Georgia. Proteste dell’Unione Europea al Governo di Tbilisi. Risposta del primo ministro Irakli Kobakhidze. “La giustizia è la chiave per ripristinare le relazioni”

TBILISI (GEORGIA). Il primo ministro georgiano Irakli Kobakhidze ha risposto ieri alle dichiarazioni rilasciate da Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, e Kaja Kallas, alto rappresentante dell’UE per gli Affari esteri, che hanno espresso preoccupazione per le recenti azioni del Governo di Tbilisi.

La presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen

E’ insomma scontro aperto tra la maggioranza di Governo e le istituzioni dell’Unione Europea.

Von der Leyen e Kallas hanno espresso rammarico per l’allontanamento della Georgia dai valori europei e per la sua decisione di ritardare i colloqui di adesione all’UE fino al 2028.

Allo stesso tempo, Kobakhidze ha descritto le dichiarazioni come “completamente unilaterali”.

Il primo ministro georgiano Irakli Kobakhidze

 

Ha anche affrontato tema delle continue  proteste nel suo Paese, scoppiate proprio in risposta alla decisione del Governo di ritardare l’entrata nella UE.

Kobakhidze ha accusato i manifestanti di istigare alla violenza, prendendo di mira specificamente l’edificio del Parlamento e le Forze dell’Ordine.

Ha aggiunto che il Ministero dell’Interno non è intervenuto fino a quando la violenza non è aumentata. Ha sottolineato che i manifestanti erano responsabili dell’inizio degli scontri, mentre lo stesso Dicastero ha risposto in modo appropriato una volta che la situazione si è deteriorata.

Ieri sera, nel corso di un’altra notte di proteste e di scontri (con numerosi arresti)  giovani dimostranti hanno sparato fuochi d’artificio alla Polizia in tenuta antisommossa, che ha risposto con l’uso di idranti e di gas lacrimogeni.

Kobakhidze ha avvertito che l’assenza di questo contesto nelle dichiarazioni di von der Leyen e Kallas sarebbe stata probabilmente vista come una “luce verde” dalle fazioni violente, incoraggiando ulteriori aggressioni.

Sul futuro delle relazioni della Georgia con l’UE, il primo ministro ha affermato che “la giustizia è la chiave per ripristinare le relazioni” tra le due parti. Ha criticato quelle che ha descritto come “dichiarazioni ingiuste” che avevano ostacolato i progressi, ma ha espresso fiducia che le relazioni sarebbero migliorate una volta ripristinata “l’equità”.

Intanto, l’Ambasciata degli Stati Uniti in Georgia ha risposto alla decisione di Washington di sospendere la partnership strategica con la Georgia con un post e sui social media.

Un momento delel proteste a Tbilisi

“Non dare la colpa agli altri”, scrive l’Ambasciata. E aggiunge, nello stesso post, che “Sogno Georgiano”, il partito che ha vinto le elezioni di ottobre e ha interrotto il processo di adesione all’Unione Europea.

“Il Sogno Georgiano ha perso la sua partnership strategica con gli Stati Uniti d’America”, ha concluso il post.

La situazione di stallo tra dimostranti e polizia antisommossa è in corso alla periferia del palazzo del parlamento, su Rustaveli Avenue, con la maggior parte dei dimostranti all’estremità del viale, stipati dalla metropolitana all’Opera House.

I giovani dimostranti corrono avanti e sparano fuochi d’artificio alla polizia antisommossa, e la polizia antisommossa risponde con gas lacrimogeni.

L’idrante è stato tirato fuori più volte, ma i dimostranti rimangono fuori portata.

Entrambe le parti stanno usando i laser ed entrambe le parti sono stanche. Questa è la quinta notte di proteste.

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