da una decina di persone) degli ambientalisti di Ultima Generazione.
All’ordine del giorno dell’incontro la contestazione del G7 perché “ormai sono anni che si fanno manifestazioni sul clima dal dubbio risultato” e la proposta di un “fondo monetario per riparare ai danni causati dai disastri climatici”.
Questi di Ultima Generazione per chi lo ricorderà sono quelli che fanno blocchi stradali.
Un altro movimento ambientalista quello di Extiction Rebellion ha inscenato un paio di manifestazioni. Una ha visto l’occupazione di un edificio al lato dell’hotel, in Piazza Carlina, dove sono alloggiate alcune delegazioni presenti al G7.
I manifestanti sono entrati dal lato della Facoltà di Biologia dell’Ateneo vestiti da operai (nell’edificio sono in corso dei lavori) e sono saliti sul tetto con tutta l’attrezzatura, caschetto, corde, moschettoni, ed esponendo uno striscione.
Fuori della piazza un gruppetto ha occupato la sede stradale cantando e ballando (anche seminudi) sempre per protestare contro il summit.

Il ballo dei militanti di Extiction Rebellion
La manifestazione è durata circa 5 ore per poi sciogliersi.
Quelli sul tetto sono stati fatti scendere grazie all’intervento della Polizia e dei Vigili del Fuoco.

Militanti di Extiction Rebellion sul tetto del palazzo
Quelli di Extiction Rebellion sono gli stessi che, sabato scorso, avevano occupato per alcune ore il grattacielo di Banca Intesa. Un’occupazione che si era conclusa sempre dopo l’intervento dei Vigili del Fuoco e l’identificazione dei manifestanti.
Questa. la cronaca ma per quanto riguarda l’analisi possiamo ritenere, al momento, che antagonisti, anarchici, movimenti ambientalisti di varia coloritura marciano in modo autonomo.
In serata è arrivato il messaggio di solidarietà del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin alle Forze di Polizia. “Faccio appello a tutti – ha detto Fratin -. Ogni contributo al confronto è prezioso purché sia portato in modo costruttivo e pacifico. Il G7 si appresta ad adottare una decisione storica sullo stop all’uso del carbone. E’ la dimostrazione dell’impegno concreto dei nostri Paesi nel contrastare il cambiamento climatico e nel proteggere l’ambiente”.
Quale potrebbe essere un anello di congiunzione in vista del G7 in Puglia, a giugno?
A leggere gli appuntamenti in agenda uno che si potrebbe ritenere importante è quello del 18 maggio a Villa San Giovanni (Reggio Calabria) contro la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina.
La figura del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini è stata già contestata, domenica mattina nella manifestazione a Venaria Reale. Così come, per il Sud, è stata aspramente contestata l’autonomia differenziata (il 25 maggio appuntamento a Napoli per un’altra manifestazione).
Nei prossimi giorni vedremo quali potranno essere le possibili mosse.
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