Di Pierpaolo Piras
Madrid. Spagna, Regno Unito e funzionari di Gibilterra hanno raggiunto, nei giorni scorsi, un accordo anche sui problemi relativi alle questioni della difesa militare e alla sicurezza reciproca.
Fin dal 1° gennaio scorso, l’obiettivo principale e strategico sarà quello di assicurare le migliori forze e iniziative alla cooperazione bilaterale comune contro il terrorismo islamico jhadista, la cyber difesa, la cyber security, l’elaborazione delle misure di sicurezza fisica del territorio e delle installazioni militari da eventuali attacchi provenienti dal mare, dall’entroterra e dal cielo.
Il Regno Unito è la prima potenza militare in Europa, È componente permanente del Consiglio di Sicurezza alle Nazioni Unite.
Il 24 dicembre dello scorso anno ha siglato l’accordo per la fuoriuscita dall’Unione Europea.
Tuttavia, il testo di tale trattato non comprende due importanti argomenti come la difesa militare secondo regole congiunte, la politica e le questioni giuridiche sorte in seguito a tale separazione.
Più in dettaglio, le relazioni tra Londra è Madrid si limitano alla condizione di alleanza comune nell’ambito della NATO.
La secolare questione di Gibilterra ha creato la (a tratti difficile) gestione di accordi bilaterali come quello del 1985, riguardante alcuni aspetti della difesa territoriale e della cooperazione in senso lato sullo scambio di merci e passaggio delle persone al confine con la Spagna.
Nel 2015 una successiva intesa ha riguardato la gestione e la trasmissione di informazioni e materiali con classifica di segretezza.
Rimangono ancora in sospeso le regole di diritto legate alla sua sovranità, se inglese o spagnola.
La difesa di Gibilterra si inserisce nel più ampio legame di cooperazione con rilevanti investimenti in campo militare tra le due potenze, Spagna e Regno Unito.
Vale la pena citare la presenza comune nel costosissimo progetto europeo per la fabbricazione, impiego ed innovazione continua dell’Eurofighter.
Non in ultimo, viene l’analogo rapporto di cooperazione con l’industria inglese “Rolls-Royce”, maggiore fornitrice per la Spagna di motori aeronautici.
I negoziatori hanno dato particolare rilievo e comprensibile riservatezza agli aspetti relativi alla cyber security.
Un tema particolarmente sentito a Gibilterra per la natura dei cruciali interessi geopolitici, commerciali, bancari e geografici ad essa legati.
In sintesi, la cyber security ha l’obiettivo di individuare le minacce, la vulnerabilità e i rischi informatici ed elaborare tutti gli strumenti (cyber defense) atti a fronteggiare le eventuali violazioni di Rete e degli strumenti informatici, dagli home computer e dagli smartphone in su.
Sono state confermate e migliorate le relazioni su questioni decisive come la cooperazione giudiziaria e di polizia relative a fenomeni criminali come il traffico di droghe e il fiorente riciclaggio di denaro, il contrabbando di tabacco e le speculazioni fiscali legate al falso domicilio nella colonia inglese.
Quest’ultimo accordo ha creato ulteriori premesse di sviluppo economico.
Gibilterra ha dovuto reinventare la sua economia quando, negli anni ’80, la Gran Bretagna ha ridotto la sua presenza militare nel territorio, chiudendo i suoi cantieri navali con grave danno a carico dei lavoratori occupati.
Infatti, le Forze Armate rappresentavano il 60% della forza lavoro di Gibilterra alla fine degli anni ’70, ora pesano meno del 10%.
Da sempre, il territorio di “The Rock” ha avuto una politica fiscale vantaggiosa, che gli ha permesso di costruire un suo settore bancario e finanziario di prim’ordine, diventando una delle regioni più prospere d’Europa.
A causa della posizione geografica del suo territorio, Gibilterra è ottimamente posizionata per la raccolta di informazioni relative al traffico commerciale e sottomarino da e verso il Mediterraneo.
Questo dato fa sì che in un caso di conflitto militare potrebbe dominare l’ingresso occidentale del Mare Nostrum.
Inoltre, i sistemi di comunicazione e di intelligence elettronica, le piste aeroportuali e il porto di Gibilterra la rendono una base importante per la NATO.
Il Territorio d’Oltremare britannico di Gibilterra è un promontorio roccioso sull’estremo meridionale della penisola iberica.
Ha una superficie di 6,843 chilometri quadrati e una popolazione di 34 mila abitanti. Gode di una invidiabile posizione strategica all’ingresso occidentale del Mediterraneo, dove lo stretto tra Europa e Africa è largo solo 14 chilometri..
La guarnigione dell’Esercito inglese è presente a Gibilterra da più di 300 anni.
Nel 1991 l’ultimo Battaglione di Fanteria con sede nel Regno Unito ha lasciato Gibilterra e il ruolo di difesa e messa in sicurezza della “Roccia” è stato assunto dal “Royal Gibraltar Regiment”.
A questo segue la presenza di alcune unità del settore tecnico e logistico.
L’Esercito di Gibilterra è inserito permanentemente nelle operazioni militari inglesi e della NATO in quell’area geografica.
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