Di Pierpaolo Piras
Biarritz. I Capi di Stato delle sette potenze (G7) più industrializzate al mondo (Italia, Germania, Stati Uniti, Canada, Giappone, Regno Unito) si riuniranno, il prossimo fine settimana a Biarritz, nel Sud-Ovest della Aquitania francese.
Fino al 2014 ne faceva parte anche la Russia (G8) , allorchè venne esclusa per aver occupato militarmente la Crimea.
Questi Paesi rappresentano il 50% dell’economia mondiale. E’ positivo sottolineare che condividono i medesimi valori di libertà e di democrazia e la stessa volontà di dare risposte comuni e concrete ai vari problemi del mondo.
Emanuel Macron, Presidente della Francia, farà gli onori di casa in un clima politico reso cupo dal deprimersi della crescita economica globale, i cambiamenti della politica commerciale statunitense, le tensioni tariffarie con la Cina e con l’Europa.
All’ordine del giorno delle discussioni non mancheranno le riflessioni sulla conflittualità nel Golfo Persico e sulla pericolosità delle “criptovalute” (bitcoin), esenti come sono dalla emissione e controllo di una banca centrale ma legate solo ad una specifica tecnologia (blockchain), frutto di un accordo alla pari fra gli utenti.
Molta enfasi viene data al tema di tutte le forme di “disuguaglianze”.
Nella fase di preparazione del vertice, Macron ha dato evidenza a tale valore dal quale dipendono i più elementari concetti giuridici e sociali di giustizia , senza i quali viene meno la stima e fiducia dei cittadini e dei popoli.
Le disuguaglianze sulle quali verteranno i colloqui sono fondamentalmente cinque :
1. Ambientali, orientate a favore del clima e della tutela ecologica
2. Riduzione della discriminazione di genere tra uomo e donna e uguaglianza di accesso ai servizi sanitari
3. Una più vigorosa ed estesa politica per la pace contro il terrorismo
4. Maggiore attenzione al continente africano che sempre più appare come una emergenza economica e sociale di livello planetario. Non è un caso che, al summit di Biarritz, Macron abbia invitato sei Paesi africani (Sudafrica, Burkina Faso, Egitto, Senegal, Ruanda ed il presidente dell’Unione Africana, Moussa Faki) prevedendo con essi una sorta di partenariato per attendere ai mali del continente.
5. Non in ultimo, le disuguaglianze nell’accesso alle tecnologie informatiche. Di quì gli studi ed i risvolti politico-strategici legati alle produzioni più avanzate come, ad esempio, i Data Mining , l’Intelligenza informatica ed algoritmica , nelle quali la Cina sembra essere in vantaggio.
Jean Claude Junker, Presidente della Commissione Europea, sarà assente al vertice per urgenti ragioni di salute. Rimarrà in carica sino al 31 ottobre per lasciare il posto a Ursula von der Leyen.
Sarebbe stata l’ottima occasione d’incontrarsi col nuovo primo ministro inglese, Boris Johnson, e discutere sulle criticità legate alla urente questione della “Brexit” , che Johnson vuole rendere effettiva entro il 31 ottobre anche senza alcun accordo (no deal) con l’Unione Europea.
Da parte di Bruxelles tutto è stato previsto per evitare il secondo clamoroso fallimento come quello del vertice di Salisburgo (18 settembre 2018) che vide l’umiliazione di Theresa May nel confronto con Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo.
Nei prossimi incontri europei si saprà realmente ciò che vuole il n°10 di Downing Street.
Critiche spietate sul G7 di Biarritz provengono da Donald Trump, Presidente degli USA, che lo definisce inutile .
Da un punto di vista della pratica politica, la compagine degli Stati partecipanti appare oggi esigua per l’esistenza del Gruppo dei 20 Paesi più ricchi del mondo (G20), compagine più completa per la presenza di Cina e Russia, e pertanto più rappresentativa in campo economico e politico-strategico.
Numerosi incontri internazionali si prevedono già dai primi di settembre prossimo.
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