GDF: scatta l’operazione “Alto Impatto”

Prato. E’ scattato stamane, nell’area del “Macrolotto Pratese”, l’operazione “Alto Impatto”. L’operazione si inserisce nel quadro delle iniziative predisposte dalla Guardia di Finanza allo scopo di intensificare, nell’ambito del controllo economico del territorio, il contrasto ai fenomeni di illegalità presenti sul territorio pratese connessi prevalentemente all’insediamento ed al massiccio radicamento della comunità cinese.
Sono stati effettuati 960 interventi in materia di controlli sulla movimentazione transfrontaliera di valuta, con oltre 6,5 milioni di denaro contante e titoli intercettati ai cash courier.
Sono stati 174 gli interventi anticontraffazione e antiabusivismo commerciale, con la denuncia di 183 persone all’A.G. a cui sono stati sequestrati complessivamente oltre 1,4 milioni di articoli, di cui 1,2 milioni di capi di abbigliamento, borse, articoli di moda in pelle contraffatti o recanti falsa o fallace indicazione di origine o provenienza; oltre 1,3 milioni di prodotti non sicuri (beni di consumo, prodotti elettronici, giocattoli, ecc.) ritirati dal mercato.
Sequestrati per contrabbando doganale oltre 3 milioni di metri lineari di tessuto utilizzato delle locali aziende tessili cinesi.

Operazione della Guardia di Finanza a Prato

L’operazione è stata portata avanti da oltre 120 finanzieri del Comando Regionale Toscana, con il supporto di un elicottero e unità cinofile, ed ha lo scopo di contrastare diverse attività criminali quali il contrabbando, la contraffazione e la sicurezza prodotti, il controllo dei money transfer, il lavoro nero e irregolare, l’immigrazione clandestina e lo spaccio di sostanze stupefacenti.
L’impegno odierno si inquadra tra le iniziative operative portate avanti in continuità dalla Guardia di Finanza a presidio dell’economia legale che nel 2017, nel Pratese, ha condotto al recupero di 140 milioni di euro di base imponibile sottratta a tassazione nonché oltre 40 milioni di I.V.A. evasa, da parte di imprese cinesi. Scoperti 83 evasori totali rappresentati da soggetti economici di etnia cinese.
Le indagini patrimoniali, alcune delle quali nei confronti di esponenti di spicco del locale crimine organizzato, svolte nei confronti di 187 persone e società collegate, hanno portato a segnalare all’Autorità Giudiziaria misure ablative per oltre 10 milioni di euro, di cui circa 3 milioni già eseguiti con il sequestro di beni mobili ed immobili.

I reparti pratesi hanno effettuato 24 accessi ispettivi ad imprese cinesi in 19 capannoni industriali, con il sequestro di 6 immobili per reati o gravi violazioni alla sicurezza dei luoghi di lavoro e 158 macchinari. In tale ambito sono stati scoperti 58 lavoratori in nero o irregolari e immigrati clandestini.

Tali illegalità hanno determinato effetti negativi sul mercato e sulla libera concorrenza tra aziende, particolarmente deleterio alla luce della crisi economica che ha investito il Paese nell’ultimo decennio, con infiltrazioni criminali sempre più percepite anche dalla popolazione delle zone interessate.

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